Ore 20:00
Natalia
Finito di prepararmi esco dalla camera, chiudendola dietro di me. Questa serata sarà lunga, e per di più dovrò cercare Santiago Reale una volta che sarò arrivata alla quella stupida festa. Mi scoccia dover fare tutto questo, lo ammetto, ma se è per mio padre, nonostante non sia stato parte della mia vita, è sempre la mia famiglia dopotutto. Da quello che mi hanno raccontato, tutto è cominciato dieci anni fa, quando Santiago ha ucciso mio zio, nonché il fratello di mio padre. Ora papà sta cercando da anni di vendicarsi di lui, ma pensando a vendicarsi dell' uccisione di mio zio, non ha pensato che aveva una famiglia a cui pensare. Tornando a Santiago, lui e papà erano nemici già da moltissimo tempo e tra loro non scorreva del buon sangue. Così un giorno, forse avevo più o meno dieci anni, quando hanno attaccato la Darkhouse, da qui tutto è cominciato a cadere a pezzi. Ma non solo papà vuole vendicarsi di Santiago, ma è anche in debito con lui. Soldi da restituire, avendoli avuti in prestito. Ma a volte bisogna farsi i nemici, amici. E giuro che pensando a questo, mi viene da ridere. Sono stata per circa tre anni insieme a Federico, da non capire che era suo figlio, ma d' altronde non mi aveva mai fatto conoscere a suo padre e sua madre, solo la sorella, Nina. Cattiva come il fratello, ma che posso dire nelle loro vene scorre sangue di Reale. Quella famiglia è pericolosa, ma anche miliardari, idioti se pensano di essere migliore della mia famiglia. Se una cosa che non sopporto, è quella di chi tocca la mia di famiglia, anche solo torcere un solo capello, sarei molto lieta di non fargli mai più vedere la luce del sole.Fuori il vento scompiglia i capelli, fa freddo, per cui indosso la giacca. Aspetto Xavier e i ragazzi, Clarissa ha avuto da fare con una sua amica, perciò non ho problemi di spiegare il perché del vestito elegante. Insomma è una festa per ricchi sfondati, e merita un po' di eleganza.
Dopo aver aspettato vari minuti, ecco una macchina nera avvicinarsi davanti casa. Apro la portiera e la prima cosa che vedo sono gli occhi di Gabriele puntati su di me.
« Cazzo Natalia, sei uno schianto » scuoto la testa per la sua stupidaggine.
« Lo sono da quando sono nata, ora fammi posto » fa come dice. Salgo e chiudo la portiera. Xavier mi guarda attraverso lo specchietto, ma non dice nulla. Stephen è al volante della macchina, che guarda dritto per la strada, senza mai distrarsi.
« Allora ripetiamo il piano » dice Xavier « Gabriele e Davide faranno in modo di farci entrare. Tu, Stephen resterai in macchina e ci avviserai se qualcosa andrà storto, ma nel caso io e Natalia avremmo un auricolare, cosi ci potrai parlare. Una volta che saremmo dentro, ci separeremo e da qui cercheremo Santiago. Tutto chiaro » annuisco e sento gli altri con un "sì".
***
Sono le venti e quaranta di sera, quando arriviamo davanti ad una villa grande. Però, il boss non ha fatto mancare proprio nulla. Scendiamo e Gabriele, seguito da Davide, Xavier ed io, ci porta verso l' entrata dall' altra parte della villa. Ci sono due uomini alti e robusti. Davide estrae la pistola dalla tasca e colpisce con uno sparo il primo uomo, ottima soluzione, efficace. Se lo sapevo lo facevo anch'io, cosa sarebbe costato. Colpisce l' altro mentre è intento a guardare il proprio amico, steso a terra, privo di vita. Ci fa segno di seguirlo, alzo gli occhi al cielo, ma comunque lo seguo lo stesso. Quando arrivo vicino, guardo i due morti, da una parte mi dispiace, ma dall' altra non mi importa più di tanto, ne avrò visti anche tanti di corpi senza vita. Già, vero? Bella adolescenza la mia, ha imparare a come sparare ad una persona per difendersi. Entriamo dentro e ci troviamo in cucina, scappiamo ora che non c'è nessuno, a parte qualche cameriere - intento a fare ognuno il proprio lavoro - attraversiamo la cucina e andiamo verso la sala. I corridoi sono lunghi e belli, da qui ci dividiamo: Xavier e io andremmo da una parte, mentre Gabriele e Davide, da un'altra.
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Se adesso mi dici ti amo non so nemmeno dirti chi siamo // Capo Plaza
Fanfiction©️ COPYRIGHT Natalia vive con la madre a Salerno. Non ha una vita come le altre ragazze, non va d' accordo con la madre e suo padre l' ha abbandonata a soli tredici anni senza più farsi sentire. Ma nonostante tutto lei continua ad andare avanti com...