Capitolo 6

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Natalia
Tengo ad entrambe le mani la tazza di tè ancora caldo, fisso il pavimento con mille pensieri per la testa. Ciò che ho fatto prima mi riporta indietro nel tempo, e rivivere tutti quei momenti è come sentire il fuoco sulla pelle. Ho corso fino a che non sono rimasta senza un briciolo di respiro, mi sono allontanata da Luca, solo perché non volevo che mi vedesse in quello stato, rabbia che ancora adesso non cessa di penetrare nel sangue. Poi a un certo punto ho pensato di ritornare a casa, ma non ho voluto. Cosi ho mandato un messaggio a mio fratello dicendo che non sarei stata a casa per mezzanotte, mi conosce e sa che se non torno a casa, o sono da qualche parte - zone che anche lui conosce - o sono da Simone. Ed è proprio qui che mi trovo, da Simone. Camminando per strada mi sono fermata davanti casa sua, ho suonato al citofono e lui mi ha accolta come sempre, da buon amico.

Sento il suo sguardo sul mio, l' aria preoccupata e sono stanca che le persone che ho vicino si sentano il peso di preoccuparsi di me tutte le volte che faccio qualche guaio, o che ci finisco dentro.

« Mi avevi promesso che saresti cambiata Natalia. Che avresti cambiato tutto di te, comportarti cosi con Federico, anche se è il tuo ex, non vuol dire che si deve per forza beccarsi pugni in faccia » dice, ha ragione però se lo merita e forse un po' mi diverte vederlo in quello stato.

« Lo so Simone, ho fatto una promessa. E di certo ci tengo a mantenerla, mantengo sempre la parola data. Ma tutte le volte che lo vedo cresce in me la vendetta di farlo a pezzi, di vederlo soffrire. Cosi come io ho sofferto » poso la tazza sul tavolo, mi appoggio al divano per stare più comoda.

« La vendetta non risolve le cose Natalia. Dimenticalo, lasciare stare tanto ormai nemmeno vi parlate da tempo. » lo vedo con lo sguardo spensierato, mentre guarda fuori dalla finestra. Si gira verso di me, non l' ho mai visto cosi, un ragazzo pieno di allegria, di divertimento, ora sembra uno che non ha voglia di vivere.
« Che ti succede Simone » chiedo avvicinandomi a lui, poso la mano sulla sua spalla, posa la sua sulla mia. È un po' più alto di me, circa un metro e ottanta, non più il nano della scuola.

« Io e Katia abbiamo rotto » butta fuori, so come si sente, peccato che non abbiamo mai saputo come consolare le persone. Lo abbraccio, non sopporto chi fa soffrire a me più caro. Mi stacco da lui, li prendo con entrambe le mani il viso. Ha gli occhi lucidi, so quanto amava quella ragazza, quella ragazza che da me sentirà una bella ramanzina.

« Ehi » asciugandoli una lacrima « non devi distruggerti per un persona come Katia, è stata solo stupida perché non sapeva che accanto a lei c' era una persona che le avrebbe dato pure il mondo, se stesso. Tu la amavi, ho visto come la guardavi, tutte le attenzioni che le davi » faccio una pausa per pochi secondi per poi proseguire: « sai bene che consolare le persone non rientra tra i miei talenti » scuote la testa divertito.

« Natalia sei la persona più scema che abbia mai conosciuto » lo spingo leggermente, allontanandomi di poco da lui.

Guardo l' ora sul cellulare, sono quasi le undici di notte e non ho voglia di tornare a casa. Comunque mio fratello può benissimo avvisare mia madre della mia assenza.

« Posso restare a dormire da te, vero? » mi guarda, avrò dormito un sacco di volte, quindi non vedo il motivo del perché mi possa dire di no.

« Hai per caso scambiato questa casa per uno hotel? » dice sarcasticamente, alzo gli occhi al cielo.

« E dai Simone non dirmi di no, sai che non sopporto vedere mia madre » sbuffa, ma so che non mi darebbe una risposta negativa.

« Ok, resta » alzandosi e andando in camera sua. 

Lo seguo anch'io, ma solo che andrò nella stanza degli ospiti a dormire. Mi da una parte all'altra, non riesco a chiudere occhio stanotte. Dò una sbirciata al cellulare per vedere l' ora, mezzanotte passata, decido di inviare un messaggio a Luca. Durante l' appuntamento con lui ci siamo scambiati il numero, e adesso sono indecisa se scrivergli o meno. Poso il cellulare sul comodino, non vorrei disturbarlo a quest'ora, magari starà dormendo, cerco di chiudere gli occhi, ma almeno - anche se poche ore - voglio cercare di dormire.

***

La mattina seguente mi sveglio che sono le otto del mattino, sbuffo infastidita, metto la testa sotto il cuscino per non vedere la luce che attraversa la finestra. In verità non ho molto sonno, per cui con sforzo mi alzo dal letto e vado di là in salotto. Simone non c'è, credo sia a lavoro adesso, infatti mi ha lasciato un biglietto con su scritto: "Sono uscito, per qualunque cosa hai bisogno chiamami. Fai pure come se fossi a casa tua". Piego il pezzo di carta e lo appoggio sul tavolo. Comincio a lavorare alle due del pomeriggio, perciò la mattina non ho nulla da fare. Esco fuori, andrò da Maurizio, un vecchio amico dalle superiori, nonché titolare di una palestra. Metto la giacca, cammino sul marciapiede.

Infondo alla strada intravedo Luca con il ragazzo che l' ha accompagnato a farsi un tatuaggio, devo solo cercare di essere tranquilla, non posso destare dei sospetti e devo anche cercare di non rispondere alle domande che mi farà, sempre se le farà, la mia speranza è spero davvero di no.

« Ciao Luca » si accorge di me, mi sorride e mi avvicino di più a loro. Saluto anche l' altro tipo alla sua destra.

« Chi si rivede » mi abbraccia, resto immobile per un po', ma poi goffamente lo abbraccio anch'io.

« Io vado, ciao Natalia » e cosi il suo amico ci lascia soli, be' ora credo che entrambi siamo in imbarazzo. E il fatto che non capisco perché adesso io mi senta cosi con un ragazzo, cosa che prima non succedeva mai. Natalia Russo la ragazza diavolo si è trasformata in un angelo celeste.

« Ti va se camminiamo un po' » annuisco, le mani in tasca come sempre, e cammino a fianco a lui.

« Perché sei corsa » ci avrei scommesso tutto che me l' ha avrebbe chiesto. Cosa posso dirgli, del tipo " Ieri ho picchiato il mio ex e ci sono rimasta di merda" o "sai il mio ex è un grande bastardo da quattro soldi e dalla rabbia li ho dato una lezione". Ma no, di certo non direi mai questo, quando sono con lui preferisco non tirare fuori questo argomento. E poi potrebbe pensare che io lo voglia ancora Federico, e questo mai e poi mai  accadrà.

« Volevo fare una corsa, tutti qui »  portandomi una ciocca di capelli dietro all' orecchio, facendo finta di essere interessata ai prodotti della vetrina di un negozio.

« Avanti Natalia a me puoi dire tutto. So che ci conosciamo tipo tre giorni? » girandomi verso di lui, mi accarezza la guancia, un sorriso si fa spazio sul mio viso.

« Te l' ho detto Luca, quando sarà il momento ti dirò tutto. E solo che...» Si avvicina un po' di più a me, i nostri visi sono quasi vicini l' uno con l' altra.

« Cosa Natalia » dice mentre le nostre labbra si sfiorano, sento le sue mani sui fianchi. Mi stacco di scatto, non voglio ora, non adesso. E in più io non sono pronta ad avere un' altra relazione sapendo che posso aspettare di tutto. Lo sento sospirare, si aspettava un bacio, mi viene da ridere, che lo faccio veramente e noto il suo sguardo confuso.

« E dai Luca so che ti aspettavi un bacio. Perché se è così sarà un lungo viaggio » dico spingendolo leggermente.

« Va bene hai vinto tu, ma la prossima ci riuscirò » l' ha appena detto, non ci posso credere, a volte i ragazzi sono tutti uguali.

« Credici bello, una come me non si lascia mica influenzare da un ragazzo solo perché è bello. Una come me è difficile da conquistare, ma se vuoi provarci non sai cosa ti aspetta » dico, un po' paura, dopotutto neanche ci conosciamo.

« Lo vedremo » lasciandomi un bacio sulla guancia.

« Ok, ma ora andiamo avanti oppure tu hai da fare » chiedo.

« No no, voglio passare la giornata con te ».

« Bene vuoi conoscermi no? Allora seguimi ».

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Spazio autrice : ciao a tutte!
Questo è solo un capitolo di passaggio, prima che cominci il vero e proprio sconvolgimento tra Luca e Natalia. I due arriveranno in un punto in cui si spezzerà qualcosa, e da qui resterà solo una domanda: Staranno o non staranno mai insieme? E voi siete curiose di sapere come finirà? Curiose di conoscere ancora la protagonista? 😏
Questo è solo l' inizio...di un lungo viaggio verso la fine del mondo tra i due.

Se adesso mi dici ti amo non so nemmeno dirti chi siamo // Capo Plaza Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora