Capitolo 20

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PARTE SECONDA






Natalia
Usciamo dal posto, in cui Luca ci ha condotto, stando attenti a non farci vedere dalle persone. Una volta che tutti sono fuori, chiudo la porta dietro di me e raggiungo gli altri velocemente. Ho il cuore a mille, non mi era mai successo, ma ho la sensazione che nulla andrà per il verso giusto. Sono solo preoccupata per Luca, non credo proprio che ci abbia traditi, se no, me ne sarai accorta e lo avrei ammazzato con le mie stessi mani.

Xavier continua a lamentarsi del fatto che Luca ci abbia ingannati e questo mi fa venire l' istinto omicida. Ora non lo sopporto più, mi faccio spazio tra mio fratello ed Elena, trovandomi dopo difronte a lui.

« Che ne dici se la pianti con la storia di Luca » resto ferma, con lo sguardo puntato sui suoi occhi.

« No, non la smetterò finché quel ragazzo non lo avrò fra le mani e... » nemmeno il tempo di finire, che li lascio una sberla sulla guancia.

« Non ci provare, perché succederà a te » dico, per poi andare avanti a camminare verso il cancello. Ora mi domando dove siano di finiti i ragazzi.

Parlando di loro, li incrociamo per strada. Uno di loro è ferito, cammino un po' più veloce quando arrivo vicino, osservo il braccio, quasi sulla spalla, che è stato sparato.

« Che cos'è successo? » domanda allarmata.

« È successo che, ci hanno visto e hanno cominciato a spararci. Abbiamo cercato di difenderci, ma purtroppo Gabriele è stato ferito » spiega Stephen, mentre cerca di reggere l' amico, essendo debole.

« Bisogna ritornare indietro, è pericoloso restare ancora » dico, guardandomi intorno « andiamo » finisco infine.

« Prima ho visto Luca, stava con Santiago » dice Stephen « non so esattamente cosa stesse facendo, ma è sempre meglio stare attenti ».

« Adesso andiamo e poi ne riparleremo dopo » dico, e voltandomi per andare verso il grande cancello, al solo pensiero di Luca insieme a Santiago, non ho parole, ma spero che non ci abbia tradito.

***

Siamo arrivati al locale, apro la porta e trovo mia madre insieme a Giulio. Aveva il compito di tenerla lontana e non farla entrare alla Darkhouse, ma non l'ha fatto. Vado verso di loro, sono abbastanza calma da poter sentire le domande di mamma.

« Che ci fa qui mamma » chiedo.

« Cosa ci fai tu qui? Giulio mi ha raccontato tutto e non può mentire a me, poi Michele... » quando vede mio fratello si ferma, ha gli occhi lucidi e appena Michele le si avvicina, abbraccia la mamma.

« Va tutto bene mamma, sto bene » la rassicura, accarezzando la sua schiena e tenendola stretta.

« Ma guardati » si stacca dall' abbraccio « i tuoi vestiti e se anche ferito » ora che noto Michele è ferito sulla fronte e sulla guancia, nulla che possa essere grave, ma di sicuro avranno fatto a botte.

Quando mio padre di fa spazio tra Elena e Xavier, mamma resta ferma a fissarlo negli occhi. Di certo non è contenta di vederlo dopo tanti anni e posso capire la rabbia che sta provando in questo momento, la stessa che provo io. Michele si sposta, lasciando spazio a nostra madre, mentre essa si avvicina a nostro padre. Soltanto quando li è vicino, lo schiaffeggia e devo dire che se lo è meritato.

« Con che coraggio hai di presentarti qui dopo anni » dice mia madre, con le lacrime agli occhi.

« Lasciami spiegare » risponde papà « cosi potrai sapere della mia assenza in questi otto anni. Devo delle spiegazioni a tutti voi » dice, guardandoci, fermandosi con lo sguardo su di me, che distolgo subito guardando altrove.

Se adesso mi dici ti amo non so nemmeno dirti chi siamo // Capo Plaza Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora