Io ti aspetto dove puoi
toccare le stelle
Natalia
È passata una settimana da quando tutto è finito, tornando alla normalità di sempre, ma con un' eccezione che non sono più insieme agli altri. Ho passato il sabato e la domenica con mio padre in ospedale, non abbiamo avuto modo di parlare in realtà, ma sapere che è vivo e sta bene per me è un sollievo. Passando tre giorni da sola, ho deciso di andarmene da Salerno, trasferendomi a Milano da Clarissa. Da buona amica è felice che vada da lei, dopotutto non ho passato male, a parte tutto ciò che ho fatto.Preparo la valigia, sarò quasi un'ora che sono qui, in camera mia, a decidere cosa mettere e cosa prendere con me a Milano. Credo che stando lontana dal mio passato mi farà bene, se voglio stare bene con me stessa. Ne ho parlato con mio fratello e mia madre, ed anche loro sanno che mi farà bene, a patto che gli venga trovare ogni tanto.
Con mia madre è pace fatta, ormai siamo come la serie tv "Una mamma per amica", spero solo che il legame con mamma non si spezzi. Poi è ritornata insieme a Giulio, con papà invece non c'è speranza, avendo deciso di divorziare, ma restando comunque in buoni rapporti. Sono felice che sia tornata con Giulio, almeno potrò avere una sorella, Clarissa.
Mi fermo appena scorgo tra il mucchio di vestiti il cellulare, ho alcuni messaggi da parte di Luca. Sono da giorni, a essere sinceri tre giorni in cui non ci vediamo, mi è stato vicino quando mio padre era in ospedale e questo mi ha fatto piacere rendendomi felice. Tra noi sta andando bene, senza più litigi o qualcosa o qualcuno che ci sia in mezzo a rovinare il rapporto che cerchiamo di creare.
Preferisco rispondergli dopo, ora il pensiero va alla valigia. Lascio perdere per qualche minuto, mi dirigo in salotto per stare insieme a Giulio e mia madre. Entro e gli trovo a parlare con Clarissa, quest'ultima si alza e viene ad abbracciarmi, ricambiando. In questi giorni sto cominciando ad amare gli abbracci, in questi pochi giorni sono riuscita a cambiare, grazie alle persone che sono state accanto a me.
« Che ci fai qui, pensavo che ti avrei vista a Milano » dico staccandomi dall' abbraccio.
« Non sarei mai stata capace di aspettare e poi ne ho approfittato per venire a fare visita a mio padre e domani potremmo partire insieme » le sorrido e rivolgo uno sguardo a gli altri due.
« Sì, non è una brutta idea, dopotutto viaggiare da sola mi avrebbe annoiata » parlo mentre mi siedo sul divano, accanto a mia madre.
« Perché voi due non andate a fare un giro » dice mia madre, ci guardiamo, io e Clarissa, mi alzo e usciamo.
« Torniamo presto » dico, ma Giulio ci ferma.
« Aspettate ragazze, stasera alla Darkhouse ci sarà una festa, ci sarete vero? ».
« Certo, io di sicuro » dice Clarissa entusiasta.
« Anch'io » dico e poi usciamo.
Il freddo si fa sentire e molto, indosso la giacca e iniziamo a camminare. Parliamo del più e del meno, di come sta andando a scuola Clarissa, lamentandosi che non sarà mai una stilista di successo e io che le dico di non essere pessimista e di avere molto talento nella moda. Per strada incontriamo Michele, che appena incrocia lo sguardo di Clarissa li si illuminano gli occhi, mentre lei abbassa la testa tutta rossa in viso.
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Se adesso mi dici ti amo non so nemmeno dirti chi siamo // Capo Plaza
Fanfic©️ COPYRIGHT Natalia vive con la madre a Salerno. Non ha una vita come le altre ragazze, non va d' accordo con la madre e suo padre l' ha abbandonata a soli tredici anni senza più farsi sentire. Ma nonostante tutto lei continua ad andare avanti com...