Natalia
Devo cercare di tenere nascosto il mio passato da Luca, so che è difficile avere pazienza, ma è più terribile temere di saperlo. Quei giorni, quei anni, quei otto anni mi hanno radicalmente cambiato la vita, mi hanno fatto diventare ciò che sono oggi. Una persona con un cuore che ormai non sa più amare, una persona con una vita rubata alle spalle, una persona che ormai non riconosce più se stessa, avendo preferito meglio fare amicizia col diavolo, piuttosto che averlo come nemico. Una persona che ha perso tutto e circondata dal buio più totale, dove un cigno nero resterebbe nelle tenebre più buie degli inferi.Luca non mi merita, avrà avuto tante di quelle tipe, ma scommetto mai una come. Più cerco di essere gentile e più la situazione si ribalta, lui è carino, mi piace lo ammetto, ma preferisco non starci insieme. Non mi merita, cosi come lui meriterebbe me.
I troppi pensieri negativi che si fanno ogni giorno spazio impossessandosi della mia mente, come se fosse la loro casa. Lo guardo e penso che forse è una brutta idea portarlo nel posto in cui stiamo andando, ma mi vuole conoscere e questo è il primo passo per farli vedere chi sono.
Arriviamo davanti a un locale, con l' insegna ancora spenta per via del giorno, è un locale notturno ed iniziano verso la sera, perciò adesso sarebbe chiuso. Le pareti di mattoni al di fuori rosse, ti mette ansia, ma mette molto più in ansia se solo sapessero cosa si cela per davvero dentro a questo locale. Questo posto è ciò che mi ha cambiata, ciò che mi ha resa una ragazza fatale, impossibile per gli altri fermarmi.
La DarkHouse* è il posto in cui nessuno ci vorrebbe entrare, ma ci sono persone che sprecano la loro vita in stronzante che questo locale abbia, il fatto è o sopravvivi o muori piuttosto.
Entriamo dentro, inseguita da Luca, è da molto tempo che non ci vengo a far visita ai fantasmi del passato. Non che qui vivono degli spiriti maligni, ma per ciò che ho trascorso.
« Questo posto fa un po' paura, sei sicura di essere sul posto giusto. Eppure io questo non l' ho mai notato, essendo di Salerno » mi giro verso di lui, nel momento in cui vorrei parlare ecco che sbuca Elena.
Una ragazza al quale esserle amica, ma allo stesso tempo starle lontano, un po' come me. Soliti cappelli blu, le braccia ricoperte di tatuaggi, con il suo fisico perfetto, ad affiancarla un ragazzo dai capelli scuri, occhi azzurri come il ghiaccio, sul sopracciglio un piercing, Xavier.
« Guarda chi si rivede, la piccola Natalia » dice Xavier mentre supera la ragazza avvicinandosi a noi.
« Piccola non è il giusto nomignolo da chiamare una come » dico andando verso di lui, stando a faccia a faccia.
« Be', non che tu sia alta dopotutto. Comunque lasciamo perdere il resto e veniamo al sodo. Che ci fai qui Natalia Russo » incrociando le braccia al petto, con aria superiore a chi a preso il comando.
« Volevo far visita, dopotutto potrei anche chiamarla casa, dato che per anni lo frequentato facendo tutti quei lavoretti sporchi » alzando le spalle, cammino andando verso la finestra.« Non abbiamo più bisogno di te Natalia, ormai ha lasciato tutto per sempre, parole tue » sospiro, chi l' avrebbe mai detto che ci sarei ritornata ancora, mi mordo il labbro inferiore, perché c' ha ragione, ho lasciato tutta questa merda per le persone che mi vogliono bene.
« Esatto Xavier, peccato che devo sempre trovarmi lo stesso stronzo di sempre » girandomi e sfidandolo.
Io e lui non siamo amici, o almeno ha preferito lui stesso a tradire me, riuscendo così ad averla vinta.
« Modera la lingua rossa, ti ho dato tutto ciò anche quando...»
« Non nominarlo per favore, di lui non mi interessa di nulla, ha scelto ed è meglio che non si faccia più vedere. » dico con disprezzo.
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Se adesso mi dici ti amo non so nemmeno dirti chi siamo // Capo Plaza
Fanfic©️ COPYRIGHT Natalia vive con la madre a Salerno. Non ha una vita come le altre ragazze, non va d' accordo con la madre e suo padre l' ha abbandonata a soli tredici anni senza più farsi sentire. Ma nonostante tutto lei continua ad andare avanti com...