THROAM, Vol. 3: A Kingdom by the Sea | Ryden (Italian Translation)

I - Capitolo 4: Il Modo In Cui Si Muove (Pt. 1)

Lui sorride maliziosamente sulla mia pancia, compiaciuto. Succhia la pelle sotto al mio ombelico con troppa forza, e io sibilo e ansimo. Sento il corpo ultra-stimolato ed esausto, e lui non mi ha ancora permesso neanche di toccarlo. "Bren," fiato, e lui fa un mormorio indifferente, viaggiando verso il basso. Il suo naso si attacca ai miei peli pubici, e lui inspira profondamente, senza neanche cercare di nasconderlo. Io non potrei avercelo più duro per lui.

Lui non dice niente.

La sua lingua inizia a salire dalla base del mio cazzo, mentre mi lecca lento, lento. E ha questo ghigno malizioso sulle labbra, questo sorrisetto compiaciuto mentre alza gli occhi su di me. Io sono a pezzi e lui lo sa. Sono suo e lui lo sa. Inizia lentamente a ruotare la lingua attorno alla punta gonfia, bagnandomi. Le sue unghie affondano sulle mie cosce con più forza. E cazzo lui è bellissimo quando finalmente le sue labbra si distendono attorno alla cima del mio cazzo pulsante, con i suoi brucianti occhi marroni fissi sui miei. Come se volesse sapere che lo sto guardando.

Il mio corpo freme per intero quando la sua bocca calda si muove sulla mia carne, e dopo qualche su e giù per stuzzicarmi, inizia a succhiare e a succhiare, chiudendo le palpebre mentre va più a fondo. "Merda," gemo, le mie mani si impigliano tra i suoi capelli. Le sue guance si infossano, la pressione attorno al mio cazzo si restringe, e il piacere si diffonde in me. "Cazzo, baby, sei fantastico," ansimo disperatamente.

Ma lui questo lo sa, comunque.

E poi, improvvisamente, lui è di schiena sotto di me, con le gambe allargate, e io sto spingendo dentro di lui. La sua bocca si spalanca, ma lui non fa alcun suono. Le sue dita si conficcano nella mia schiena, sollecitandomi, e lui è talmente stretto attorno a me. I suoi occhi sono oscuri e mi fissa come se fosse mio, e questo mi fa tirare indietro e spingere dentro più forte. Ma ancora lui non fa alcun suono. E questo mi confonde, sembra fuori luogo, perché dio sa che io riesco a farlo gemere. Quasi mi fermo per chiedere se sta bene, ma il piacere è lì, sul suo viso. Forse devo solo fargli tirar fuori la voce.

E così inizio a scoparlo forte, proprio come gli piace. E lui sposta i fianchi, dà un accesso migliore. Distoglie lo sguardo, con le guance arrossate, il sudore che si forma sulla fronte. Le sue sopracciglia si aggrottano, chiude gli occhi mentre sente il piacere di me in lui, che ci distrugge entrambi. E io respiro a fatica, mantengo il ritmo costante, dico, "Porca puttana" e "Merda, così" e "Bren, dio." E lui inspira profondamente, come se stesse annegando, quasi, e io mi avvicino, le mie labbra scorrono sulla sua guancia.

Proprio quando le mie labbra stanno per sfiorare le sue, tutto si ferma. Io sono ancora dentro di lui, talmente a fondo, ma le sue mani sui miei fianchi sono autoritarie, mi dicono di non muovermi. Io respiro irregolarmente, confuso. La sua bocca incombe sopra al mio orecchio.

"Questo," lui dice finalmente, la sua voce morta, distaccata, sbagliata, le parole sussurrate, "mi sta uccidendo."

Ed è a quel punto che mi sveglio.

Come al solito.

***

Spencer aspetta al ritiro bagagli, sembra stanco dopo il volo. Nessuno dei due è ancora andato a letto - sono solo le nove del mattino, quindi ovvio che siamo ancora svegli. Normalmente a quest'ora staremmo per ritirarci, ma adesso dobbiamo essere presumibilmente svegli. Io fumo tranquillamente mentre guardiamo le valigie che passano... e passano... e passano...

La zona del terminal è piena di gente che torna dalle vacanze. Spencer ha autografato il libro di qualcuno nel bagno degli uomini e alcuni sono venuti a stringermi la mano. Ora li mando via con un'occhiataccia e mi chiedo perché ho rifiutato l'offerta di Vicky di un jet privato. Ora siamo qui con i comuni mortali, non più nella sicurezza della prima classe, e tutti vogliono avvicinarci. Pensavamo che la cosa sarebbe stata meno appariscente.