A novembre del 1978, è passato più di un anno da quando l'icona della musica Ryan Ross ha annunciato di ritirarsi dai riflettori e di abbandonare il mondo della musica. Lui è tutt'altro che dimenticato, però, dato che la sua influenza musicale può e...
Questo capitolo contiene discussioni sullo 'stupro statuario' (nell'originale parlano di 'statutory rape'). La definizione che ho trovato su wikipedia è questa:
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Inoltre, questo capitolo (diviso in due parti) è il penultimo ed il più lungo dithroam, enjoy
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Passo una nottata insonne sdraiato di schiena sul letto dell'albergo ad ascoltare una stazione radio locale. Non capisco niente del discorso del conduttore, ma credo che sia uno di quei programmi di consigli in seconda serata, con un sacco di 'Liebe' tirato in ballo, e capisco questo: ichliebeihnnicht.
Quello non è il mio problema - il mio è dell'altra tipologia. E così resto sveglio, sento smaltire la sbornia mentre riempio gradualmente il posacenere. Non ho tirato le tende, e il sole mi coglie alla sprovvista, prima debolmente, poi sempre più luminoso, e presto non ho dormito per tutta la notte.
Non mi sono spogliato, quindi devo solo rotolare giù dal letto quando sento bussare alla mia porta. Ho lasciato il cartello 'Non Disturbare' appeso sul pomello, tanto per dare al mondo il messaggio giusto. Sono appena le sette e mezza e l'ora di salire sul bus non è prima delle dieci, per cui la mia mente valuta varie opzioni su chi possa essere: un Sisky tornato sobrio e con la nausea, forse, o un Dallon arrabbiato con la voglia di controllare che io sia nella mia stanza e non in quella di qualcun altro. O forse Brendon con un altro invito allusivo affinché io vada nella sua stanza, e sento le mani leggermente sudate al pensiero, e per quello non c'è nessuna scusa.
È veramente Brendon, e la cosa mi sorprende. Sta in piedi nel corridoio, sembra stanco e non ha affatto un bell'aspetto - notte insonne, concorrente numero due. Almeno lui si è cambiato, i jeans stretti ora sono spariti e rimpiazzati da un paio di pantaloni bordeaux a zampa. Mi guarda come se realizzasse immediatamente che non ho dormito neanche un po', i suoi occhi mi assimilano velocemente.
"Ehi," dico, la mia voce rauca per aver fumato troppo.
"Ehi." La sua voce è titubante. Sembra preoccupato. Inquieto. L'aria provocante di ieri notte è ormai lontana. "Scusa se ti ho svegliato ma -"
"Non ero addormentato. Io, beh. Non sono proprio riuscito a dormire."
"Neanch'io, in realtà," dice lui timidamente. "Mi chiedevo solo se ti andasse di fare colazione o- o roba simile, non lo so." Lo dice troppo velocemente. Contorce goffamente le mani. Sposta il peso da una gamba all'altra, e non incrocia il mio sguardo, ma lui non è mai stato un tipo che fa il timido.
"Colazione?" ripeto, facendo fatica a credere che sia questo a condurlo alla mia porta prima di un orario accettabile.
"Sì, lo so," dice, facendo una smorfia come se le sue scuse fossero troppo forzate persino per lui. "Okay, quello che... quello che volevo dire realmente è che mi dispiace per ieri notte. Avevo bevuto troppo e- e non intendevo provarci con te, io -"
