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Raven's povs

Non vedo l'ora di andare al campo. Mi sono sempre piaciute le passeggiate nei boschi in montagna, magari in compagnia delle mie cuffie o ascoltando il cinguettio degli uccelli che rompe la quiete. Sentire lo scricchiolio delle foglie che si rompono sotto i miei piedi. Calma e solitudine; decisamente il mio elemento. Io e Matt abbiamo chattato quasi tutta la notte. Mi ha raccontato che questo campo, da quanto ne sa lui, c'è da molto tempo ma è accessibile solo ai ragazzi di diciassette anni. Almeno saranno tutti nostri coetanei, anche se non ho problemi con quelli più grandi a dire il vero. Mi ha parlato anche un po' di lui. Ho scoperto che suo fratello, purtroppo, non lo vede da un anno. Ethan, così si chiama, è scomparso subito dopo il ritorno dal campo in cui stiamo per andare. Questo fatto non mi ha turbata, ma anzi voglio scoprire cosa gli è successo. Avevano un legame meraviglioso, mi ha detto. Gli piaceva andare a farsi giri lungo la costa dai quali tornava spesso e volentieri con lividi e il labbro rotto, verso le prime luci dell'alba. Gli raccontava che era l'unico modo per sfogare la rabbia o lo stress, ma non il motivo dei suoi stati d'animo. Mi somiglia. Per cinque anni ho praticato boxe. Il sacco era la mia valvola di sfogo da tutto. Mi ha detto che ha sempre voluto sapere cosa c'era dietro a quella barriera. Ho scoperto che Matt come me, quando avevo bisogno di stare lontano da tutto e tutti, si arrampicava sulla parete di cemento fino ad arrivare sul livello più alto. Da lì si vedevano campi e distese erbose, poi solo nebbia. È un caso che io e lui ci siamo incontrati ma ne sono felice. Se non fosse stato per lui a quest'ora il muro che mi sono creata per non soffrire più sarebbe ancora alto, a proteggermi anche dalla felicità. Ammetto che non è ancora completamente distrutto, ma è già un miracolo che si stia sgretolando.
Mi tiro su dal letto e realizzo che oggi è il mio compleanno...e quello di Grace. Le invio un breve messaggio di auguri e poi butto il telefono sul letto e vado a prendere qualcosa da mangiare dato che sto morendo di fame. "Hei mamma" saluto mia madre che sta preparando del caffè. "Buongiorno tesoro. Ne vuoi un po'?" mi domanda riferita al caffè. "Si mamma, sai che senza caffè sarei uno zombie" rispondo sarcastica. Mi porge gentilmente la tazza e si siede. "Allora, sei contenta che sia finita la scuola?" mi chiede. Improvvisamente mi ricordo che non le ho detto nulla né di Matt, né del campo in cui passerò l'estate. "Si si. A proposito, ho conosciuto un ragazzo. È molto simpatico e disponibile e mi ha anche salvato la vita ma..." le racconto frettolosamente. "No aspetta un attimo... Come ti ha salvato la vita? Stavi per morire?" mi chiede preoccupata. "Si, in un certo senso, ma non è questo il punto. Mi ha parlato di un campo estivo..." a queste parole mia madre si rabbuia di colpo. "Mamma, va tutto bene?" le chiedo mettendo una mano sulla sua. "Si, certo tesoro..." risponde cercando di convincermi. "Mmh...ok. Comunque, dicevo, mi ha parlato di questo campo estivo nei pressi della città, e mi ha incuriosito molto. Verrà anche Grace, se mi lasci andare" dico a mia madre sperando di convincerla. È sempre stata una donna molto decisa e testarda, probabilmente ho preso da lei la testardaggine, e anche abbastanza severa ma la maggior parte delle volte era per il mio bene. La guardo speranzosa. "Oh si, beh se ci si può fidare di questo ragazzo puoi andare" mi risponde evitando di guardarmi negli occhi. Non ci faccio caso e la guardo con la bocca aperta. Avete presente nei cartoni quando ai personaggi cade la mascella fino a terra per la sorpresa? Ecco, quella sono più o meno io in questo momento. Ho sempre dovuto fare salti mortali per convincerla, soprattutto se di mezzo c'erano ragazzi, e ora accetta senza che io debba morire e resuscitare per convincerla? Wow. Farò meglio a ringraziarla e mettere a posto la mascella prima che cambi idea. Mi alzo e vado dietro di lei e l'abbraccio. "Grazie grazie grazie" le dico stampandole un bacio sulla guancia. "Prego tesoro. Sono felice se tu sei felice" mi dice sorridendo debolmente. Corro su e mi vesto. Devo assolutamente parlare con Matt. Metto un top nero e dei pantaloni a stampa militare, infilo le Converse e dopo aver salutato mia madre con l'ennesimo bacio sulla guancia corro da Matt.

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