**********
"Come?!" ho appena finito di raccontare la storia alla mia migliore amica.
"Lo so, ci sono rimasta più o meno uguale. Uno: mi ha dato il numero, due: era carinissimo, tre: oddio non realizzo ancora cosa è appena successo."
"E ti credo Rav, tutto ciò non ha senso. Ma comunque potresti rivederlo in giro giusto?"
"Si ma...credo che non lo richiamerò"
"Cosa?! Ma sei impazzita? Un ragazzo carino e gentile ti da il suo numero e tu te ne esci con un <credo che non lo richiamerò>?"
"Magari voleva solo essere gentile dai.."
"Si ovviamente chi non da il proprio numero in giro? Così giusto per essere gentili eh" dice lei ironica.
"Ok forse non voleva essere gentile ma con che scusa dovrei scrivergli ceh."
"Ma che scusa ti serve daaai. Si capisce benissimo che un po' gli piaci"
"Hai detto bene:un po'. Non credo sia interessato a me. E poi perché dovrebbe?"
"Perché sei una bellissima ragazza. Hai tutto da invidiare fidati." risponde lei con dolcezza. "Facciamo una cosa. Domani mattina vieni da me così ne parliamo meglio ok? E fai presto quanto vuoi. Voglio ogni singolo dettaglio."
"D'accordo ci vediamo domani mattina" chiudo la chiamta e mi butto sul letto. Sono ancora perplessa e sconvolta insieme. Va bene non è successo nulla di che ma non capita tutti i giorni che un ragazzo carino ti sbatta contro, o meglio che tu sbatti contro un ragazzo carino, e lui piuttosto che arrabbiarsi si mette a ridere e ti da pure il suo numero. È strano ok. Ma è anche terribilmente carino. Aveva i capelli ricci bruni scuri e gli occhi ramati. Fossette adorabili ai lati della bocca quando sorride. Okay devo smetterla di sognare ad occhi aperti. Dopotutto l'ho visto una sola volta no?
Basta devo andare a dormire se no credo che impazzirò. M'infilo il pigiama e mi metto sotto le coperte e mi faccio cullare dalle braccia di Morfeo.Sono su una collina. Sono stesa a terra e guardo il cielo. Alzo le mani all'insù quasi a voler prendere le nuvole. Dopo il fallito tentativo rido e mi metto a sedere. Un albero dal vecchio tronco mi fa ombra. Credo sia primavera dato che qualche fiore sboccia qui e la nella chioma. Mi volto e incontro degli occhi ramati. Pian piano mi allontano sempre più da quella visione e tutto si fa sfocato e scuro.
Mi sveglio con il fiato corto. Sempre lo stesso sogno. Mi assilla quasi ogni notte da quando ho memoria. Non ne capisco il significato. Oramai ho smesso di cercarlo. Guardo l'ora dal cellulare: le quattro e un quarto. Butto la testa sul cuscino. Poco dopo prendo sonno ma sta volta, e aggiungerei per fortuna, senza sogni.
**********
Apro gli occhi e la luce del sole che entra dalla finestra me li fa richiudere subito. Metto il cuscino sul viso e, dopo aver maledetto internamente il giorno in cui sono nata, mi alzo. Vado verso l'armadio. Prendo un crop-top bordeaux e dei jeans neri. Vado in bagno, mi lavo i denti e mi trucco leggermente e poi mi vesto. Scrivo a Grace che sto uscendo ma conoscendola so che sta ancora dormendo. Metto le Converse ed esco scendendo le scale a due a due. Dato che so che quella dorme ancora passo da Starbucks per prenderci la colazione: due frappè alla frutta e due muffin al cioccolato. Prendo la busta e mi dirigo a casa di Grace. Suono al citofono e un paio di minuti dopo sento lo scatto che mi da il via libera per entrare. Spingo la porta e, come pensavo, la trovo in pigiama. Le sventolo davanti gli occhi la busta con la nostra colazione e lei mi abbraccia. "Ecco perché siamo migliori amiche!" esulta lei raggiante. "Ah quindi sono tua amica per la colazione eh?" la rimbecco ridendo. "Anche" scoppia a ridere mentre le tiro uno schiaffo al braccio. Ci sediamo e iniziamo a sorseggiare il frappè. Parte l'interrogatorio. "Allora...raccontami tutto" mi dice con sguardo malizioso.
STAI LEGGENDO
°~The Rebels~°
Fiksi RemajaUn incontro. Nuove amicizie. Un campo estivo che si rivelerà essere tutt'altro. Raven Park scoprirà il lato oscuro di Los Angeles e la verità sul suo passato.