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Capitolo 11

Eren

Alex è chiamata in disparte e io parlo tranquillamente con il biondo che corre al mio fianco cercando di stare al mio passo.

"10 giri del campo senza fermarvi. Se vi vedo fermi ne fate 20."

"Sei troppo cattiva,non ce la farò mai!"

Si lamenta Armin.

"Corri,uomo."

Dice semplicemente lei.

Al terzo giro Armin inizia a sbiancare.

"Amico,ehi tutto-"

Il ragazzo mi cade tra le braccia.

"Armin!"

Urlo portandolo a lato,in modo da non essere schiacciati dagli altri.

"Ehi,Armin! Sveglia mammoletta! Non fate sti scherzi! Dai Armin sveglia per l'amor del cielo!"

Gli urlo schiaffeggiandogli la faccia.

"È svenuto. Lo accompagno in infermeria."

Inizia a prenderlo sulla spalla.

"Così non ce la farai mai. Ti do una mano,è il mio migliore amico."

"Come vuoi."

Mi lascia Armin a penzoloni tra le braccia per andare un po' più avanti.

Non avrà mica sorriso?

Nah,non è il tipo.

"Allora? Ti muovi Eren?"

Prendo in braccio Armin e la seguo a ruota in infermeria.

"Ecco qua. Sei proprio una mammoletta,Armin."

Gli sussurro guardandolo provo di sensi sul lettino bianco.

Ma li ha mai avuti i sensi lui?

Sembra nato già novant'enne.

"Torniamo ad allenarci. Va bene?"

Alex sembra tornare dai suoi pensieri.

"Certo,andiamo."

"Ah scusa...avresti mica un foglio da prestarmi?"

Alex mi guarda connuna faccia curiosa e confusa al massimo.

"A che cosa ti serve scusa?"

"Cosa vuoi fare con un foglio di carta? Pipì?"

Lei mi guarda senza espressioni,tirandomi un pugno sulla spalla.

"Ahia!"

"Ti sta bene. No,non ce l'ho. Prova a cercare lì magari c'è qualcosa."

Mi indica l'armadietto.

"Oh grazie."

Inizio a cercare e boom,ne prendo due.