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Capitolo 28

Charlotte

"Posso almeno salutare mio fratello?!"

"Si,va bene. Dieci minuti. Lo andiamo a chiamare."

Aspetto sbuffando.

Hanno vinto loro,sono stata obbligata con la forza a partire.

Eppure per una settimana ho vinto io.

Vedo arrivare quel palo di mio fratello,Armin,Annie e Jean.

Alex?

"Ciao ragazzi...alla fine sono-"

"Lo sappiamo,ne hanno parlato davanti a noi a mensa. Sei proprio una discola."

Ride Jean.

"Ehi! Il discolo è Eren!"

Rido io.

Il castano fa un leggero sorriso.

Non ha detto a nessuno di Alex.

Jean lo guarda con la coda dell'occhio.

Allora mi ha mentito,lo ha detto a qualcuno!

Gli sorrido dolcemente.

"Mi date un super abbraccione?"

"Non dovevi neanche chiederlo!"

Armin mi si fionda addosso insieme agli altri.

Li abbraccio fortissimo.

"Vi voglio tanto bene. Ehi,non voglio diventare zia eh."

Tutti iniziano a lamentarsi e io rido di gusto.

"Ciao,Charlotte."

Dice una voce lieve.

Alzo lo sguardo e vedo Alex in lontananza.

La guardo un po' stranita per poi sorriderle.

"Ciao,Alex."

Eren la stava guardando da un po'.

Il suo sguardo era perso,mentre quello di Alex si limitava a guardare i miei occhi.

Sta evitando gli sguardi degli altri?

"Eren."

Chiamo mio fratello a bassa voce.

Lui si gira e i suoi occhi sono lucidi.

"Chiarisci con lei,ti prego."

Detto questo qualcuno urla.

"La carrozza sta partendo."

Salgo in un salto sulla carrozza e saluto tutti i ragazzi con la mano.

Non volevo lasciarli andare...

"Quanto manca ancora?!"

Sbuffo stufa.

Non ho niente con me,neanche un libro o un quaderno su cui scarabocchiare.

"Sta' calma. Tra un po' saremo arrivati."

Mi dice scorbutico il tizio che comanda la direzione della carrozza.

Sbuffo alzando gli occhi al cielo.

Devono avercela con me perché ho resistito una settimana.

Appena arriviamo il tizio antipatico mi lancia le valigie giù dalla carrozza e mi spinge.

"Ehi,ehi non sono un pacco postale! Sono una donna fai con delicatezza!"

Dico un po' alterata.

Il tizio alza gli occhi al cielo e sbuffa.