capitolo 1 ~ gισяиαтα ιηѕσℓιтα

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É una delle solite mattine. Mi sveglio con l'odore del tabacco, come sempre. La colazione di mamma, come quella di papà, sono 3 marlboro rosse seguite dal caffè col whiskey e un po' di coca.

Faccio la doccia, lavo la faccia e i denti, mi trucco un po', mi vesto e scendo, rubo un tiro dalla sigaretta di mia madre che, per fumare una stupida sigaretta ci mette gli anni e figuriamoci a fumarne tre...

'Devi capire che, la sigaretta te la devi godere, ogni tiro che fai è prezioso e non va sprecato...'

Come se le sigarette fossero oro. Io mi godo la sigaretta anche se la fumo in due minuti.

Salgo sulla moto e decido di andare al bar a fare la colazione prima di recarmi al lavoro. Entrando nel bar, vedo le mie amiche, nonché colleghe, le saluto ma non mi prestano molta attenzione e noto che stanno osservando un volantino appeso alla bacheca... si tratta di un concorso.

'siete tutti invitati a partecipare al concorso di bellezza che si terrà al Rock Island il 22 agosto...'

"ragazze, ma vi rendete conto?! Qui dice che la vincitrice potrà vincere una casa a New York! É un sogno che si avvera!" Mary rompe il silenzio.

"É sempre stato il mio sogno andare a vivere alla grande mela! Ragazze, dobbiamo assolutamente partecipare!"

"ragazze, se la casa è abbastanza grande potremmo andarci a vivere tutte insieme! Bastano 5 stanze, o anche di meno, io mi adeguo a tutto!" dice Samantha euforica.

"A questo punto basterà che una di noi 5 vinca e vinceremo tutte!" Ribatte Mary. É ovvio che dicendo "5" conta anche me.

"No, io non vengo con voi, mi dispiace" penso a voce alta senza volerlo.

"Mia ma ti rendi conto che stiamo parlando di New York? New York cazzo. potremmo dire basta al nostro lavoro schifoso. Potremmo dire basta ai vecchi pervertiti che ci chiamano ogni giorno. Lo capisci questo?" Sarah cerca di convincermi.

Effettivamente si tratta di New York... tutti sanno di quanto io ami viaggiare, ma diciamo che New York non è proprio il mio ideale. Come farò con la scuola? E la mia laurea? E i miei genitori? Già hanno perso una figlia, non penso ne vogliano perdere un'altra. No, questa è un'idea troppo folle.

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