capitolo 16 ~ ωтғ?!

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Mia pov's

Vengo bloccata da una grande mano prima di entrare in casa.

La cosa mi spaventa un pochino, ma la curiosità prende il sopravvento come al solito e non posso fare a meno di girarmi per vedere cosa mi impedisce di entrare in casa.

O meglio, chi.

Mi giro e vedo Harry.

Merda.

E adesso che vuole fare? Uccidermi?

Se dovessero essere queste le sue intenzioni, beh, posso dire che ha calcolato tutto alla perfezione. É notte, c'é buio, siamo soli e tutti dormono. Penso che le mie amiche non mi sentirebbero urlare anche se fossero sveglie...

L'ansia mi sta uccidendo, quindi prendo coraggio e gli parlo; tanto prima o poi dovrò morire per quanto non voglia, e probabilmebte succederà stasera, quindi preferisco levarmi subito il dente.

"Harry, che vuoi? Minacciarmi ancora? Sappi ch non ho paura di te, anche se mi ucciderai nel sonno, non avrò mai paura di te, perché so che é questo quello che vuoi e non ti accontenterò."

Dette queste parole coraggiose, mi tira più vicina per il braccio e mi bacia. Rimango con gli occhi aperti, immobile, cercando di capire che sta succedendo. Ammetto che non me lo sarei mai aspettata. Se fosse successo qualche ora fa, ovvero prima delle minacce e tutto, avrei ricambiato all'istante, ma non pensavo potesse succedere adesso... dopo tutto... ma questo ragazzo per caso soffre di una sindrome di bipolarismo acuto?!

Ricambio il bacio, approfondendolo, dato che lui pensa che io non voglia, mentre in realtà non riesco nemmeno asopportare questi suoi ritmi lenti. Io velocizzo il bacio e lui fa lo stesso, non ce la faccio, non reggo.

Fortunatamente il bacio dura poco, perché si stacca subito.

Dico fortunatanente perché non ce la facevo più. La mia eccitazione causata dal bacio e dalla piccola e crescente erezione contro di me che gli causava... Non voglio fargli capire che me ne sono accorta, quindi faccio una faccia confusa quando si gira per guardarmi dopo essere scappato camminando a passi veloci verso casa sua.

Mantengo la mia posa fino a quando non noto che sta cercando di parlarmi senza riuscirci. Dopo svariate prove, posso udire uno 'scusa' lasciare le sue labbra e questo mi fa sentire meglio, molto meglio.

Ora sono più sicura, anche se non lo capisco proprio... e se poi torna a minacciarmi?! E se é tutta una maschera la sua? E se mi uccide davvero nel sonno?

Merda.

Torno in casa confusa.

Cerco di dormire, ma quando ci riesco sono già le 3.30 a.m.

Ho pensato tutto il tempo a questa sera, al bacio, al suo comportamento, al suo sorriso, alle sue fossette, a quanto siano sexy i suoi ricci e alla voglia matta che ho di mettere le dita nei suoi ricci...

Dio quanto é bello.

Eh si Mia, sei proprio cotta...

Zitta. Non é vero. Non mi piace. É solo dannatamente attraente.

Sono le 9.30 a.m. e sto morendo di sonno. Mi sono svegliata per colpa fi quelle troie delle mie amiche che volevano a tutti i costi andare fuori a fare colazione e magari invitare pure i vicini per 'sdebitarci', dicono loro, ma so perfettamente a cosa alludono. Ho accettato solo per vedere Harry. Anche se ho ancora un pochino di paura di lui e non voglio pripruo affrontarlo per paura, vogluo vederlo. Nonostante mi vergogni. Devo parlargli. Non può comportarsi male e scusarsi con un bacio e un'erezione subito dopo. Non é logico. Però vorrei frequentarlo...

E se non é come penso?

Anzi, meglio: cosa penso io di lui?

Che confusione...

Mi lavo, metto il mio vestitino con i tacchi, metto un po' di ombretto rosa con una sottile linea eye-liner lilla e il mascara nero e un pochino di lucida labbra. Piastro i capelli e nel giro di mezz'ora sono pronta, a differenza delle mie amiche che non lo sono.

Sono le 10 a.m. quando usciamo di casa. Ho costretto le mie amiche ad uscire anche se non erano pronte. Non dobbiamo andare a ballare, solo a fare colazione.

Andiamo a suonare ad Harry e alla madre e appena aprono trovo...

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