capitolo 4 ~ σ∂ισ.

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Bene, Cesare sta arrivando. Non vedo l'ora di avere quei soldi. Non ho mai dato troppo valore ad essi, ma adesso mi servono davvero, per comprarmi il vestito domani e anche per comprare altre cose che potrebbero servirmi...

*suona il campanello*

Apro, è di sicuro il mio cliente.

Mi sorprende vedere la mia peggior nemica al posto del ragazzo che voleva vedermi. Non so proprio cosa vuole questa finta bionda.

La vedo lì, con la sua aria da 'sono la migliore e non puoi competere con me' ed ho una voglia matta di sbatterle la porta in faccia. Non parla. Sembra che il gatto le abbia mangiato la lingua. Peccato non l'abbia mangiata tutta. Mi avrebbe tolto un peso.

Le chiedo "cosa vuoi Melanie?"

E lei non risponde.

Aspetto qualche secondo, ma continua a fissarmi senza parlare. Le chiedo di nuovo

"Cosa vuoi Melanie?"

Nulla. Tace. Magari fosse così anche a scuola o sempre.

Dopo qualche minuto, mi stanco e le chiudo la porta, ma lei la blocca.

"Hai intenzione di continuare ancora per molto? No perché sai, io avrei di meglio da fare che stare qui a guardare le bambole rifatte." Rispondo io infastidita da questo suo comportamento.

Lei prende coraggio e replica: "senti, la finta qua sei tu. Sono venuta per parlarti, ma mi aspettavo una maggiore accoglienza."

"Credevi sul serio che io ti avrei fatta accomodare in casa mia e ti avrei offerto qualcosa?! Illusa. Non meriti di starmi vicino, dopo tutto quello che mi hai fatto poi. Vedi di andartene, non mi interessa quello che vuoi dirmi, di sicuro sono tutte cazzate."

Ora mi sta irritando troppo.

"Senti, che tu lo voglia o no dovrai ascoltarmi o chiamerò la polizia. Ti ricordo che è illegale fare la baby squillo in Italia..." risponde minacciandomi e mi viene voglia di prenderla a calci.

"Ah si? Le baby squillo sono illegali? Davvero? Peccato che io abbia quasi 18 anni. E peccato anche che pure tu fino a ieri volevi fare la troia perché nessuno te lo dava e perché eri invidiosa." Ok, qui potrebbe finire malissimo.

Non sapendo cosa rispondere, Melanie ci pensa su qualche secondo, ma poi decide di non ribattere perché sa che quella che vince sempre sono io. Perciò decide finalmente di spiegarmi il motivo.

"Senti Mia, ho visto che parteciperai al concorsi e... volevo augurarti buona fortuna! Volevo dirti solo che se vincerò io sarò molto contenta, ma se vincerai tu... beh, sarà giusto cosi!"

CHE COSA?! MELANIE CHE MI STA DICENDO QUESTO? MELANIE RAY? CINQUE MINUTI FA CI STAVAMO PER PRENDERE PER I CAPELLI E ADESSO...? NO, DEVE STARE MALE. MA DEVE FARSI CURARE, MA DA UNO BRAVO!

"AHAHAHHAAHAH Melanie, prima o poi morirò dalle risate per colpa tua, quindi inizia a risparmiare per pagare la galera perché presto ci finirai! Davvero pensi che io ci creda?!" No, davvero. Se pensa che io ci caschi è solo una povera illusa.

"No Mia, tu eri la mia migliore amica, ricordi? E tu fai anche la modella, quindi sarai più a tuo agio lì sopra..." continua. Va beh. Pensa che io sia scema. Ma non ci casco, nono.

"HAHAHAHAH certo come no. Arriva al punto. Cosa vuoi? Di sicuro vuoi qualcosa..." è ovvio, mi sta facendo troppi complimenti ed è troppo gentile con me per non volere niente.

"In realtà volevo chiederti una mano, ma non so se sia il caso..."

"Una mano in cosa?" La interrompo.

"Beh, per esempio a sfilare. Non sono bravissima a camminare sui tacchi e vorrei imparare a camminarci con la giusta grazia."

No, questa non è Melanie. Non sarebbe mai venuta qui a chiedermi qualcosa del genere la VERA Melanie.

"Certo, d'accordo, vieni qui domani pomeriggio. Porta i tacchi più alti che hai, iniziamo subito da quelli."

Lei mi ringrazia e mi saluta. La cosa mi sembra alquanto strana.

Risuona la porta, questa volta è Cesare... lo faccio entrare e lo faccio accomodare camera mia. Spero abbia portato le precauzioni, non voglio doverle rubare a mio padre di nuovo, prima o poi se ne accorgerà.

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