(M)
"Frè non te la prendere ma.. perché tutta questa fretta? Sono le 9 del mattino"
Era sabato mattina e corsi a casa di Diego il prima possibile, aspettai che uscisse dal palazzo e andammo insieme al parco dove ci girammo una canna e cominciammo a parlare.
"Ho litigato pesantemente con Diana."
Quel barlume di serenità che esprimeva abbandonò subito il volto di Diego, ecco di nuovo quell'espressione strana, doveva sapere qualcosa e me lo sarei fatto dire a tutti i costi.
"Oh.. come mai?"
"Bro, so che lo sai."
"Ok forse mi ha accennato qualcosa."
"Tra poco iniziano le vacanze Natalizie e tornerò a casa, devo togliermi tutti i dubbi e affrontare nel caso la questione con mia sorella."
"Ma quale questione?"
"Speravo me lo dicessi tu."
"Bro io non penso di sapere qualcosa che tu non sappia già."
"Io non credo"
Diego si ammutolì e lanciò un sospiro profondo, la mia sensazione doveva essere esatta ed era il momento per lui di sputare definitivamente il rospo.
"Ok senti, io so solo che tua sorella si fa le canne."
"Come lo hai scoperto?"
"Una sera stavamo al parco, e me ne sono accesa una, lo sai bro non è la prima volta che fumiamo davanti a lei e non pensavo che mi avesse mai chiesto di farle fare un tiro. Sta di fatto che alla fine mi convince e quando finisce mi lascia intendere che non era la prima volta che lo faceva così glielo chiesi direttamente.. e lei tirò fuori una bustina con 1g di erba dentro."
"Chi gliel'ha passata?"
"Ho provato a chiederglielo ma non me l'ha voluto dire."
"Poi cosa è successo?"
"L'ho scambiata con la mia"
"Stai scherzando spero"
"Frè non avevo il diritto di sequestrargliela capiscimi un pò anche tu, in quella situazione ho dovuto scegliere l'opzione meno grave e ho pensato che quanto meno si dovesse fumare qualcosa di buono al 100% e non quella robaccia che aveva in tasca."
"L'hai provata?"
"Si bro, ed era veramente merda, chi gliela passa non deve essere uno in gamba, sarà un teppistello da 4 soldi."
"Non so se prenderla come una cosa positiva o meno."
"Neanche io."
"Quanto hai detto che aveva?"
"1g bro, niente di che."
"1g è niente di che se come noi ce ne fumiamo una dopo l'altra."
"Ma magari se la conserva e basta, non è detto che ne faccia uso come ne facciamo noi."
"O magari la spaccia.."
"Diana? No bro, non ne sarebbe mai capace."
"Non ne sono più tanto sicuro Diè."
"Frè ascoltami, Diana è una ragazza con la testa sulle spalle, ti ricordi com'era quando eravamo bambini? Ci faceva già il culo a tutti, è una tipa sveglia non si metterebbe mai a fare qualcosa di troppo più grande di lei."
"Sta cambiando e sta crescendo, finché ero a casa ero io che la portavo sulla giusta via ma da quando sono partito sembra che non ci sia più tanto con la testa."
"Se la passa male a casa."
"Lo so, mamma ormai è una settimana che non le parla."
"E a scuola non fanno altro che prenderla in giro, non ha amici all'infuori di noi, capisco che ti ha ferito ma l'ultima cosa che le serve adesso è che anche il fratello la abbandoni così."
"Davvero la prendono in giro?"
"Ogni tanto."
"Lo vedi che non è più come prima? Io di queste cose non sapevo nulla."
"Forse non te lo dice perché sa che non potresti fare nulla e non vuole caricarti di ulteriori ansie."
"Così fa peggio però."
"Dovresti provare a parlarle, ma con calma e con tutta la serenità del mondo."
"Si vede con un tipo che a me non piace per niente Dié, e se il mio intuito non mi inganna penso sia proprio lui quello che le rimedia la roba."
"Cosa pensi di fare?"
"Vorrei parlarci, viene in palestra da noi, devo solo aspettare il momento giusto quando Diana non c'è e andare."
"Quando mai Diana non va in palestra?"
"Infatti è ora che entri in gioco tu."
"Che dovrei fare?"
"Dovresti farle saltare un allenamento, giovedì prossimo, inventati qualcosa, qualsiasi cosa ma non farla venire in palestra."
"Bro io non so se.."
"Diè, me lo devi."
"Va bene, quando avete allenamento?"
"16.00"
"Vedo che cosa fare."
"Non ci devi provare, ci devi riuscire."
"Va bene frè, ho capito."
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«Come siamesi»
FanfictionNessuno parlava più di lei. Quasi non se la ricordavano nemmeno. Diana non l'avrebbe voluto. Era marcia, lei, era sporca dentro, e non avrebbe mai voluto infettare la vita di suo fratello e quella dei suoi amici. Mario però se la ricordava, se la ri...