Capitolo 16

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2014

(M)

Eravamo a casa di Vaz con tutta la WB a festeggiare per l'uscita di Medaglia D'oro mixtape in free download su internet, ed eravamo intenti ad aprire una bottiglia di uno scarsissimo spumante rimediato nel primo bangladino aperto tra le vie di Genova.

C'eravamo tutti, eravamo un collettivo molto numeroso ed affiatato, e sapevo che quello sarebbe stato il nostro punto di forza maggiore, una persona sola mancava all'appello, che subito dopo il primo sorso mi affrettai a chiamare.

"Pronto?"

"Di, dove sei siamo tutti qui"

"Emh si, sono dovuta andare da un'amica a prendere delle cose da studiare, sto arrivando cominciate a festeggiare."

"Ma è tutto ok?"

"Sisi, ora salgo in motorino ti squillo quando arrivo così mi apri."

"Va bene.."

Diana agganciò il telefono senza neanche un saluto, tutto di quella conversazione mi sembrò ambiguo, sembrava affannata e nel rispondere mostrava incertezza, come se non stesse dicendo del tutto la verità.

Cercai di non darci troppo peso, ormai erano anni che Diana si comportava in modo ambiguo anche se in realtà non c'era niente di cui preoccuparsi, così posai il telefono in tasca e tornai a festeggiare con i miei amici.

Passò circa una mezz'ora e uscì in balcone a fumarmi una canna con Ale e Diego, ma nel mentre che fumavamo e chiacchieravamo del più e del meno vidi arrivare mia sorella col motorino, provai a chiamarla ma invece di fermarsi e parcheggiare proseguì dritto per una decina di metri.

"Ma dove va quella scema?" Disse Vaz

"Mario vuoi che scenda a controllare?"

Io guardai Diego senza dire una parola, era da un pò che ci capitava di seguirla perché cominciammo seriamente a pensare che si fosse messa in brutti affari.

A casa non c'era mai, era sempre vaga sul dove andasse, ogni tanto tornava con qualche vestito nuovo o gioiello che spacciava per falso, e il suo portafoglio era sempre pieno fino all'orlo.

Non avevamo mai riscontrato niente di preoccupante fino a quel momento, faceva sempre il solito giro, scuola, palestra, babysitter e poi ogni tanto si fermava da Alessia, sua compagna di banco, a dormire nei weekend.

"Ok fermi tutti, da quando siamo tutti così ossessivi con Diana?" Vaz, ovviamente ignaro di tutto, alzò le braccia al cielo e chiese spiegazioni.

"Hai fatto caso che non viene più con noi i sabato sera?"

"E non viene più al parco il giovedi?" Continuò poi Diego

"Si vabbe, ma ormai è un'adolescente, sta all'ultimo anno, avrà il suo gruppo di amici, magari ha anche il fidanzato.. non dovremmo esserne contenti?"

"Ale sono suo fratello, lo sarei con tutto il cuore se fosse veramente così, ma non credo che si limiti a questo."

"E cosa pensate che sia?"

"Secondo noi si è immischiata in un brutto giro Vaz."

"Diego... ti rendi conto di chi stiamo parlando, non lo farebbe mai."

Tutti e tre ci ammutolimmo e lo sguardo di entrambi i miei amici andò su di me, ci pensai su due secondi poi decisi di scendere a controllare, ma quando rientrai in salotto ecco mia sorella entrare dalla porta d'ingresso.

Tutti i presenti le andarono incontro a salutarla, tranne noi tre, la conoscevamo meglio di chiunque altro, e sapevamo che forse dietro a quel sorriso splendente si nascondesse qualcosa di molto più oscuro.

«Come siamesi»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora