Capitolo 10.

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È tardi e la casa è già deserta. Hannah ha lasciato un biglietto dicendo che sono andati a fare compere e che la colazione, e nell'eventualità che tardassero, il pranzo sono già pronti. Prendo il succo di frutta dal frigo e mi riempio il bicchiere lasciato da Hannah sul tavolo. Mangio i croissant alla marmellata, anche questi già sul tavolo, e accendo la televisione con l'intenzione di guardare i consueti due episodi di Diario di una nerd superstar che danno ogni domenica mattina su MTV, ma mi squilla il cellulare.

"Buongiorno tesoro." esordisce Alicia "sono qui al pub e un ragazzo ha portato una cosa per te. Mi ha detto di non dirti per telefono cosa fosse ma di farti venire qui."

Addio battito cardiaco regolare.

"Arrivo subito, grazie Ali." rispondo senza un minuto di esitazione. Mi vesto in fretta ed esco di casa. Prendo la metro e mi siedo nell'unico posto libero. Sono convinta che la sorpresa sia di Sean. Non conosco altri ragazzi che potrebbero farlo. Anzi non conosco proprio altri ragazzi, escludendo John, il ragazzo gay che lavora con me. Sorrido come un ebete per tutto il tragitto, con il cuore impazzzito, le dita incrociate, e lo sguardo rivolto verso l'alto come per condividere con mia mamma questo momento. Arrivo al pub praticamente correndo, scordandomi completamente del dolore al torace, della fasciatura o del naso gonfio. Alicia mi sorride, ma la sua espressione si fa subito preoccupata. Forse per via del mio aspetto.

"Che ti è successo Zoe?" chiede.

"Ti spiego dopo Ali." rispondo, guardandomi intorno in cerca di qualcosa che possa somigliare ad una sorpresa ma non vedo niente.

"Ti ho messo tutto nel retro" mi dice Alicia. Io alzo i pollici, mostrandole un sorriso a trentadue denti e precipitandomi nella stanza appena indicatomi. Appena entro noto subito un peluche appoggiato sul tavolo alla parete. È un panda, con un fiocco rosso legato al collo. Tiene un biglietto in grembo. Lo apro e leggo:

"Se ti è piaciuto il panda, vai al carrello degli Hot dog a destra dell' Empire State Building, chiedi al proprietario, ti darà una seconda sorpresa. Sean."

Non ci posso credere. Forse non ci credo proprio. Non è possibile. Lo conosco da meno di una settimana e ha già inventato una caccia al tesoro spudoratamente romantica ed eccitante. Esco dalla stanza ancora in trance.

"Ei Zoe, allora?"esordisce Alicia.

"Ti spiego dopo Ali, ora devo andare all'Empire State Building." dico io con un sorriso malizioso e mi precipito di nuovo alla metro, mettendo il panda nella borsa enorme che mi sono portata. La gente continua a guardarmi nel vagone affollato, forse per il fatto che canticchio tra me e me dalla felicità, per il naso ancora gonfio, o magari per il sorriso ebete stampato sulla faccia. Non saprei dirlo ma non mi interessa. Prendo uno specchietto dalla borsa e mi controllo la faccia: non ho avuto tempo di truccarmi, le mie occhiaie arrivano alle ginocchia, il naso è, come mi aspettavo, ancora gonfio. Una volta di fronte all'Empire non mi è difficile scovare il carrello degli Hot Dog: essendo ora di pranzo un gruppo di gente davvero gremito lo circonda. Cerco di farmi largo tra loro e mi avvicino al proprietario.

"Buongiorno signor" mi sporgo per vedere il cartellino " Brown. Sono Zoe, Zoe Thomas, e un ragazzo di nome Sean Ryan ha lasciato qualcosa per me."

"Immaginavo tu fossi una bella ragazza, ma non così tanto, comunque eccoti il tuo regalo e buona fortuna! " dice l'uomo con un ampio sorriso.

"Grazie mille, signore. Arrivederci" gli sorrido a mia volta e mi allontano per aprire la scatola. All'interno trovo l'ultimo CD dei Green Day, che non avevo ancora avuto tempo di comprare. Come fa a sapere che è la mia band preferita? Su Facebook non l'ho scritto e non ne abbiamo mai parlato. Rivivo per un attimo i nostri incontri: durante i primi due ero all'ospedale, con il pigiama, e sul comodino c'erano solo il mio I-phone e un tubetto di crema idratante, invece l'altra sera in strada avevo... Aspetta un attimo. Indossavo proprio la maglia della band presa all'ultimo loro concerto. Non posso crederci. L'ha notato. Sempre più sorpresa leggo il biglietto.

"Cara Zoe, il cui nome completo è in realtà Zoe Abigail quindi d'ora in avanti per me sarai Zoe Abigail, sei stata fortunata perché i Green Day piacciono molto anche a me, nonostante i miei difficili gusti musicali. Adesso vai al negozio di dischi Rebel Rebel Records. Troverai il prossimo regalo basta che tu lo chieda alla commessa. Sean"

Ero sempre più meravigliata. Decisa ad andare fino in fondo mi precipito di nuovo alla metro, mettendo anche il cd in borsa e poi di corsa fino al negozio. Il dolore al petto quasi non lo sento piu. Entro e mi dirigo alla cassa. Una ragazza bionda stava facendo uno scontrino.

"Buongiorno " dico " Sono Zoe Thomas e Sean Ryan deve aver lasciato qualcosa per me."

"Lei è Zoe Abigail, vero?"

"Sì, sono io" mi affretto a rispondere allargano un po' il mio sorriso, stampato in faccia da casa, alle parole della commessa.

"Tieni questo è per te" dice lei porgendomi una scatola davvero piccola " devi essere molto speciale. Buona fortuna"

Saluto la commessa ed esco dal negozio. Alzo il coperchio della scatola e trovo degli orecchini a forma di angelo, tempestati di swarovski. Sono stupendi. Apro il consueto bigliettino.

"Vorrei poterti salvare sempre, da ogni male e da ogni pericolo, come solo un angelo custode e forse una guardia svizzera sanno fare, ma non sarà sempre possibile, quindi tu dovrai indossare sempre questi orecchini (ho visto che hai il foro alle orecchie quindi non hai scuse) così che possano farti da custodi quando io non ci sono. Adesso vai al The Pound al Central Park. Li troverai l'ultima sorpresa. Sean"

Mi ha regalato degli orecchini di swarovski. Il ragazzo più bello del mondo mi ha regalato degli orecchini di swarovski. Non è vero. Non ci credo. Però gli orecchini sono qui ed io non devo perdere tempo e andare subito a Central Park. Le gambe mi tremano ed il mio cuore sembra voler uscire dal petto. Mi metto in fretta i nuovi gioielli e corro per l'ennesima volta alla metro. Arrivo a Central Park trafelata e corro verso The Pound. Mi trovo davanti al lago in meno di cinque minuti e davanti a me vedo uno spettacolo stupendo: dozzine e dozzine di fiori sparse ovunque, sulle rive del lago, sul prato, appoggiati agli alberi. Ci sono gigli, margherite, tulipani, calle, viole. Una marea di colori abbaglianti, illuminati dalla luce del sole. Il lago è pieno di cigni bianchi, maestosi. Sono ancora sconvolta da tutto questo, quando dalla mia sinistra sento un rumore di passi. Vedo arrivare Sean, bellissimo come sempre, con jean scuri, camicia bianca e giacca, capelli pettinati e un mazzo di rose rosse in mano. Mi guarda e mi sorride. Io mi sento piccola di fronte a lui ed assolutamente inadatta: indosso jeans scoloriti, maglione a trecce blu, scarpe da ginnastica, giacca pesante sbottonata e cappello di lana. Lui si avvicina e il suo sorriso, da incerto passa a raggiante quando lo ricambio. Io mi perdo sempre di più ad ogni passo, in due oceani grigi.

"Questi sono per te, Zoe Abigail" dice porgendomi le rose "Sei bellissima." Io sorrido, e cerco di sostenere il suo sguardo nonostante mi sento avvampare.

"Perché hai fatto tutto questo? È tutto troppo stupendo, non credo di meritarlo. "

"Volevo solo scusarmi per come ti ho trattato l'altra sera, e farti capire che tu per me sei speciale e meriti questo e ben altro ancora." mi guarda i lobi e lo vedo illuminarsi "Hai già messo gli orecchini."

"Come potevo non farlo, sono stupendi. Grazie davvero per tutto questo. Sei assolutamente perdonato. Credo che pastasse anche solo un invito a cena."

"Mi piace fare le cose in grande!"

"Ed io amo le cose in grande!" affermo strappandogli quel sorriso magnifico che ricoprirei di baci.

"Ti va di fare una passeggiata?" mi chiede "mi piacerebbe scambiare due parole con te. Vorrei conoscerti meglio. Che ne dici?"

Mi porge il suo braccio, io non esito a prenderlo.

"Andiamo." dico e dopo un rapido scambio di sorrisi, ci incamminiamo nel parco.

Il mio angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora