Cap.3

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Capelli castani, barba molto fine, quasi invisibile, corpo scolpito, stile sportivo ma allo stesso tempo elegante.. un paio di anelli e dei bracciali, indossa una camicia a quadri e ha le maniche della camicia alzate a far fuoriuscire le vene che ha sull' avanbraccio. quando alza lo sguardo... gli occhi sono di un verde corallo, si illuminano alla vista dei riflettori che ha al posto delle luci di casa. È stupendo...
-ragazzi, lei è Esmeralda- fa la donna accanto a me, io la guardo in modo curioso e risponde
-mi sono ispirata al colore dei tuoi occhi...-
-oh beh.. grazie..- per la prima volta mi sento accaldata, mi sento come se stessi.. arrossendo. È una sensazione a dir poco nuova per me, ma più che altro, è la presenza di quel ragazzo perfetto a farmi arrossire..
-ciao, io sono Harry, molto piacere.- fa il ragazzo più piccolo inchinandosi davanti a me (patetico)
-invece io mi chiamo Jacob..- fa l'altro in segno evidente di strafottenza
-jack..?- lo chiamo sperando che si ricordi di me, ma evidentemente no...
-si, la gente mi chiama jack, ma per te sono Jacob. Non abbiamo ancora tutta 'sta confindenza eh.-
Non è cambiato affatto, anzi. È migliorato.. molto.. troppo. Penso che ormai è inutile cercare di fargli ricordare il passato, da persona giusta si sarà lasciato il passato alle spalle e avrà dimenticato tutto e tutti.. e anche me... Vedendolo convinto di ciò che mi ha detto, evito di continuare, così annuisco e abbasso la testa in segno di sconfitta... e lui lo nota.
-allora Esme, tu dormirai nella camera in mezzo alle loro stanze, fa come se fosse casa tua, ti aspettiamo fra esattamene 3 ore per pranzare.- dice il signore accanto alla bella donna.
Annuisco e salgo su per le tante, troppe scale ritrovandomi in mezzo a un lunghissimo e infinito corridoio. Ci sono così tante stanze in questa parte della casa, che ho dimenticato dove dovrebbe trovarsi la mia camera, così apro tutte le porte. Ovviamente gli altri sono entrati nelle loro camere e non voglio disturbarli, quindi mi faccio coraggio e cerco di non fare figure di m... "cacca" con queste persone di plastica. Ancora non riesco a credere al fatto che jack si sia ambientato in questa "cosa" che di certo non si può definire così.
Entrando in quasi tutte le camere, trovo una vuota, bianca, evidentemente la mia. Non c'è nessuno, e tutti sono nelle loro stanze quindi ipotizzo che si tratti della mia camera.
Sono distrutta e amareggiata da tutto, ieri ero felice (si fa per dire) con la signora Light e ora sono in un castello fatato con una regina, un re e un principino di plastica, e poi... un cavaliere dall'armatura scintillante, placcata in argento, strafottente che della principessa in pericolo se ne frega altamente. L'ho ritrovato così come l'ho lasciato.. l'unica cosa diversa è che prima si fotteva di tutto e di tutti, ma non di me... io ero la sua principessina che doveva per forza essere al sicuro sotto la sua protezione, ma mi sbagliavo.. eppure, io non sbaglio mai.

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