Cap.15

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Fermo il mio respiro affannoso. Seduta sul letto con le ginocchia al petto, attendo il suo racconto che non tarda ad arrivare.
-ero piccolina, avevo più o meno 5 anni quando mia madre mi abbandonò. Lei era una prostituta, ma era stata obbligata. Era una donna stupenda, bellissima e dolcissima. Ad ogni rapporto che aveva, usava quella delicatezza e quella dolcezza che solo lei sapeva usare.  Chiunque era a proprio agio con lei accanto, soprattutto io. Purtroppo un giorno, Due uomini malvagi la violentarono e il suo tocco delicato non riusciva a fermarli così.. l'hanno...- sospira un minuto per trattenere le lacrime
-uccisa..?- intervengo io perché si vede che non riesce a continuare
Mi guarda. Nei suoi occhi ci sono segni di un trauma. Mi alzo dal letto e la prima cosa che mi viene in mente di fare è abbracciarla. La stringo forte forte.. e lei si abbandona al mio abbraccio. Sembra debole e indifesa. Il dolore che provavo pochi minuti fa, si è trasformato in compassione, per quella bambina di 5 anni, spaventata.
-non p-p-pensavo che vivessi una tragedia simile... mi dispiace tanto. MAMMA...-
Quella parola è bastata per farle tornare il suo bellissimo sorriso. E dopodiché mi abbraccia con la forza triplicata. L'anno scorso mi sarei staccata subito ma... è bello. È caldo e mi sento... protetta. È una sensazione fantastica
-grazie davvero per questo tuo aiuto mamma..- (non so ancora il suo nome') -come si.. chiama?-
Fa una risatina -jade. Mi chiamo jade.-
-o mio dio..- è lo stesso nome di mia madre, o così ho visto nei fogli di adozione -allora... non vorrei rovinare il momento ma dovrei..-
-non preoccuparti, me ne vado subito. Ciao Esme e grazie di tutto.-
-grazie a te. mamma.-
E con un sorriso soddisfatto se ne va
Dopo un po' di tempo noto che sono le 18:00. Ma non dovevamo incontrarci io e...
DRIN DRIN
Neanche il tempo di parlare che suona il campanello e vado in fretta e furia sulle scale e appena le raggiungo, noto jack davanti a Kevin
-non c'è, ora starà dormendo-
-Ma dovevamo...-
-non dovevate fare un bel niente voi due!-
-ma...-
Corro subito per raggiungere la porta d'ingresso
-mi dispiace Kevin, ma oggi non posso uscire; devo recuperare le lezioni per stare al passo con voi. Avrei voluto avvisarti ma purtroppo non ho il tuo numero-
-se vuoi te lo do..-
-puoi darmelo domani. Dammelo domani che è meglio...-
Dico puntando uno sguardo su jack che ha...gli occhi gonfi... ma quanto cazzo ha pianto?!
-va bene. Ci vediamo domani mattina allora ciao Esme-
-ciao Kevin.-
Chiudo la porta e mi siedo al tavolo della cucina seguita da jack. Che strano...
-perché hai rifiutato?-
-perché ho tante cose da fare.-mento
-ascolta. Mi dispiace. Non so perché ma io sento di avere un legame con...-
-nono tranquillo.-
-davvero... sembra che abbia bisogno in qualche modo di...-
-va bene. Ho capito...-
Non mi sto arrendendo. Ma sono triste. Mi piace che si preoccupi di me. Ma se facesse così con tutti? Se non mi lasciasse avere neanche un amico maschio? Io con le femmine non ci sto!

Infinitamente BelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora