cap. 42

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Si girano entrambi verso la mia parte al quanto sconvolti. Forse non avrei dovuto dirlo...
Fanculo. Gli fa male? Bene.
-il tuo ragazzo?- dice quasi per dire "e noi?" Beh caro mio non ci sarà mai più un NOI.
-si Jacob. Ho voltato pagina e ho capito che noi due non eravamo fatti l'uno per l'altra. Mi dispiace...- e intreccio la mia mano con quella di Leo -...Ma ho trovato davvero chi mi rende felice.-
Sta piangendo. Mi dispiace vederlo così. RIPRENDITI CHE NEL MOMENTO IN CUI LHAI COLTO SUL FATTO NON TI HA NEANCHE GUARDATO.
-va bene...- dice andandosene
-scusa se ho messo te in mezzo Leo.- dico mentre non smettiamo di vedere la figura di Jacob che se ne va.
-tranquilla ti farai perdonare.-
-in che sen...- ma non faccio in tempo a finire che con una mano mi prende dal fianco destro e con l'altra mi accarezza la guancia sinistra e mi bacia. Il suo e molto simile a quello di "obbligo o verità": bacio lento, lingue che si intrecciano, passa dalle mie labbra al mio collo e dopo 10 secondi si stacca.
-prego.- dice.
-e-eh?-
-si sarebbe girato prima di andarsene definitivamente. Cosi può capire che la tua era una bugia reale. Ma non lo rifarò ancora.-
-oh...- sono un pochino delusa. cazzo è bravo a fingere.
-cosa è quel tono triste? Ne vuoi un altro?- si ti prego...
-pfff. Non baciarmi più senza il mio consenso.- non è l'unico che sa recitare bene..
-ehi! Chi era quella che ha detto una cosa senza il mio consenso? Ti sei fatta perdonare. Dovresti ringraziarmi piuttosto.- dice andandosene con un sorriso vittorioso. COME COSA?
-Ma...-
-vieni prima che fai ritardo in classe.-
Decido di rimanere in silenzio e seguirlo.
Ma... OH CAZZO!
BEA!
-CAZZO! Devo andare. Ci sentiano dopo ciao Leo!- dico correndo verso la sua direzione ma non la trovo da nessuna parte così le mando un messaggio

Da Esmeralda
Bea scusami se ti ho dimenticato. Ho avuto una sottospecie di lite prima.

Da Beatrice
Tranquilla, lo so già. Tu e Clark eh?

Da Esmeralda
Ehm... ti spiego meglio dal vivo. Dove ti trovi?

E così facendo mi dirigo alle macchinette perché ho una fame che potrei mangiarmi Anderson subito.
Ma appena arrivo alle macchinette vedo Beatrice intenta a maneggiare con il cellulare e subito dopo mi arriva un suo messaggio con soscritto: "alle macchinette" astuto.
-ehi!-
-ciao tesoro. Come stai?-
-diciamo che mi sono calmata. Ed è grazie anche alla scena che ho visto. Mi sono distratta un po. Tu piuttosto come stai.- mi chiede un po preoccupata
-tranquilla. Se un ragazzo non mi vuole me ne farò una ragione. Ma devi aiutarmi con Kevin.- le dico forse troppo a voce alta
-non servirà l'aiuto di Bea per aiutarti con me.- arriva Kevin da dietro
-scusa. Non sapevo aveste litigato. L'ho invitato giacché era qua vicino.- si giustifica Bea. Kevin intanto mi guarda con disprezzo e avanza prendendo del the alla pesca.
-Kevin.. ti pr...-
-no. Smettila. Con nessuna scusa potrai avere il mio perdono sappilo.-
Ecco. Ho perso anche lui. Brava esme. Cosi dicendo si allontana da noi
-Ma che è successo tra voi?-
-è arrabbiato perché l'ho abbandonato...- così dicendo mi scende una lacrima. Non posso perdere il mio migliore amico. Era l'unico che avevo...
-oh... capisco...-
DRINNN
-La Campanella.. sono in ritardo per biologia. Ciao bea-
-ciao esme!-
[...]
La giornata è passata molto in fretta ma sono ancora sconvolta dal bacio di prima... com'è possibile che mi sia piaciuto così tanto quel bacio? E poi perché riesco a non pensare a Jacob se sto sola con lui? SEI INNAMOR...
No. Non sono così ovvia... è stato solo un bacio amichevole. È stato solo un bacio amichevole. È stato solo un bacio amichevole.
-...amichevole.-
-come scusa?-
-no niente-
-okey, tra un po io vado al lago. Vuoi venire con me?- mi chiede Leo
-non lo so, devo studiare.-
-ma puoi studiare anche lì eh- non è male come idea ma il problema è che ci sarà lui, a petto nudo... che nuoterà
-quindi?-
-il problema è che ci sei tu. Non riesco a studiare con altre persone nella mia stanza.- MENTO SPUDORATAMENTE. Capisco dalla sua espressione che sta fingendo di crederci ma non insiste
-va bene. Come vuoi. Io intanto vado. Ritorno più o meno tra 3 ore.- dice chiudendosi la porta dietro di lui.
Non appena prendo la cartella ecco che bussano alla porta della stanza.
-chi è?-
-peste, devi andare.- dice la signora Light aprendo selvaggiamente la porta
-come in che sen...- non faccio in tempo finire la frase che sbuca Jade.
-tesoro, vieni ti riporto a casa.-
-c-cosa? Nono. Non posso ritornare a casa!- dico all'esasperazione -lo dica anche lei!- Dico rivolgendomi alla signora Light
-peste.. Non posso fare niente per aiutarti. Hanno il diritto di riportarti a casa. Sono i tuoi genitori ora.-
-nononono ascolta. Io non posso venire a casa vi prego vi supplico lasciatemi qui!!- sono in ginocchio. Non posso abbandonare questo posto ora. Non sono ancora pronta.
-peste... Non puoi stare qui.-
-per favore...- sussurro con le lacrime agli occhi. Non voglio vedere Jacob. Non voglio ritornare a soffrire. Non ne lo merito.
[...]
Con tutti gli sforzi che ho potuto fare pultroppo non sono serviti a niente. Cosi eccomi qua. Nel vialetto di questa orribile casa.
-esme!! Finalmente sei tornata!- mi abbraccia Harry.
-Perché sei scappata?- chiede Robert
Non posso dirgli la verità. Non voglio che sappiano che soffrivo perché hanno un figlio demente.
-sono scappata per... vado in camera mia.- avviso e come una furia mi chiudo sotto lo sguardo preoccupato di quasi tutta la famiglia. Non c'è la faccio a resistere a lungo segregata qui.
TOC TOC
-eh?!- rispondo bruscamente e la porta si apre lentamente ed entra lui... cazzo.. ho dimenticato di chiudere a chiave
Sfuffo pesantemente così che mi possa sentire ma lui non proferisce e si avvia verso di me ma ce un piccolo particolare che mi salta all'occhio. Una fasciatura alla mano destra. -che vuoi.-
-puoi ascoltarmi per un secondo?- ah ora ha una spiegazione? Scommetto che se l'è studiata strada facendo
-pff.-
-ti prego-
-cosa dovrei ascoltare? È palese che stavate scopando nel letto dove TU hai detto "sono un coglione ma ti amerò per sempre bla bla bla" ma sai che ce? Una cosa è vera. Si. Sei un coglione.- gli lanciò una bomba grande quanto l'Europa, così capirà che non sono un oggetto da buttare.
-Perché non vuoi ascoltare la mia versione dei fatti?-
-Perché la so già. Non ci vuole molto a capirla.- giusto? Ma certo che è giusto. L'hai visto che amoreggiava con Silvia tanto da esplorarla nel profondo. -quindi ti prego lasciami in pace...-
E così dicendo finalmente mi ascolta e non aggiunge altro. Semplicemente si allontana e sparisce con il mio sguardo che esamina il suo corpo.

Infinitamente BelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora