Cap.19

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Nonostante i dolori è come se qualcosa dentro di me si sia liberata e di colpo, dolcemente tolgo le mani dalla mia pancia e circondo il suo viso, dopodiché lo bacio e una passione travolge entrambi. Lui stringe le braccia intorno alla vita e mi stringe sempre più a sé e la mia conseguenza è abbracciare il suo collo. Senza accorgermene si abbassa e sposta le sue braccia sotto le mie cosce facendomi alzare a cavalcioni e spingendomi al muro per mantenere l'equilibrio (menomale che ho messo un pantalone della tuta). È una serata stupenda. Tutto è perfetto. Lui è perfetto. Nulla potrà rovinar...
-ahhh!- mi stacco dal bacio e di conseguenza riporto le braccia alla pancia. Ciclo di merda!
-Esme...!- è evidentemente preoccupato. Quando alzo lo sguardo, vedo le sue labbra umide e rosse e anche lui sembra arrossito. Una lacrima mi riga la guancia e Jack sembra nel panico più totale. Quando ad un certo punto arriva il cameriere giovane
-ehi ragazzi tutto bene?-
-sparisci!- ringhia jack
-nono... ti prego aiutami.- dico io con un filo di voce. Il ragazzo dà retta a me è si dirige verso noi
-vuole un bicchiere d'acqua con dell'aspirina?- mi ha praticamente letto nel pensiero. Non riuscendo a parlare annuisco e lui mi tocca la fronte per misurarmi la febbre.
-non preoccuparti, non hai la febbre ma forse è meglio se...-
-ehi! La mia bimba sta morendo! Vai a prendere quest'aspirina cazzo!- lo aggredisce verbalmente jack
Non sembra spaventato ma gli dà retta e ritorna indietro a prendere ciò che gli avevo chiesto.
-non essere così maleducato con le persone però...-
-nel giusto posso esserlo. Quello stava qui aspettando che tu morissi dissanguata.-
Rido al pensiero che parli del ciclo come se mi stessero sparando, ma ciò che mi rende ancora più felice e meno dolorante è che si preoccupa di me. Lo adoravo e lo adoro tutt'ora. Ma ora, qualcosina in più.

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