CAPITOLO 14

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"Dai risultati dei test effettuati sui campioni di Stefano De Martino ed Helena Marrone è possibile individuare la loro compatibilità. Per tanto viene confermata che la paternità di Stefano De Martino è almeno del 99,99% ."

Rileggo non so quante volte queste tre righe. Non ho parole per descrivere tutto questo. Ci pensano i miei occhi che si bagnano commuovendosi ad ogni parola che leggono su questo foglio che ho tra le mani. Stefano sembra impazzito. Ha in braccio Helena, la fa volare, la bacia dappertutto mentre lei ride come una pazza. Poi mi accorgo guardandolo che ha gli occhi lucidi. Guardo Rosaria e Enrico che piangono abbracciati godendosi tutta la felicità del loro figlio. E io? Io sono ancora incredula, rileggo per la 20ᵃ volta quel foglio assicurandomi di aver letto bene.

S: - Amore, è nostra figlia ti rendi conto? Mio Dio grazie! - è talmente euforico che non si è accorto nemmeno di avermi chiamato amore.

E: - Ancora non ci credo... secondo me è un sogno... - sussurro.

S: - Amore niente sogno è la realtà e sono troppo troppo felice! – mi bacia tenendo Helly in braccio incurante di tutto.

M.R: - Emma possiamo prenderla in braccio? – tentenna con ancora le lacrime agli occhi.

E: - Rosi, certo che puoi sei sua nonna non devi nemmeno chiederlo. – le sorrido incitandola a prenderla dalle braccia di Ste.

M.R: - Amore di nonna vieni! – allunga le braccia verso Helly che si tuffa su di lei sorridendole mentre io mi godo la scena abbracciata a Stefano. Lui mi guarda con degli occhi lucidi, che vorrebbero far uscire quelle lacrime di gioia ma che non so per quale motivo le trattiene.

E: - Amore non devi trattenere le lacrime, non con me e specialmente se sono di gioia come queste! – mi guarda piangendo e mi ribacia, questa volta approfondendo il contatto tra le nostre labbra e rendendolo più passionale. Posso dire che mi sto vergognando un po'. Siamo pur sempre in ospedale e pur sempre davanti ai suoi.

E: - Emh... Ste... Ste... - cerco di dirgli tra un bacio e l'altro. Lui si stacca e guardandomi mi prende in braccio facendomi girare. Ridiamo di gioia, una gioia che non credevo di poter provare.

S: - Ora però dobbiamo fare una cosa... – lo guardo non capendo e lo incito a continuare. – voglio andare da nonna e dirle che io le promesse le mantengo sempre. Anche se non ho scelto io il nome di mia figlia, è sempre il nome che avevo promesso a nonna... – "mia figlia" queste parole mi rimbombano della testa e il mio cuore comincia a perdere battiti.

M.R: - Giovanna sarà davvero contenta. Però mi raccomando tatto perché di tutta questa storia non sa nulla. – è vero è l'unica che abbiamo tenuto all'oscuro perché se glielo avremmo detto si sarebbe illusa forse più di tutti noi.

E: - Si ha ragione tua mamma Ste! Che dici vogliamo andare?- domando ingenuamente e lui non perde tempo a prendermi per il culo.

S: - Certo che vuoi rimanere in ospedale? – lo guardo male mentre i suoi ridono.

...

E: - Come pensi la prenderà tua nonna? – domando mentre guida, mancano 5 minuti e arriviamo.

S: - Secondo me bene, si farà un pianto, come tutti noi d'altronde! – sorrido come una scema.

Dopo aver parcheggiato prendo Helly e andiamo da Giovanna che appena ci vede ci sorride forse più del solito.

G: - We ragazzi qual buon vento vi porta qui di sabato mattina anzi è quasi ora di pranzo? Helly sempre più bella ti fai! – le dice prendendola dalle braccia di Ste che guardandolo percepisco la sua ansia. Prendo la sua mano sperando di tranquillizzarlo.

L'inizio di noi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora