Ele: - Enrico ti ricordi di tre settimane fa quando sei partito per lavoro? – vedo lui annuire e mettersi le mani sul viso pensando molto probabilmente al peggio. Conoscendolo come minimo pensa che lei lo abbia tradito. – I gemelli stavano male e tra febbre e influenza intestinale stavo uscendo pazza. Non ho voluto chiamare i nostri genitori perché i figli sono miei e tuoi, anche e soprattutto in quei momenti. Tu sai come sono fatta io, sono ipocondriaca allo stato puro, soprattutto se si tratta dei nostri figli e in quei giorni... mi sono dimenticata di prendere la pillola... - lui la guarda decisamente troppo serio – la settimana scorsa mi sono accorta di avere un ritardo, ho creduto fosse stress e che molto probabilmente mi sarebbe venuto ma non è così. Ieri sera non riuscivo a dormire, così senza svegliarti sono uscita e sono andata alla farmacia notturna a comprare un test. Non volendolo fare da sola sono venuta qui e l'ho fatto con Emma... Sono incinta Enrico! – Il suo sussurro mi fa capire quanto sia terrorizzata. La sua voce tremante non l'ho mai sentita. Vedo Enrico mettersi le mani tra i capelli e si alza andando davanti alla finestra. – Enrico lo so che avevi detto basta bambini, ne abbiamo tre e con i gemelli c'è parecchio lavoro da fare... -
Enrico: - Il mio 'basta bambini' era inteso per qualche anno... perché avrei voluto godermeli tutti e due. Sai che quando dai attenzioni ad uno l'altro è geloso, figurati se ne avremmo avuto un altro o altri due, perché può succedere. Come pensi avrebbero reagito?! - chiede tutto questo di spalle senza guardarla in faccia. Ed è proprio il modo sbagliato, perché questo la farà sentire ancora più in colpa. Elena è disperata, sicuramente penserà che Enrico l'ha perso definitivamente perché questo è davvero un bel casino.
Ele: - Scusa sono una cretina, un'idiota! Se ho fatto questo gesto è perché veramente pensavo che ti avrei perso definitivamente e non avrei mai rinunciato al frutto del nostro amore, ma credo che così io abbia peggiorato solo la situazione. Ti capisco se non vuoi più stare con me e se non ti fidi più di me...ti ho deluso e fatto incazzare tanto... insomma...–
Enrico: - Esatto sono incazzato nero, deluso e amareggiato perché anche se avessi reagito male me lo avresti dovuto dire. – urla voltandosi.
Ele: - Te lo avrei detto appena tornata a casa! –
Enrico: - No, tu non dovevi nemmeno andartene e se proprio avevi bisogno di parlare con Emma, lasciavi un biglietto o almeno saresti dovuta tornare a casa subito dopo aver fatto quel fottuto test! – urla sempre di più.
Ele: - Lo so hai ragione! Scusami, perdonami non possiamo buttare all'aria tutto, tutti questi anni insieme... ti prego! – afferma piangendo ancora di più.
Enrico: - Elena... - lui scuote la testa più per trattenersi. Ma lo conosco le terra ancora per poco quel muso rabbioso.
Ele: - No! Ok va bene ho capito non vuoi stare più con me, i bambini li puoi vedere quando vuoi o facciamo il contrario! – afferma piangendo e alzandosi.
Enrico: - Sai una volta ho letto una cosa che mi ha colpito molto...'A cosa serve l'amore se non a darci la forza di perdonare' non so dove ma lo condivido a pieno... in questo momento non me ne frega niente della notte passata a cercarti, dell'infarto che mi stava per prendere, non mi importa più di nulla da quando mi hai detto che sei incinta! È vero ho urlato ma perché volevo capire e farti capire...io ho capito che nonostante tutto il tempo passato assieme, nonostante i nostri figli che ci legheranno a vita , nonostante l'inferno di questa notte, che per quanto io possa amarti...-
Ele: - Non vuoi stare più con me! –
Enrico: - No! Al contrario ho capito che tu sei e continuerai ad essere fragile e anche se vuoi fare la dura non ci riesci e, per tutte le sicurezze che ci diamo a vicenda... abbiamo sempre paura di sbagliare l'uno con l'altro, abbiamo sempre paura di perdere l'uno o l'altro perché non siamo perfetti ma è proprio questo il bello dell'amore: amare di più i difetti invece che i pregi di una persona. Ed io sono innamorato perso dei tuoi dolcissimi difetti! - afferma avvicinandosi a lei e accarezzandole il viso ma quando lei si avvicina per baciarlo lui si scansa – no c'è qualcuno qui dentro che ha la precedenza!– le dice accarezzandole la pancia, poi si abbassa e la bacia. E quando finalmente si stanno per baciare il cretino di mio marito li interrompe.
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L'inizio di noi
FanfictionQuesta storia ha come protagonisti Emma e Stefano. È una storia che ho scritto anni fa e per non tradire il modo in cui è venuta fuori ho deciso di lasciare loro come protagonisti, nonostante la loro storia sia finita già da un pezzo. Spero che chi...