L'inizio di noi

CAPITOLO 43

E: - Oddio Ele! – mi alzo dal letto e l'abbraccio forte mentre lei singhiozza come non l'ho mai vista fare.

Ele: - Non ce la faccio, ti prego Emma fai il test con me? – mi supplica.

E: - Ok l'hai portato con te? – Annuisce e la trascino verso il bagno.

Ele: - Emma quanto manca? –

E: - Ele calmati mancano 3 minuti! –

Ele: - Se è positivo non so che fare! –

E: - Cioè hai dei dubbi se tenere o meno tuo figlio? – chiedo un po' stizzita. Non sopporto quando una donna si priva della sua gioia per far contento il suo uomo, anche se questo fosse Enrico che conosco da anni.

Ele: - No Em! Cioè so che Enrico non lo vorrà e quindi di conseguenza tutta la nostra famiglia si sfascerà... – scoppia a piangere disperata – ma io non posso vivere senza di lui, come non possono vivere i suoi figli. Camilla poi è innamorata pazza di suo padre. Come farò a spiegare la situazione a tutti?! –

E: - Ele non fasciarti la testa prima di rompertela, insomma non credo che Enrico ci rinunci... i minuti sono passati...– lei annuisce ma non parla. Prendo lo stecchetto e guardo. È incinta. Sospiro e lei se ne accorge.

Ele: - Em? –

E: - Positivo Ele! – Si siede sul bordo della vasca mettendosi le mani in testa.

Ele: - Em posso stare qui stanotte? Non ce la faccio ad andare a casa! –

E: - Certo, però domani gli parli! –

Ele: - Si.– sussurra abbassando lo sguardo.

...

Sento suonare in modo insistente il campanello così mi alzo cercando di evitare il più possibile i capogiri. Apro la porta e mi trovo davanti un Enrico disperato, si sarà accorto della mancanza di Elena.

Enrico: - Emma è successo un casino. Ele non si trova. È dalle 2.00 che la cerco, ho chiamato i suoi e non è lì. Mi sono girato tutti i posti che le piacciono. Sono andato anche alla spiaggia dove abbiamo fatto l'amore per la prima volta, dove va quando ha i suoi momenti e vuole pensare, ma non c'è. Emma sono disperato aiutami ti prego! – lo guardo sorridendo. Un uomo così non lascerebbe mai la donna che ama.

E: - Enrì calmati, è qui! Però prometti che non le urlerai contro. Ascoltala perché ha pianto davvero tanto stanotte! So che ti ha fatto prendere un colpo però veramente, non l'ho mai vista così! – Lui annuisce ma sul suo viso leggo un misto di emozioni: l'incazzatura di non avergli lasciato un messaggio, la delusione di non aver trovato il coraggio di sfogarsi con lui e il terrore che le fosse successo qualcosa. Ma forse ci leggo anche un po' di comprensione vista la persona che è Elena.

Non faccio in tempo a girarmi che mi trovo Elena davanti. Arriva in soggiorno con terrore, e appena incrocia lo sguardo di Enrico le lacrime iniziano a farsi spazio sul suo volto. Vado ad abbracciarla per poi andarmene ma lei mi blocca.

Ele: -Ti prego resta! Ho bisogno del tuo sostegno! – Annuisco ma rimango li in disparte.

Enrico: - Perché? –

Ele: - Amore io ... -

Enrico: - Ele io ti ho sempre lasciato i tuoi spazi. Ogni volta che volevi stare da sola me lo dicevi e sapevo sempre dove trovati. Perché stavolta no? Perché te ne sei andata in piena notte? Ti ho cercato per tutta la città, nei nostri posti, alla nostra spiaggia ma non eri nemmeno lì...che diavolo ti è successo? Per fare una cosa del genere è dovuto succedere qualcosa di grave! Ele se non mi ami più, se hai trovato qualcuno meglio di me dimmelo, me ne farò una ragione, ti lascerò libera ma non farmi mai più una cosa del genere...non sai quante volte sono morto di paura questa notte!– l'abbraccia e lei scoppia definitivamente in lacrime.

Ele: - Scusa, scusami per tutto! – si blocca.

Enrico: - Spiegami il perché... poi giuro ti lascio libera! – Lei lo guarda scuotendo il capo.

Ele: - No... non voglio che tu mi lasci... io ti amo ogni giorno di più, il motivo è un altro... - si blocca e si siede sul divano e lui la segue. Nel frattempo sento abbracciarmi da dietro, Stefano che poggia la testa sulla mia spalla mi fa scivolare un po' di tensione che avevo.

S: - Come procede? – mi sussurra.

E: - Siamo al momento decisivo! –

So che è corto ma vi prometto che più tardi vi metto il resto 😉