CAPITOLO 32

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S: - Amore sveglia dai che abbiamo l'ecografia oggi, così rischiamo di fare tardi! – sento dire da Stefano per la 3ᵃ volta.

È agitato come mai l'ho visto prima. Decido di tirarmi sul con il busto ma automaticamente mi guardo allo specchio dell'armadio difronte a me. Ho i capelli che sembrano abbiano fatto la lotta con il cuscino, guardo l'orologio che segna le 9.10 l'ecografia ce l'abbiamo alle 11.30 mancano più di due ore e lui è dalle 8.00 che ha messo la sveglia. Mi giro e vedo che si sta mettendo le scarpe e sta parlando da solo. Così caccio un urlo talmente forte da farlo saltare.

E: - Steeeeee per la miseria calmati mancano più di due ore! Ci vogliono solo 10 minuti per arrivare in ospedale ed è dalle 8.00 che stai blaterando! Calmati altrimenti va a finire che tu mi farai partorire prima che sappiamo il sesso del bambino! – urlo come una pazza e diciamo che con i capelli che ho la parte mi riesce bene.

S: -  O...o... ok! -  mi guarda alzando le braccia.

Bene sono riuscita a terrorizzarlo. Mi alzo definitivamente e mi chiudo in bagno sistemandomi, quando esco lo trovo sul letto che si mangia le unghie. Devo davvero averlo terrorizzato tanto, ma almeno si è calmato! Inizio a vestirmi ma lui continua a non parlarmi.

E: - Ste guarda che puoi parlarmi eh! – non sopporto quando sta zitto perché non capisco che gli prende.

S: - No meglio se evito, potrei fare cose che ti darebbero fastidio! –

E: - Ste ma cosa dici io... -

S: - No Emma ti aspetto giù quando sei pronta andiamo! – cazzo è incazzato nero, ma non capisco per quale motivo. Oddio è vero forse ho esagerato a urlare così, ma addirittura incazzarsi con me e invece di parlarmene se ne va. Quello che doveva essere uno dei giorni più belli si sta trasformando in quello più brutto poi ci si mettono pure questi ormoni del cazzo che mi fanno scendere queste dannate lacrime. Finisco di prepararmi e mi asciugo le lacrime sperando che smettano di uscire.

E: - Sono pronta andiamo! – mormoro semplicemente e ci avviamo in macchina. Il silenzio è totale, nessuno dei due parla e potrei davvero sentirmi male per questo. Arriviamo in ospedale e dopo aver pagato, aspettiamo che ci chiamino.

Sono già 10 minuti che siamo qui e vedo tutte le coppie che parlano tra di loro, si sorridono, si tengono per mano ed è quello che dovremmo fare anche noi ma purtroppo per colpa più mia che sua non lo siamo. Siamo distanti, non ci teniamo nemmeno per mano e non è da noi . Non è così che voglio fare la prima ecografia di nostro figlio. Così mi alzo e mi allontano verso il terrazzino per respirare un po' d'aria, mi farà bene.

S: - Si può sapere perché sei qui? Tra poco tocca a te! – bene adesso nemmeno il noi usa.

E: - No! Stefano io un'ecografia così non la faccio. Mi sembra di tornare indietro nel tempo quando dovevo fare le ecografie di Helly, che venivo da sola, senza nessuno. Oggi mi sento così perché tu sei assente. Ci sei fisicamente ma non come voglio io. Non riesci più nemmeno a dire noi, "tra poco tocca a te" no Stefano tra poco tocca a "noi" anzi toccava perché la prima ecografia di nostro figlio non la faccio se tu non sei con me. Non ci teniamo per mano, non ci abbracciamo, e stare in quella sala dove tutte hanno il proprio compagno con il quale condividere questo momento felice, con cui stringersi la mano mentre guardano quel monitor, mi fa stare male perché io non ce l'ho come non ce l'avevo allora. Io un'altra volta così non voglio sentirmi e sai che ti dico che me ne torno a casa e quest'ecografia la faremo quando avremo risolto tutto anche se non so che c'è da risolvere. – faccio per superarlo con le lacrime agli occhi ma mi blocca.

S: - Non sai come mi sono sentito stamattina quando mi hai urlato contro! Mi sono sentito perso e soprattutto in colpa perché più io ti dico di stare calma e più sono io che ti agito. Mi stavo sentendo male quando ti ho visto urlare in quel modo e ok ho esagerato ma perché è la prima ecografia che vedo di nostro figlio, visto che purtroppo con Helly non c'ero perché ne tu ne io sapevamo. Tutto quello che succederà da adesso fino al quinto mese del bambino è tutto nuovo per me e sono agitato! È vero abbiamo Helly che ha 2 anni e mezzo ma mi stanno riprendendo le stesse paranoie di allora. Scusami se ti ho fatta stare male... Scusami se sto rendendo un inferno il giorno che dovrebbe essere il più bello per noi e... -

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