Capitolo 10

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Enrico: - Emma, mia moglie vorrebbe parlarti! – lo guardo sorpresa e allo stesso tempo stranita.

E: - Con me? – lui annuisce.

Mi giro verso Stefano come per chiedergli se Helly la tiene lui.

S: - Vai! A Helly ci penso io e se piange te la porto giù! –

E: - Ok grazie! –

S: - Niente grazie con me Em soprattutto se si tratta di lei! – sostiene riferendosi alla piccola. Io annuisco sorridendo e seguo Enrico.

...

E: - Signora Maria Rosaria che succede? - chiedo preoccupata appena la raggiungo.

M.R: - Emma dammi del tu e chiamami Maria o Rosi come mi chiamano tutti altrimenti mi sento più vecchia di quello che sono! – dice sorridendomi ma poi torna seria – volevo parlarti di una faccenda abbastanza delicata... -

E: - Guarda se è per tua suocera la direttrice ti saprà spiegare meglio le cose ma sta bene anzi ultimamente sta meglio di me! –

M.R: - No! Emma volevo parlarti di tua figlia... -

E: - Mia figlia? Cosa centra mia figlia? – le chiedo preoccupata mentre vedo lei aprire il portafoglio. Estrae una foto e me la mette tra le mani. Io sono inerme senza parole.

E: - Chi... Chi è? – sono scioccata.

M.R: - È mia figlia Adelaide... - dice solamente.

E: - Ade... Adelaide... è uguale a... - mi blocco. Non è possibile.

M.R: - Quando hai detto che è nata da una violenza non volevo crederci ma sono identiche... - dice quasi con le lacrime agli occhi.

E: - No Rosi aspetta, frena! Guarda io di quel giorno ricordo poco ma so benissimo e ti posso giurare che non è stato Stefano... quel pezzo di merda era biondo, riccio e aveva il codino... era tutto il contrario di Ste... e poi Rosi tuo figlio non farebbe mai una cosa del genere! – Maria riprende a respirare tranquilla ma poi mi guarda.

M.R: - Allora come è possibile che Adelaide e Helena siano uguali? Tu e Stefano siete mai stati insieme prima?-

E: - Si Maria, siamo stati insieme qualche volta ma 5 mesi prima della violenza. Pur volendo non ci siamo con i tempi. Ti giuro che di quel giorno ricordo solo che stavo tornando dalla festa dei 18 anni di Giorgio e la violenza subita. Di tutto quello che ho fatto prima nel pomeriggio o anche alla festa non ricordo nulla e non ho nemmeno bevuto perché non mi sentivo tanto bene. Lo psicologo dice che è normale che io abbia queste amnesie riguardo a quel giorno... ma mi ha detto che ho avuto la fortuna che con la nascita di Helena sono riuscita a buttare giù la barriera più dura. Io prima di partorire Helena non mi facevo toccare da nessun essere di sesso maschile. Non riuscivo nemmeno a farmi toccare da mio padre o mio fratello... –

M.R: - Mio Dio cosa hai dovuto passare! – dice abbracciandomi ma poi si blocca e si stacca – 18 anni di Giorgio? – io annuisco non capendo cosa voglia dire ma veniamo interrotti dall'arrivo di Stefano con Helly che piagnucola. Mi alzo per prenderla in braccio e cercare di calmarla anche se dopo questa conversazione l'agitazione e i dubbi sono tanti.

S: - Ah mà che è successo? Sei bianca e sembri sconvolta! – lei lo guarda ma non dice nulla. Prende il portafoglio e gli mostra solo la foto di Ade.

S: - E tu che ci fai con una foto di Helena? –

M.R: - Quella è tua sorella quand'era piccola...- si ferma ma poi continua senza dar modo a Ste di replicare – Cos'è successo ai 18 anni di Giorgio? – è seria da far paura. Mentre Stefano è scioccato. Continua a guardare la foto mentre a me continua a salire l'ansia.

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