Enrico: - Buongiorno gente! Come sta la mia nipotina? – ecco l'altro cretino.
E: - Lei bene, la mamma è un po' stanca! –
Ele: - Ci credo con tutte quelle ore di travaglio. Scusa se poi ieri sera non siamo venuti ma stavo poco bene, avevo la nausea che mi è durata tutta stanotte infatti non mi ha fatto dormire questa peste! – afferma accarezzandosi il pancione. Nel frattempo mi passano per la mente le sue parole: 'Nausea a nove mesi? Scalcia in continuazione? Uguale: Travaglio iniziato' ma evito di dirglielo, le metterò solo l'ansia conoscendola.
E: - Ele, ma sai chi mi ha fatto partorire? – dico d'un tratto facendola sussultare.
Ele: - Dio Emma che colpo! Chi? –
E: - Gaia! Ti ricordi al liceo? –
Enrico: - Ma Gaia, Gaia? Gaia nostra? Quella con cui parlavamo di donne? –
S: - Già proprio lei! –
Ele: - Che vuol dire 'parlavamo di donne'? – eccola che si ingelosisce.
Enrico: - Dai eravamo curiosi sui commenti che facevano loro quando vedevano una bella ragazza...niente di che! –
Proprio in quel momento entra lei, Gaia, con delle carte in mano e mi inizia a venire l'ansia per i risultati delle analisi di Sofia. Mi parla con lo sguardo basso verso i fogli senza accorgersi di tutta la banda che è con me.
G: - Allora Emma, Sofia sta perfettamente bene! – afferma poi alzando lo sguardo e trovarsi davanti Enrico, Elena con il pancione, Daniele, Riccardo e Camilla che stranamente restano calmi. – Oh mio Dio! Enrico, Elena mamma mia! – mormora abbracciando prima Ele e poi Enrico.
Ele: - Gaia! Hai realizzato il tuo sogno vedo?! –
G: - Si mamma mia ce l'ho fatta fortunatamente! Ma tu piuttosto di quanto sei? Nove mesi sicuri a meno che non siano gemelli! –
Ele: - No no gemelli ne ho già due e mi bastano. – afferma indicandoli – È una femminuccia e si mancano più o meno quindici giorni! – Gaia la guarda studiandola.
G: - No no tu tra qualche giorno partorisci...la pancia è troppo bassa! Comunque spero di farti partorire anche a te! –
Ele: - Magari Gaia non potrei essere più tranquilla! –
G: - Ma si tranquilla! Comunque a quanto pare Enricuccio ci si è impegnato eh? –
Enrico: - È beh le cose o le fai bene o non le fai proprio! –
S: - Si ma sempre cretino rimane! –
G: - Si può dire la stessa cosa di te! –
Enrico: - Tu piuttosto come va? A donne? –
G: - Convivo da 5 anni con la mia ragazza, faccio il lavoro che mi piace e i miei dopo dieci anni mi hanno accettata per quella che sono! –
Ele: - Beh dai sono contenta! – afferma prima di spalancare la bocca – Oh cazzo! –
Enrico: - Amò che succede? –
G: - Oddio le acque si sono rotte. Aspetta qua che vado a chiamare l'infermiera! –
Enrico: - Cosa? No dobbiamo andare in ospedale! – il panico che lo attraversa lo sta rendendo peggio di Stefano, mentre ero in sala parto.
G: - Enrico sei già in ospedale! – gli dice prendendogli il viso tra le mani - Ora calmati che altrimenti in sala parto non ti ci faccio entrare! –
Enrico: - Si... ok... mi calmo! –
G: - Dai Ele vieni che facciamo il tracciato e vediamo! – escono dalla porta mentre Enrico delira. Speriamo vada tutto bene.
R: - Zia ma mamma sta male? – Riccardo si avvicina insieme a sua sorella, per sapere qualcosa, visto che delirano tutti.
E: - No amore di zia, la mamma farà nascere la sorellina, tranquilli ok? –
C: - Ma papi è impazzito? Fa avanti e indietro! – rido perché non ha mai visto il suo papà così agitato.
E: - No Camy è solo agitato tranquilla! – guardo Daniele che parla con Christian e devo dire che pure lui si sta agitando anche se cerca di nasconderlo.
Dopo dieci ore vedo entrare Elena su un letto. È sveglia ma non riesce ad aprire gli occhi per la stanchezza. Sorrido perché ieri ero nella sua stessa posizione.
G: - Mamma mia come minimo mi dovete invitare a tutte le loro feste! – pronuncia ridendo mentre Ele muove semplicemente la testa per annuire.
E: - Beh con una festa ce ne fai due visto che molto probabilmente festeggeranno sempre insieme! –
Ele: - Si infatti! Comunque dopo Noemi chiudo i battenti. Non ricordavo fosse così faticoso! – io sorrido da scema.
E: - Pensa che Stefano è già convinto che il prossimo sarà un maschietto! –
G: - Quindi avrò l'onore di farti partorire il quarto? –
E: - A quanto pare! Ma non lo dire a Stefano che se inizia a montarsi la testa poi è un casino! –
G: - Mi siete proprio mancati! – sorridiamo.
Ele: - Ma ora che ci penso, Natasha che fine ha fatto poi? –
G: - Ah ma non sapete...è tornata a Roma dopo che ha studiato moda a Milano. Ora è una stilista, lavora anche a Milano ma qui a Roma ha un atelier di abiti da sposa. La cosa più scioccante è che ha due bambini un maschio e una femmina ed è sposata. Quando l'ho vista, circa due mesi fa, mi è preso un colpo, è cambiata totalmente! –
E: - Davvero?! E come mai l'hai vista? –
G: - Perché ha accompagnato sua cognata per un'ecografia ed io sono entrata nello studio per prendere una cartella. Lei guardandomi mi ha riconosciuto e poi mi è venuta a cercare. Abbiamo parlato un po', e ti giuro sembrava di parlare con un'altra persona! –
Ele: - L'amore ha fatto miracoli! – Gaia annuisce ridendo.
G: - Vabbè dai, vi lascio, anzi ti vado a prendere Noemi! – Ele annuisce commossa e io sorrido.
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L'inizio di noi
FanfictionQuesta storia ha come protagonisti Emma e Stefano. È una storia che ho scritto anni fa e per non tradire il modo in cui è venuta fuori ho deciso di lasciare loro come protagonisti, nonostante la loro storia sia finita già da un pezzo. Spero che chi...