CAPITOLO 35

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Siamo appena arrivati in ospedale, io sono in ansia e Stefano è super agitato. Vedo le donne vicino a me che sorridono tranquille e provo un po' d'invidia ma l'unica cosa che spero è che il rischio sia diminuito. Non sopporterei di perderlo.

S: - Andrà tutto bene amore! – mi abbraccia baciandomi la fronte.

D: - Marrone! –

E: - Eccomi! – ci alziamo ed entriamo per la 3ᵃ volta in questo studio.

D: - Allora come stai? – mi chiede senza giri di parole.

E: - A parte le nausee mattutine per il resto va bene. Passo le mie giornate a letto. –

D: - Bene Emma sono contenta che mi stai ascoltando alla lettera. Stenditi che vediamo come procede!-

Mi alzo dalla sedia e vado verso il lettino. Mi stendo mentre Stefano viene vicino a me prendendomi la mano. Quando la dottoressa mi spalma il gel freddo, sento un po' di solletico. Prende il macchinario e comincia a passarmelo sopra. La guardo sperando di interpretare qualcosa dal linguaggio del corpo ma la sua espressione è seria. Guardo Stefano che sta osservando il monitor cercando di capire qualcosa. L'ansia cresce finché Antonella non mi fa sentire il battito del cuore. Un po' mi tranquillizza ma comunque la paura c'è.

D: - Allora Emma il distacco c'è ancora ma di 8 millimetri rispetto ai 2 centimetri di due settimane fa, quindi la tua gravidanza sta andando come prevedevo; continua così per altre due settimane ok? Poi magari dopo ti puoi alzare ma senza fare troppi sforzi perché potresti facilmente riaverlo. Mi raccomando! – annuisco contenta e usciamo.

E: - Mio Dio grazie! – affermo abbracciando Stefano, sono troppo contenta.

S: - Hai visto che sta andando sempre meglio? – annuisco e lo bacio.

E: - Sai che adesso dobbiamo parlare con Helly? –

S: - Non avevi detto di aspettare? –

E: - Si ma tua figlia è troppo intelligente. Ieri non si è nemmeno svegliata che mi ha chiesto per l'ennesima volta come stavo, e dicendole che stavo bene non mi ha creduto perché anche tu le rispondevi così e vedendomi per due settimane a letto giustamente si è innervosita perché non le diciamo la verità ed io per tranquillizzarla le ho detto che se la dottoressa mi diceva che andava tutto bene le avrei detto tutto! –

S: - Siamo sicuri che abbia solo 2 anni e mezzo e soprattutto che sia nostra figlia? – mi domanda sconcertato ed io scoppio a ridere.

E: - Senti perché non iniziamo a vedere per i regali di Natale? –

S: - Em, tu devi stare a riposo! –

E: - Dai pochi minuti. Qui vicino c'è un negozio di vestiti, dai così almeno ci leviamo tua nonna e i nostri genitori! – gli faccio gli occhi dolci.

S: - Em pochi minuti però che mi viene l'ansia se no lo sai! –

E: - Promesso! – affermo baciandolo.

[...]

Siamo tornati ora a casa, devo dire che siamo stati fortunati...abbiamo fatto un sacco di regali e visto che vicino c'era una profumeria abbiamo deciso di fare un salto anche lì. Così tra maglie, sciarpe, profumi e trucchi ci siamo avvantaggiati e ci manca solo la piccola Helly e ovviamente noi.

S: - Amore che vuoi mangiare? –

E: - Pasta amò! –

S: - Ok la faccio con il sugo che c'ha portato ieri nonna! –

E: - Ok amore! – in queste due settimane grazie a Giovy e Isa è diventato un cuoco provetto e diciamo anche che mi sta viziando per bene.

S: - Eccomi amore! – Lo vedo arrivare con un vassoio con due piatti di pasta. Gli faccio spazio in modo da metterci più comodi possibili.

E: - Certo che mangiare in camera da letto non è il massimo! –

S: - Perché? Io ho sempre sognato di farlo ma mia mamma mi ha esplicitamente detto che se ci provavo mi cacciava di casa! –

E: - Beh hai realizzato il tuo sogno con me! – ridacchio.

S: - Già... devo dire che sto realizzando tante cose con te, fino ad ora, e ti ricordo che abbiamo solo quasi 21 anni! –

E: - E sembra che ne abbiamo 30...- sospiro e posando la forchetta, mi giro.- mi prometti che anche se avremo 2 figli non smetteremo di fare quello che fanno i ragazzi della nostra età? Non vorrei che arrivassimo a 40 anni senza aver vissuto a pieno la nostra età! –

S: - Te lo prometto. Anzi ti dirò di più mia mamma qualche giorno prima che scoprissimo di aspettare un bambino mi ha chiesto se qualche giorno vogliamo lasciarle Helly per andarcene in discoteca con gli altri. Ovviamente le ho detto di no perché tu stavi male e poi non ce l'avrei fatta a divertirmi con il pensiero di Helly. Magari però quando nascerà questo campione, potremo provare ad andare e poi se vediamo che non va torniamo. Svagarci ci aiuterà a non rimpiangere nulla, nonché se non lo facessimo lo rimpiangeremmo però potremo sempre provarci! –

E: - Amo ti stai impicciando con le parole, tranquillo che ho capito! Si lo faremo ma dovrai aspettare che io riprenda il mio fisico! –

S: - Non cominciare con le paranoie sul fisico! – io rido ma poi divento seria.

E: - Stefano prima hai detto "quando nascerà questo campione"? –

S: - Si perché è maschio! –

E: - Ma che ne sai? –

S: - Sesto senso paterno! – mormora altezzoso.

E: - Ma non esiste! –

S: - Si che esiste! – afferma prima che suoni il campanello – pronta a scoprire la reazione della piccola peste? –

E: - Prontissima! – affermo baciandolo.

Eccomi, scusate l'attesa. Allora come pensate reagirà Helena?

L'inizio di noi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora