CAPITOLO 37

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Natale. Già siamo arrivati a Natale, è incredibile come il tempo voli. Guardo Stefano ed Helena fare l'albero e mentre resto seduta sul divano gli scatto qualche foto. Sono bellissimi.

Io vorrei dire che sono felice ma lo sarei completamente quando mi diranno "tuo figlio sta bene puoi fare una vita normale" ma dovrò stare sdraiata qualche altra settimana.

H: - Papi non ci allivo! –

S: - Certo, sei una nana! –

H: - Non è belo...sei tu te tei tloppo atto! Ante la mamma è batta! –

S: - Oh offendi la mamma dicendole che è bassa?! –

E: - L'importante non è essere alti ma essere all'altezza delle situazioni! Ricordatelo sempre Helly. –

S: - Ok basta mi rifiuto! – mette il festone intorno al collo di Helly e fa finta di andarsene.

H: - Papi dobe bai? Come paccio a finile l'abbeo senta di te! Uffa! – Stefano ride correndole incontro. La prende facendola volare mentre lei ride e si dimena.

S: - Bella l'amore mio! Lo vogliamo finire l'albero? –

H: - Ti ma non dimmi mai più te sono nana! – lo mette in riga con tanto di ditino puntato contro. Immortalo anche questo momento ridendo.

E: - Brava amore fatti rispettare! –

S: - Fa che sia maschio ti prego altrimenti io impazzisco! – prega non so quale santo mentre io scoppio a ridere. - Dai su ora dobbiamo mettere la punta... -

H: - La boglio mettele io papi ti plego! – punto debole di Stefano. Non riuscirà mai a non cedere ai suoi occhietti dolci.

E: - Cuore di papà che si scioglie! -

S: - E che ci vuoi fa?! Mi ha comprato totalmente! Vieni qua scricciola! – afferma prendendola e mettendosela sulle spalle – mettila bene! –

H: - Appetta non ti liecco! Papi abbitinati! – rido guardando mia figlia con la linguetta di lato. – Etto fatto! – Stefano la fa scendere ed io li guardo commossa.

S: - Dammi il cinque bambola! – lei ride e ci mette tutta la forza come sempre – Emma basta piangere!– H: - Mammina ta votta ha lagione papi non piangele! - afferma venendomi ad abbracciare. Stefano ci raggiunge lasciandomi un bacio sulle labbra e uno sulla pancia ma veniamo interrotti subito dal campanello così sbuffando va ad aprire.

Enrico: - Buon pomeriggio a tutti gente e buon Natale! – entra urlando con le braccia aperte e il cappello da Babbo Natale sperando di far ridere qualcuno ma sia io che Helena rimaniamo scioccate.

H: - Tio ma hai bebuto il bino? – scoppiamo tutti a ridere e lui si siede mettendo il broncio.

S: - Helly è troppo intelligente Enrì! –

H: - Tio non bolebo offendetti! Cusa! – Enrico la prende in braccio e se l'abbraccia tutta mentre lei ride.

Ele: - Come stai? –

E: - Come sempre! – sorrido ad Ele che mi abbraccia.

H: - Tio ma tu e tia Ele fate le cote dei glandi? – io e Stefano ridiamo sapendo a cosa si riferisce.

Enrico: - Emh... tipo? –

H: - Davvi tatti bacetti? –

Enrico: - Certo! –

H: - E bi amate tatto tatto? –

Enrico: - Si! – afferma convinto guardando Ele.

H: - E pate quelle tose te fanno i glandi? Quelle dobe poi eccono i babini? –

Enrico: - Cioè fammi capire tu sai come vengono i bambini? – lei annuisce sorridendo e lui ci guarda scioccato e confuso.

S: - Se tua figlia viene e ti chiede chi ha messo il bambino nella pancia della mamma tu che rispondi?–

Enrico: - La cicogna come tutti i comuni mortali – e poi tappando le orecchie ad Helly – Tanto è un uccello pure quello! – io scoppio a ridere e Stefano lo fulmina.

Ele: -  Enrì! - lo rimprovera.

S: - Siamo stati più realisti ma siamo comunque rimasti sul vago! - 

Enrico: - Vorrei ben vedere! Povera creatura! – scoppiamo a ridere mentre lui se la coccola.

Che amici che ho.

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