Serena’s povs
Dopo aver salutato mamma, lascio l’ospedale.
È stato un saluto normale, non strappa-lacrime, ma è giusto così.
Non devo mica andare in guerra, alla fine è per il bene di tutti.
Lei può affrontare il tumore in pace senza nessun “peso”, insomma..nessuna responsabilità, per una volta pensare a lei.
Io posso finalmente avere una vita migliore, più possibilità e più amici.
Conoscere mio papà, il mio nuovo papà.
E lui avere una seconda possibilità con me, con il suo passato.
O meglio fare entrare una cosa bella nel suo futuro.
Con questi pensieri raggiungo l’appartamento abbastanza velocemente, sono..entusiasta? Si, cazzo..voglio vivere la mia vita da sedicenne, non preoccuparmi delle responsabilità.
L’appartamento sembra vuoto, spoglio, ma da quando mia mamma si è praticamente trasferita in ospedale ha voluto portare qualche oggetto familiare, per rendere la sua camera più accogliente e farla sentire più a casa, quindi ha preso alcuni quadri, centrini e vasi.
E adesso che vado via è ancora più vuoto, perché con me sto portando altre cose.
Dopo che me ne vado l’appartamento verrà venduto, è grande: ha due camere, una mia e una di mia mamma, un ingresso collegato alla cucina, che fa da salotto e un bagno.
E mia mamma adesso che è senza lavoro non può pagarlo e comunque sarebbe sprecato, dato che lei non è a casa, perché sta facendo la terapia in ospedale.
Quando uscirà andrà da sua sorella, non che mia zia, Stefania.
Lei è l’unica parente con cui ho un rapporto, così come i suoi figli Luca e Gabriele che sono miei cugini.
Purtroppo non mi ha preso con lei, perché ha già vari problemi in famiglia e nel lavoro, quindi non se l’è sentita e neanch’io sarei stata a mio agio.
Ma comunque questa cosa non ha ostacolato i nostri incontri, mi invitava tutti i venerdì sera a casa sua a mangiare e a passare la notte con loro, poi io e Luca che aveva la mia età studiavamo e ci aiutavamo a vicenda e alla sera uscivo con lui e Gabriele che ha due anni in più e altri loro amici che poi erano diventati anche i miei.
Stavo bene con loro.
La vibrazione del mio Iphone interrompe i miei pensieri.
“Ciao Sere. Tutto bene? Zia Stefi.” Eccola la mia zietta, com’è che si dice? Parli del diavolo e spuntano le corna. Mi è appena successo.
“Ciao Zia! Io bene, grazie e voi? Sere J” Invio.
Sono ormai le 18:30 e sono abbastanza affamata e poi forse è meglio mangiare un po’ presto così dopo mi riposo, visto che mi devo svegliare molto presto. Visto che mi vengono a prendere alle cinque di mattina per il viaggio delle dieci, si un po’ presto, ma vogliono fare tutto con calma e non gli biasimo, per me va bene, anzi deve andarmi bene.
Decido di ordinarmi una pizza per cena, oggi ho mangiato quello che mi rimaneva per non comprare niente, visto che domani lascio l’appartamento.
Prendo il cellulare per chiamare la pizzeria in fondo alla via, ma mi trovo un messaggio:
“Noi bene bene, grazie. Hai qualcosa da fare stasera? Stefi.”
“Beh in verità no, pensavo di ordinare una pizza, niente di che. Sere xx” Invio.
“Ah bene, pensavamo di invitarti a cena da noi, così per passare un po’ di tempo insieme. Ti andrebbe? Zia.
Perché no? In fondo non ho niente da fare, a parte annoiarmi, quindi si dai.
“Si, va bene ..per che ora posso venire allora? Sere.”E invio.
Comincio ad andare in bagno per farmi una doccia.
E dopo aver finito controllo il cellulare per vedere la risposta di Stefi.
“Vieni per le 19:15 :) . Zia.”
“Perfetto..mi sto già preparando. A dopo. :) Sere!” E invio.
Opto per un paio di Jeans lunghi, ma aderenti a cui ci faccio delle risvolte in fondo. Una canottiera messa dentro i pantaloni e una camicetta a maniche lunghe di Jeans, ci abbino le Vans nere e anche una borsa spaziosa anch’essa nera.
Lascio i capelli sciolti e metto un po’ di trucco, niente di pesante, giusto mascara e matita agli occhi e matita rossa per mie labbra carnose.
Dopo essermi preparata e messo tutto a posto, lascio l’appartamento, chiudendo a chiave la porta.
E per imbattermi nelle vie della mia città. La mia amata Firenze.
È una città meravigliosa, tranquilla, piena di monumenti storici che attirano molti turisti da tutto il mondo. Poi è un luogo romantico e sereno.
Un’estate ho fatto una specie di stage. A me piacciono molto le lingue, infatti in questi mi sto specializzando molto in esse, soprattutto nell’inglese, ogni corso e ogni opportunità che riguardavano queste cose le coglievo al volo.
E tra cui questo stage, che consisteva nel vendere i biglietti per la cena della festa dell’estate e capitavo molti stranieri, per questo motivo serviva qualcuno che se la sapesse cavare in queste cose.
E io ho fatto una specie di colloquio e mi hanno presa e anche perché sono giovane e volevano darmi un’opportunità.
E che dire..è andato tutto alla grande. Mi sono divertita molto a fare quello che mi piace fare e so fare bene.
Si è stata una bella esperienza.
Pensando a questo mi è scesa una lacrima di felicità..ma anche nostalgia, perché saranno proprio queste cose che mi mancheranno.
Nel frattempo raggiungo la villa della mia seconda famiglia.
-Ecco il terzo capitolo! è abbastanza lungo, anche per farmi perdonare dell'attesa, ma è perchè non mi aveva salvato questo e il successivo capotolo, quindi ho dovuto riscriverlo, ma devo dire che è venuto meglio :)
Stasera parto per andare al mare per qualche giorno, quindi appena arrivo scrivo un po' e appena possibile aggiorno :)
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Vi ricorco l'altra mia storia: Change my life.
Bacii xx Zuli12
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Green Eyes || Zayn Malik
Fanfiction“Ci provi e fallisci. Ci riprovi e fallisci di nuovo. Ma fallirai veramente quando smetti di provarci,” Cit.