Capitolo 5

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Serena's povs

Arrivo a casa esausta, sto letteralmente crollando, tanto da non aver neanche più la forza di reggermi in piedi e tenere gli occhi aperti, per fortuna non ho dovuto prepararmi la cena e ho anche avuto la possibilità di poterli salutare, ci speravamo in ogni caso accadesse.

Vado a dormire tranquillamente, ho tutto pronto, ho già salutato tutti, e si, insomma sono piuttosto pronta, non mi resta che partire e posso aggiungere anche finalmente, perché ho voglia di iniziare una nuova vita in questa mia nuova città, Londra.

[...]

La suoneria della sveglia mi fa aprire gli occhi, notando nulla, perché sono in un totale buio e ci metto solo un attimo a connettere il cervello. Oggi è arrivato il grande giorno, sono un po' agitata lo ammetto, ma fortunatamente non ho niente da fare e l'unica cosa che devo fare è prepararmi e ricordarmi la testa.

Faccio una doccia, perché oggi sarà una giornata impegnativa, mi pettino i miei lisci capelli castano chiaro, notando che sono cresciuti parecchio, ma mi piacciono, non voglio tagliarmeli per adesso, poi si vedrà, ascolterò il parere della nuova Serena in versioneLondinese, perché potrei cambiare anche look a Londra, sono sicura che mio padre mi vizierà parecchio, visto che vorrà riparare a tutto quello che ha fatto di sbagliato in passato e poi in effetti ha un lavoro importante con il quale può permettersi tante cose, questo non vuol dire che io voglia sfruttarlo, ci mancherebbe, ma voglio solo che finalmente faccia il genitore e assicurarmi una bella vita, niente di più, anzi penso di permettermelo adesso, dopo tutto quello che sto passando, questa è la mia opportunità di essere felice e lo desidero tanto.

Voglio anch'io provare questo stato di emozioni, provare a non dover più pensare niente a parte la scuola, alle attività pomeridiane, a uscire, pensare una volta per tutte alla mia adolescenza, sarebbe ora.

Lasciando da parte questi pensieri, mi vesto, mettendomi un paio di Jeans a vita alta e facendo i risvoltino,metto una camicetta bianca che mi evidenzia il seno da mettere dentro i jeans, prendo un maglioncino color crema aperto da dei bottoni, ma essendo che fa caldo lo tengo in mano, metto delle Converse bianche. Mi trucco un po' giusto per nascondere la stanchezza di questi giorni, prendo un elastico per sicurezza, aggiungo qualche dettaglio al mio outfit e posso dire di essere, pronta o comunque presentabile.

Dopo qualche minuto sento il campanello suonare, so già chi è, ma per sicurezza vado al citofono per accertarmi che siano loro. Apro sia la porta dell'entrata e sia quella del mio alloggio per farli entrare e appena mi vedono mi ringraziano con un sorriso per averli accolti, mi salutano abbracciandomi come per darmi coraggio.

Prendo la valigia più grossa con l'aiuto del signore, mentre il borsone restante a terra lo prende la signora per poi metterli nel bagagliaio della loro auto.

Per la seconda volta in ventiquattro ore mi giro indietro, per quella che sarà l'ultima volta, a guardare la casa che mi ha visto crescere, mi ha visto piangere e sorridere con gli occhi da bambina e poi da adolescente, pensare che quello non sarà più il mio rifugio, mi sale un groppo in gola, ma che ingoio all'istante, perché non voglio rendere la situazione più difficile di quanto non lo sia già.

Dopo il viaggio in macchina compiuto con i due signori, arriviamo all'aeroporto e facciamo i controlli per poi decollare su quell'aereo che mette impressione soltanto a guardarlo, ma spero che mi porti a una destinazione felice.

Non ci penso due volte ad appoggiare la testa sul sedile e cadere in un sonno pesante.

*Sono in un posto sconosciuto, vedo persone, ma ho il presentimento che loro non vedano me, tutti mi evitano, come se non ci fossi, cerco di parlare ma non riesco la voce non riesce ad uscire, neanche un gemito, nulla..adesso vedo tutto buio. Comincio ad avere paura. Sento qualcuno toccarmi e sento anche delle voci rassicuranti, ma nessuno mi prende..nessuno mi porta con sé, nessuno vuole mostrarmi la luce. Perché? Ho paura, sono sola. Che sta succedendo? Sento delle risate, perché ridono? Chi sono? Mi sento piccola, sempre più piccola. Non riesco proprio a capire cosa mi stia succedendo. Fa terribilmente schifo.. ho paura, tanta paura. *

Mi sveglio di soprassalto, ho il cuore che batte ai mille, e penso di avere un aspetto schifoso, come se avessi visto un fantasma. O forse io sono il fantasma?

-
Ecco il quinto capitolo, scusate se aggiorno solo adesso, ma in questi giorni non ho potuto e ieri non mi andava la connessione, adesso spero di aggiornare più spesso..perchè sono anche più motivata. Spero vi piaccia, anche se non è lunghissimo!

Vi ricordo anche di leggere. Change my life :) Baci -Zuli

Green Eyes || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora