Capitolo 7

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Serena's povs

Papà era preoccupato della mia reazione, ma sinceramente non mi faceva né caldo e né freddo, quella era la sua vita e poteva far ció che voleva, mi dispiace solo che non si sia fatto più vivo, ma non lo biasimo anch'io mi sarei vergognata del mio passato, la cosa positiva é che lui é cambiato in meglio e si é preso alcune responsabilità e adesso é pronto a prendere anche me.

Entrambi guardavamo il paesaggio davanti a noi che si poteva ammirare dalla terrazza, il sole illuminava i nostri volti e un venticello ci scompigliava i capelli folti. Mio padre era ancora giovane e bello e adesso che era sano queste caratteristiche si risaltavano ancora di più, i miei occhi verdi erano come i suoi e anche quelli di Harry erano così.

"Come sta la mamma?" Papà interrompe il silenzio.

"Vive praticamente in ospedale, zia Stefi é disponibile per tutto." Lo informo.

"Meno male.. e tu?" Mi domanda e io mi volto per guardarlo con un'espressione confusa.

"Tu come stai?"

"Me la sono cavata, ho dovuto, nonostante la mia età, sono contenta di essere qui." Ammetto, é vero finalmente posso crescere e non comportarmi da adulta, avere un genitore pronto in ogni momento ad aiutarmi e viziarmi.

"Mi dispiace bambina mia, per questo ti ho preso con me, voglio farti vivere una vita degna di essere vissuta, voglio riparare ai miei errori." Sembra dispiaciuto e pentito, posso sentire dalle sue parole i sensi di colpa, il rimorso lo sta mangiando.

"Lo so papà e lo apprezzo, se collaboriamo ce la faremo benissimo."

"Ne sono sicuro, sei cosi intelligente e  matura." Mi abbraccia e io sussurro un 'grazie'.

Il nostro momento viene interrotto dal campanello e sentiamo Harry parlare con un ragazzo.

"Ah aspetta Sere, domani sono a casa da lavoro, quindi andiamo alla scuola per iscriverti e scegliere le materie, ho già parlato con il preside." Annuncia mio padre.

"Perfetto, grazie." Gli rivolgo un sorriso che lui ricambia.

"Penso sia un amico di Harry, andiamo così magari lo conosci." E lasciamo la terrazza per andare nel soggiorno dove troviamo Harry parlare con un ragazzo che non riesco a vedere bene.

"Zayn!" Lo richiama mio padre.

"Signor Styles!" Si salutano stringendosi la mano, il ragazzo é alto quasi quanto Harry, ha i capelli scuri innalzati in un ciuffo perfettamente pettinato, gli occhi grandi marroni, la pelle olivastra e un fisico magro e scolpito.

"Sere, ti presento Zayn, un mio amico." Irrompe Harry.

Zayn si avvicina a me porgendomi la sua mano e mostrandomi un sorriso mozzafiato. "Piacere sono Zayn" gli stringo la mano annuendo.

"Io sono Serena." E ricambio il sorriso.

"Bene, io e Zayn andiamo a fare un giro per Londra. Ti va di venire?" Propone Harry. "Siamo ottime guide." Aggiunge Zayn e tutti e tre scoppiamo a ridere.

"Se é così allora d'accordo." Accetto il loro invito e usciamo di casa dopo aver salutato mio papà e Anne.

-

Harry e Zayn parlano di sport e io li ascolto perdendomi a guardare intorno, le vie di Londra, i suoi monumenti, le sue case, le persone, sembra tutto così diverso dall'Italia.

Ogni tanto lancio qualche occhiata a Zayn, il suo modo di camminare, quando si mette a ridere. É così bello, non riesco a smettere di guardarlo e i suoi  occhi incontrano i miei per alcuni attimi che sembrano ore, mi becca a guardarlo ed io distolgo il mio sguardo imbarazzata, fortunatamente Harry interrompe questa scena. "Andiamo a prendere qualcosa in un bar?" Sia io che Zayn annuiamo.

Green Eyes || Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora