IO E TE COMPLICI FUORI DAL SET (IN REVISIONE)

Capitolo 1

Premessa:

Questi fatti che narro sono tutti frutto della mia fantasia, quindi non sono MAI accaduti! Si alterneranno vari punti di vista, quello di Alessandra, di Lino e magari anche di qualche altro personaggio che scoprirete leggendo. Nei vari punti di vista immagino cosa pensano i nostri due idoli. Con questo vi lascio alla lettura e spero vi piaccia. Ilary.

Alessandra's pov:

10 maggio 2018:

Oggi sono ufficialmente finite le riprese dell'Allieva 2, una delle serie TV a cui sono più legata, è stato molto impegnativo, perché è stata una delle prime Fiction in cui la protagonista è presente in ogni singola scena. È stata un'esperienza memorabile, ho conosciuto persone nuove come Claudia Gusmano e ho potuto rafforzare i rapporti con il mio grande amico Lino, conoscere meglio Dario Aita e Giorgio Marchesi e gli altri attori del cast.

Mi sono divertita molto, sia sul set che nei backstage con le mie amate costumiste e makeup artists, con le quali voglio rimanere in contatto poiché ho instaurato una vera e propria amicizia, come ad esempio con Manola. Abbiamo giocato, abbiamo riso e tutto ciò mi mancherà, spero proprio che il "Maestro", il regista Fabrizio Lucarelli, deciderà di fare la terza stagione.

Ad ogni modo, questa sera festeggieremo per la fine delle riprese, non vedo l'ora di rivedere Lino, possiamo definirci Complici? Si, lo siamo sia nel set che fuori. Sembriamo due compagni di classe, due migliori amici. Io ho una passione per lui e lui per me, siamo indivisibili. Il rapporto con lui è molto più solido di quello che ho avuto con George Clooney, preferisco Lino a tutti i colleghi con cui ho lavorato. Con lui sono me stessa, senza maschere, senza fingere.

Lino è speciale, lo stimo molto, è un grande attore ed è un grande uomo dalla grande anima, è buono. Chi non lo conosce potrebbe pensare che rifletta i personaggi che gli assegnano, ma non è assolutamente così. A pensarci meglio ogni persona che interpreta ha una grande cuore, prendiamo ad esempio Claudio Conforti che dietro la maschera di emerito stronzo si rivela un romanticone, che non può fare a meno della sua pazza Sacrofano.

Sono le nove e sto tornando a casa in macchina, sono assorta nei pensieri, proprio come la mia Alice. In questi ultimi anni sono capitati molti fatti, che hanno determinato il corso della mia vita. Mi sono lasciata con Liam, sono rimasta parecchi mesi single, ma poco dopo ho incontrato Ross Mccall, l'amore della mia vita. Con lui sono pronta anche a fare il grande passo, sto parlando del matrimonio e perché no anche di diventare mamma. Sento che lui è quello giusto, non mi deluderà come ha fatto Liam.

Ma lo capisco, gli impegni di lavoro ci impedivano di stare un po da soli, la distanza che ci separava ha causato una crisi tra di noi. Anche con lui mi ero di decisa di sposarmi e di avere un figlio, anche lui era quello giusto. In amore sono una mina vagante. Mi innamoro troppo facilmente. Troppo, troppo, troppo.

Ross questi giorni non sarà a casa con me perché è dovuto tornare a Londra per sistemare alcune questioni per il lavoro. Parcheggio davanti il portone del condomio dove abito, mentre aspetto lascensore mi arriva un messaggio. Tiro fuori il telefono. È Lino.

"Allora Mastronardi sei pronta per stasera?"

"Mai stata più carica, non vedo lora di riabbracciarvi tutti."

"Ma non sono secoli che non ci vedi!! Ci siamo visti unora fa! Ahaha! Comunque anche io non vedo lora di riabbracciarti!"

Sempre il solito, mi scappa un sorriso leggendo questo messaggio, gli voglio troppo bene. Non so cosa rispondere, rimetto il telefono in borsa ed entro nell' ascensore.

Arrivata, cerco ovviamente nella mia borsa, che sembra quella di Mary Poppins, le chiavi di casa che non trovo mai, un po' mi ritrovo in Alice, non molto perché sinceramente mi sento più determinata di lei.

Mi devo preparare per la festa, non voglio vestirmi troppo sfarzosa, voglio essere me stessa quindi pantaloni, una maglia bianca e una giacchetta nera, capelli raccolti e un filo di trucco, mascara e rossetto rosso...Questa è la vera Alessandra.

Questa sera stranamente sono emozionata, non so neanche io precisamente il motivo. Forse Alessandra sei impaziente di rivedere Lino? Non lo so, dal mio primo giorno di set tutto è cambiato, abbiamo dovuto girare delle scene, che hanno smosso qualcosa dentro di noi, hanno acceso una scintilla, ma essendo attori abbiamo capito che è normale, in poche parole non gli abbiamo dato peso.

Spruzzo un po di profumo, il Bluemarine "Innamorata" Lovely Rose, è una fragranza che amo, molto delicata, anche Ross la adora. Guardo lorologio si sono fatte le dieci e mezzo, sono in ritardo di dieci minuti, come al solito del resto.

Mi catapulto fuori di casa, ed entro in macchina, in pochi minuti, grazie all'assenza di traffico, mi ritrovo davanti al locale dove festeggeremo. La macchina di Lino è già parcheggiata vicino all'entrata, poi vedo quella di Giorgio, di Dario e quella di Francesca. Forse gli altri devono ancora arrivare, non sono poi così tanto in ritardo.

Entro, è tutto buio, strano...Ad un tratto le luci si accendono e tutti escono allo scoperto gridando "BEN ARRIVATA SACROFANO!" Urlo per lo spavento, ma dopo inizio a ridere, non me lo sarei mai aspettato. Francesca si catapulta ad abbracciarmi.

"Siamo venuti con poche macchine in modo da non farti sospettare nulla."

"Furbacchioni che siete!" Lino viene verso me e mi abbraccia, io ricambio. Tra le sue braccia mi sento a casa, al sicuro...Cosa che però tra quelle di Ross è diverso, con lui mi sento...Non lo so, provo sentimenti diversi, lo amo...SONO IN CONFUSIONE. Ale non pensarci, respira.

Lino mi prende per mano e mi porta al tavolo dove mi stanno aspettando tutti per tagliare la torta, non essendoci il coltello, il mio fidato collega mi suggerisce di tagliare con il dito, non ho mai provato a tagliare un dolce in questo modo, ma voglio togliermi la soddisfazione di aver provato una nuova cosa. C'è sempre una prima volta, no?

Prendiamo tutti una fetta di torta ed iniziamo a parlare, sto chiaccherando con Claudia quando vedo Lino allontanarsi, sta parlando al telefono, sembra arrabbiato.

"Scusami un attimo Claudia."

"Certo fai pure." Mi avvicino a lui, gli poso una mano sulla schiena. Lino si gira di scatto e mi guarda sorridendo, non è il suo solito sorriso a trentadue denti, ma è uno spento, colmo di tristezza.

"Cos'è successo?"

"Sono giorni un po' difficili per me Ale."

"Io e Antonietta ci siamo lasciati. Ai microfoni dei giornalisti ho detto che lo abbiamo fatto di comune accordo, ma non è così." Una lacrima gli scende e gli riga la guancia, io gliela asciugo e lo incoraggio a continuare sorridendogli.

"Le avevo detto che volevo iniziare a creare una famiglia, volevo un figlio da lei, ma lei non si sentiva pronta, mi ha detto che non sapeva se ero quello giusto...Dopo tutti questi anni me lo ha detto solo ora."

"Lino, mi dispiace."

"Anche a me. Non sai quanto." Lo abbraccio e gli accarezzo una guancia, lui chiude gli occhi e dopo mi sorride.

"Grazie Ale."

"Di niente Lino Bacon." Ridiamo e raggiungiamo gli altri al tavolo, beviamo qualche bicchiere di champagne e tra una chiacchera ed un'altra si fanno le tre di notte. Sono un pochino alticcia. Dovrò tornare a casa a piedi, in queste condizioni non posso prendere la macchina. Saluto tutti e prendo la strada per andarmene, ma Lino mi chiama.

"ALE!! Sei un po brilla, ti porto a casa io!!"

"Grazie, ti adoro!"

Mi dirigo verso la mia macchina e gli passo le chiavi, gli sorrido, ma questa notte non è il Lino che conosco, è triste e non lo posso sopportare quindi inizio a raccontare qualche aneddoto di quando ero una studentessa del liceo Classico e di quando ho fumato una canna, quella ovviamente fu la prima e l'ultima volta, mi sentii malissimo. Ridiamo per tutto il tragitto, fino a quando non arriviamo a casa.

"Grazie ancora Lino, mi hai salvato. Notte." Gli sorrido e scendo e lo stesso fa lui. Si avvicina a me e mi abbraccia. Poi mi dà un bacio sulla guancia e me la accarezza.

"Ci vediamo presto." Lo riabbraccio e poi ci salutiamo, lui ritorna al locale a piedi ed io entro dentro a casa, credo non chiuderò occhio tutta la notte.