Capitolo 17. L'Isola delle Voci

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Dentro di me, pieno di spazi vuoti

volti distanti che non hanno nessun posto dove andare...


Una Driade. Una creatura della Natura. Avrebbe dovuto capirlo immediatamente dalla sua fisionomia. Il viso era delicato e senza età, ma il corpo...
Anche avvolta dalla lunga veste chiara, le sue dolci forme la rendevano più vera- se il termine poteva dirsi giusto- delle driadi che Peter aveva conosciuto a Narnia. Gli occhi color acquamarina rilucevano come gioielli. Probabilmente attendeva che lui dicesse qualcosa.

«Mi aspettavi?» chiese il giovane, deglutendo più volte prima di rivolgerle la parola, per ridestarsi dalla piacevole confusione che l'apparizione di lei aveva suscitato in lui.

Miriel gli sorrise ancora e si avvicinò.
«Sono venuta su quest'isola sconosciuta dalle Valli del Sole. Mio padre mi ha mandato qui»

«Tuo padre?»

«Aslan». Pronunciando quel nome, gli occhi della fanciulla s'illuminarono e il suo sorriso si allargò.

Anche il ragazzo provò una sensazione indescrivibile di coraggio e sicurezza nel pensare al Leone.

«Mi hai salvato dalla nebbia e da quella...che cos'era?» chiese Peter, puntando lo sguardo nel punto in cui la donna era scomparsa.

«Una creatura spaventosa» lo avvertì la Driade. «L'origine di tutti i mali. Devi guardarti da lei»

«Chi era?» insisté Peter.

«Un male antico come il mondo. So solo questo. Per il momento, il mio compito è un altro: devo farvi da guida e stare al tuo fianco»

Peter tentò con tutte le forze di non soffermarsi sulle ultime quattro parole. Senza dubbio, Miriel intendeva un'altra cosa. L'aveva appena incontrata, non poteva già pensare che lei...era assurdo. Il fatto era che l'aveva incantato. Bella come un miraggio, occhi come gemme, la voce leggera, soave. E il suo profumo...era lo stesso che proveniva dall'ampolla del cordiale di Lucy, ne fu certo. Inebriante, avvolgente, dolce. L'aroma del Fiore del Fuoco.

E quel fuoco ardeva nel cuore del Re Supremo.

«Tu sai dove si trovano le Valli del Sole, Peter Pevensie?» gli chiese lei con voce delicata.

Lui scosse il capo. «Ne ho solo sentito parlare»

«Le Valli del Sole si trovano al confine tra Narnia e le Terre di Aslan. Un luogo dove il tempo non esiste, dove tutto è perfetto ed eterno. Io sono nata là, ma il mio destino era quello di scendere quaggiù, nel mondo dei mortali»

Miriel non si rivolgeva a lui dandogli del voi, non lo chiamava Maestà, o Sire, o Signore, e Peter capì che era giusto così. Se davvero Miriel proveniva da dove diceva, doveva essere una driade diversa dalle altre. Un essere superiore. Al di là del suo aspetto delicato si nascondeva un potere immenso, poteva percepirlo; ne aveva avuto prova pochi istanti fa, quando i fiori scarlatti avevano sprigionato tutta quella luce calda capace di cancellare l'oscurità più gelida.

«In questo viaggio avrete bisogno di essere guidati dal cielo e dalla terra» proseguì Miriel. «Io sono la guida della terra»

«Dovresti discutere di queste cose con Caspian, non con me» la interruppe Peter.

Lei scosse i lunghi capelli rossi. «No. Io volevo incontrare te per primo»
Inaspettatamente, la ragazza allungò le mani e prese quelle del giovane, timidamente.
«Dalle Valli del Sole ho guardato verso Narnia tante volte. Quando tu regnavi con i tuoi fratelli, io ti osservavo. Talvolta fuggivo dalla mia casa e mi affacciavo al Grande Dirupo che guarda giù nel mondo. Restavo lì delle ore. Ti ho visto arrivare, combattere, crescere»

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