Capitolo 18. La prima battaglia

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Senza di te accanto a me non riesco a trovare pace

Tutti si chiedono dove io stia andando...



Lucy tentò di fuggire ma non fu una buona idea.
Non appena il giovane soldato allungò una mano verso di lei scattò in piedi, gli voltò le spalle e si mise a correre.

«Non lasciarla scappare!» gridò Emeth al suo compagno, che si tuffò verso la ragazza e la scaraventò a terra.

Lucy gridò aiuto, ma il calormeniano le tappò la bocca con la mano.

«Ahi! Mi ha morso, questa piccola...» esclamò l'uomo. Anche con un braccio solo, però, riuscì a trattenerla. «Che fai lì, impalato? Vieni ad aiutarmi, Emeth!»

Il giovane avanzò verso di loro con una strana espressione. Non gli piaceva il trattamento che i soldati riservavano agli ostaggi, figurarsi se l'ostaggio era una donna, una Regina per di più.

«Non la passerete liscia! I miei amici verranno a liberarmi. Appena vedranno che...» disse Lucy, senza riuscire a terminare la frase. L'uomo del sud le ficcò in bocca un fazzoletto con malagrazia e iniziò a legarle i polsi. Poi se la issò sulle spalle come un sacco di patate, incamminandosi a passo spedito verso il punto in cui erano apparsi lui e il suo compagno più giovane.

Lucy vide che c'era un fiume poco lontano dal lago e capì che i due calormeniani erano giunti lì con la barca sulla quale la fecero salire.

«Grazie per l'aiuto, Emeth» disse con sarcasmo il soldato adulto, afferrando i remi.

«Non mi piace questa storia» ammise il giovane. «E mi piace ancor meno dover rapire una Regina»

«Sei stato assoldato per questo. Che credevi? Che fosse una specie di crociera? Ricordati cos'ha detto il principe. Questa gente...» l'uomo segnò Lucy con il pollice, alludendo a lei e a tutti i narniani, «vuole distruggerci»

«Sarà anche così, ma io...ehi!»

Lucy aveva approfittato del momento di distrazione dei due soldati. Con uno scatto felino scavalcò il bordo della barca e scese in acqua. La camicia da notte si bagnò fino al polpaccio, appiccicandosi alle gambe e dandole fastidio.

La fuga durò pochi secondi. Un forte colpo alla nuca le fece perdere i sensi.

Si svegliò più tardi, o così le sembrò. Non sapeva esattamente quanto tempo era passato. Era sola nel buio, sdraiata su un freddo pavimento di legno. Percepì l'odore e la consistenza della paglia sotto di lei. Alcuni fili le si erano impigliati tra i capelli. Non era più imbavagliata ma aveva ancora le mani legate.

Ripensò alla sua cattura, sola nel silenzio.

I calormeniani nell'Oceano Orientale...da quando? Da quanto? Non erano gente di mare. Avevano forse seguito il Veliero dell'Alba fin dalle Isole Solitarie? Oppure era una semplice coincidenza?

"Certo, come no..."  pensò. "Come è un caso che tu sia finita qui con l'aspetto di Susan"

Di certo, per quei due soldati doveva essere stato un bel colpo rapire una Regina di Narnia. Chissà quanti elogi dal loro principe!

Lucy era l'unica, insieme a Eustace, a non aver mai visto Rabadash di persona. Nonostante ciò, aveva sentito gli altri parlare di lui e ne aveva dedotto che doveva essere un tipo tutt'altro che socievole. Susan l'aveva definito un pavone pieno di sé.

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