Capitolo 13

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Ecco cosa intendeva Lilith con "ti toglierò tutto finchè non resterai sola.Per sempre".Voleva togliermi tutto così io non sarei riuscita a più a trattenerla. -Dylan...mi dispiace tanto.Non volevo che tutto questo accadesse e...-non riusci a finire la frase che le sue labbra erano sulle mie.

Michal's Pov

La professoressa di Chimca stava facendo una delle sue noiossime lezioni.Dato che non riuscivo a concentrarmi,appoggiai la testa sul tavolo.La prima cosa che pensai fù...Mia.Chi sa come stava?Se era riuscita a fare amicizia,quando andava a scuola non aveva amici.Era sempre da sola.Le sue allucinazioni non le permettevano di fare amicizia con nessuno.L'unici amici che aveva eravamo noi.I suoi fratelli.Dio,mi manca così tanto. -Michal,che sta facendo?!-dirizzai la testa di scatto.La professoressa mi stava guardando con sguardo di fuoco.Fortunatatamente,la campanella mi salvò da quella arpia. Era l'ultima ora.Usci da la scuola.Avviandomi verso l'autobus. Notai che tutte le ragazze mi fissavano.Sorrisi a una di esse.Si chiama Charlotte,credo.Lei era interessata a me ormai da tempo.Ma l'ho notata solo ora.Io sono pieno di ragazze,non posso occuparmi di tutte insieme.Una a per volta. Cazzo,assomiglio sempre di più a mio fratello Sebastian:lui si che è un donnaiolo.L'autobus arrivò e io sali,andai in fondo e mi misi a sedere;vidi Charlotte venire nella mia direzione lanciandomi sguardi maliziosi e per niente casti. -Eh!Michal posso sedermi?-mi chiese sbattendo le ciglia. -Certo Lotti.Vieni.-le dissi,si mise a sedere sulle mie gambe. Le misi le mani sui fianchi,avvicinai le miei labbra al suo orecchio e le mordicchiai il lobo, la senti ridere.Le misi una mano sulla coscia. -Non sai cosa ti farei se fossimo soli-le sussurai all'orecchio. L'autista fece un'improvisa curva e poi un altra e andai a dosso a Lottie. -Ma che cazzo fai?-gridò un ragazzo che non conoscevo.Si avvicino al autista,gli mise una mano sulla spalla.Non appena lo tocco,cadde a terra in preda alle convulzioni. Feci scendere Lottie dalle mie gambe e mi avvicinai al ragazzo;alzai lo sguardo e incrocai gli occhi del autista,un esspresione di orrore comparve sul mio viso:aveva gli occhi rossi,i suoi denti erano agguzi e affilati,i capelli neri e la pelle bianchissima.Senti come una forza invisibile che mi spingeva alla porta del autobus.Non potevo muovermi.Tentai di spostarmi,ma invano;accelerò la velocità,passò da i 50 agli 80 km/h. Non andava per niente bene,imbocco la curva,poi un altra e un altra,si avvicinava sempre di più alla 4°.Frenò di colpo e battei la testa al cruscotto.La mia vista cominciò ad annebiarsi.Riparti più veloce di prima,sentii che non ero più "bloccato"mi alzai tentando di arrivare hai posti liberi.Vidi gli sguardi di paura e terrore su volti di tutti.Riusci a mettermi in piedi.Ma l'autista frenò di colpo. Andai al indietro.Sentii un forte dolore alla testa e poi...buio.

Mia's Pov

Le sue labbra erano ancora sulle mie.In un bacio,che da casto diventò passionale.Socchusi le labbra permettendogli l'accesso.Le nostre lingue danzavano al unisono.Mi mise una mano sulla coscia e la strinse leggermente.Io misi le mie mani sul suo petto e riusci a sentire i suoi pettorali scolpiti.Ci staccamo, ansimando;dio,com'era bello! Gli accarezzai una guancia,quel meraviglioso momento divento malinconico;avevo realizzato che prima o poi Lilith me lo avrebbe portato via.Versai una lacrima. -Ehi?Piccola che succede?- non avevo il corraggio di rispondere. Singhiozzai più forte. -Parlami- mi disse.Prese il mio mento e io alzai gli occhi. -H-ho paura di prederti.- gli dissi e un altra lacrima rigo il mio volto.Lui l'asciugò con il police. -Non mi perderai.Te lo prometto- avvicinò il mio viso al suo.Volevo sentire di nuovo le sue labbra sulle mie.Purtoppo venimmo interotti da l'arrivo di Ryan. -Ehm ragazzi scusate il disturboma,ma Mia dovrebbe andare dallo psicilogo oggi.- disse restando vicino alla porta.Lo maledissi mentalmente.Gli diedi un piccolo bacio a stampo.Mi alzai e lo salutai con la mano.Io e Ryan ci dirigemmo al ascensore e andammo al terzo piano,non spiccicammo parola per tutto il tempo. Arrivammo davanti a una porta con scritto Mr.Smith;credevo che sarei andata da Mrs.Kate,ma evidentemente c'è una forza superiore che decide per me,ovvero, la direttrice. -A dopo- mi disse Ryan. Era diventato freddo dopo che aveva visto me e Dylan baciarci(?). -Piacere Mia.Siediti pure.-Mr.Smith richiamò la mia attenzione. -Allora di cosa vuoi parlare oggi?- mi chiese con un sorriso stampato sulle labbra.Era molto giovane.Avrà avuto 20 anni,aveva i capelli castani e gli occhi azzuri. -Ci sarebbero molte cose di cui parlare,ma sinceramente non ne ho voglia adesso.- si sistemò meglio sulla sedia. -Ti capisco.Essere sbatutta qui dentro senza nessun rispetto per i tuoi sentimenti deve farti arrabiare a morte.- colpito e affondato.Conosceva tutte le mie emozioni. -Non sono arrabiata,sono incazzata...- si udi un botto e un rumore di catene.Un urlo aggiaccante spezzò il silenzio.Qualcuno aveva dato di matto.Qualcuno era uscito dalla sua cella.

Ehi ciao a tutti

Com'è andato il rientro?A me benissimo ;)

Ecco il capitolo.Spero che i compiti non mi diano troppi problemi con gli aggiornamenti.

Ci vediamo con il prossimo capitolo.

Baci♥♥♥

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