Apro gli occhi e tutto ciò che vedo sono i rami degli alberi e la luce che filtra da essi. Mi metto a sedere e la mia testa inizia a pulsare. Mi guardo a torno e vedo l'ospedale completamente distrutto. Solo un muro è sopravvissuto e si posso notare i segni neri del fumo. Mi avvicino alla struttura e mi addentro tra le macerie stando attenta a non farmi male. Questo posto ormai non esiste più. Forse è meglio così. Qui sono morte molte persone. Molte di loro non sarebbero neanche dovute essere qui. Era solo un grosso madornale errore. Continuo a camminare tra le macerie dell'ospedale finchè non pesto qualcosa. Sento un 'Crac' sotto il mio piede. Lo sposto e noto con orrore che ho pestato il cranio brucacchiato di qualcuno. Mi rendo conto che per salvarmi,per salvare il bambino ho strappato tante vite innocenti. Le mie mani sono sporche di sangue innocente. Mi sento in colpa,mi sento un mostro. -Non dire così,Mia- dice una voce alle mie spalle. Mi volto,ma non vedo nessuno. Nessuno da cui possa provenire quella voce. Mi alzo e esco dalle macerie. Mi giro a torno,ma niente. Sono sola. -Mia,sono qui.- mi volto e ora li vedo. E sono bellissimi. Vedo Arabella e Dylan. Sono diversi. Arabella indossa un lungo abito bianco con le maniche lunghe,ma che le lascia la schiena scoperta. I suoi capelli rossi sono intrecciati con delle perline bianche. È scalza. Dylan,invece,indossa dei pantaloni bianchi e una camicia bianca. Anche lui è scalzo. Quello che mi colpisce di più sono le loro ali. Grandi,morbide e bianche. È una bellissima visione,una visione angelica. Dylan mi apre le braccia, incitandomi ad andare verso di lui e ad abbracciarlo. Mi porto le mani alla bocca tentando di soffocare un singhiozzo. Non resisto più. Mi fiondo verso Dylan. Ma non riesco a sentire il calore delle sue braccia. Non riesco più a trattenere i singhiozzi. Grosse goccie di lacrime mi solcano le guance bagniandole. Dylan si avvicina a me e prova ad asciugarmi una lacrima. Ma il fatto che lui sia morto mi ricorda che non può esserci nessun contatto tra di noi. Nessuno. -Mia,amore mio. Non piangere. Noi non vogliamo vederti triste.- mi dice Dylan dolcemente. -Dylan,Bel come farò senza di voi. Mi manchate da morire.- Bel si avvicina. Sorride. È un sorriso molto rassicurante. -Ce la farai benissimo. Noi saremo sempre qui.- indica il cuore. -E poi-aggiunge Dylan -non sarai sola. Il destino ha in serbo per te tanta felicità.- io lo guarda negli occhi. Quegli occhi che mi hanno incatenato per sempre al suo cuore e alla sua anima. Sono sua e lui è mio. Per sempre. -Ti prometto che non mi innamorero mai più di nessuno. Te lo giuro...- non mi lascia finire. -Non dire così. Voglio che tu continui con la tua vita,che volti pagina. Non voglio che il peso del lutto ti rovini la vita per sempre.- le sue parole sono sincere. Glielo leggo negli occhi. Li vedo allontanarsi. Il tempo è finito. Devono andare via. Si allontanano di qualche metro,poi si voltano verso di me. -Prenditi cura di mio figlio. Ti amo nella vita e nella morte.- dice. Annuisco. Si prendono per mano. E spariscono. Sono sola. Non voglio essere sola. Odio essere sola. Ma poi mi ricordo che non sono sola. Loro saranno con me per sempre. Mi volto e percorro tutto il viale alberato,pensando hai mesi passati qui. Sono successe molte cose. Ho scoperto cose che non mi sarei mai immaginata. Quella famiglia,che io chiamavo come tale in realtà non è la mia vera famiglia. Ma non riesco a smettere di vederla come tale. Sono stati la mia roccia per più di 17 anni. L'unica persona che non considero più parte della mia famiglia è Sebastian. Lui doveva morire,non mamma o Michal o Sonny o papà. Sono cambiata molto stando qui. Qualche mese fà non avrei mai pensato queste cose sulla mia famiglia. Ma niente è immutabile. Tutto cambia,purtroppo. E lo sono anch'io. Arrivo fino al cancello. Lo apro e lo oltrepasso. Ma prima di chiuderlo,mettendo la parola fine a quel capitolo della mia vita, mi volto e osservo per l'ultima volta l'edificio con i segni evidenti dell'incendio. Mi volto e sorrido. Sono finalmente Libera.
***
15 anni dopo.Sono passati molti anni ormai. Sono successe tante cose da quel maledetto incendio. Adam,il bambino mio e di Dylan, è cresciuto. Ha 14 anni ormai e ha già inizito le superiori. Per certi versi mi ricorda molto Dylan. Ha tutte le ragazze hai suoi piedi. Si è iscritto ha una scuola d'arte. Il suo talento è disegnare. Devo dire che lo ereditato da me. Non mi sarei mai aspettata di innamorarmi di nuovo. Lui si chiama Sean. L'ho conosciuto in un bar. È dolce,paziente e sensibile. Nonostante tutte queste qualità,nessuno prenderà il posto di Dylan. È stato il mio primo grande amore e lo sarà sempre. Si prende cura di me e di Adam. E non so quanto gli sono grata per questo. Adam non sa che Sean non è il suo vero padre. È troppo giovane per saperlo glieli dirò quando sarà pronto. Quando io sarò pronta. Mio fratello Sebastian non lo vedo da 5 anni. Ci siamo sentiti per un periodo. Niente di speciale. Solo "buongiorno" e "buona notte". Vive a New York e lavora a Wall Street. È sposato e ha due figli. Questo è tutto ciò che so. Non l'ho ancora perdonato. E non credo lo farò mai. Adesso io e Sean aspettiamo un bambino. Sono al settimo cielo. Questa è la felicità che il destino mi riservava. Come aveva detto Dylan. Sono sicura che adesso mi sta guardando e sta sorridendo.
Ti amo nella vita e nella morte.
Anch'io.FINE.
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HAI PAURA DEL BUIO?
HorrorMia fa lo stesso sogno ormai da mesi. Allucinazioni e brividi sono ormai all'ordine del giorno. I suoi genitori non sanno più cosa fare con lei così decidono di rinchiuderla in un manicomio. Mia si ritroverá da sola ad affrontare i suoi demoni. Rius...