Capitolo 10

4.6K 208 29
                                    

Mia's Pov

Mi rialzai e mi misi a sedere sulla sedia. Cosa mi aveva fatto Sebastian che io non sapessi? C'era solo una persona che lo sapesse: Mamma. Andai in segreteria. Appena entrai notai un' infermiera che stava fasciando l'occhio pesto di un ragazzo. Vidi Grace seduta a un tavolo, intenta a scrivere delle carte. Lei alzo' gli occhi e mi sorrise. -Ciao Mia, che posso fare per te?- mi chiese. Mi fece cenno di sedermi e io lo feci.-Vorrei chiamare mia madre-

-Certo, aspetta un attimo che ti collego alla rete nazionale- La vidi alzare la cornetta e parlare con un' operatrice.-Sta squillando-Mi porse la cornetta e io aspettai.

-Pronto? Chi parla?- chiese mia madre dall' altra parte della cornetta.

-P-pronto mamma. Sono io Mia- le dissi

-Mia!Tesoro, va tutto bene? E' successo qualcosa?-

-Sì,mamma va tutto bene...è che...-non riuscivo a dirlo. Le parole mi rimanevano bloccate in gola. Misi una mano sulla cornetta. -Grace non è che potresti andare...vorrei...- dissi cercando di farle capire che volevo stare sola.

-Certo, fa pure e quando hai finito riattacca-mi disse. Andò ad aiutare un infermiera a sedare una paziente. Tolsi la mano dalla cornetta e la appoggiai all' orecchio. -Tesoro,finisci di dire...ti ascolto-Presi un respiro. -Oggi è venuto Sebastian a trovarmi...abbiamo parlato e mi ha picchata...-stavo per continuare ma mi interruppe. -COSA?!Perchè è venuto lì?!Cosa ti ha detto?!Rispondimi!- gridò attraverso la cornetta. -Mamma calmati, è solo venuto a trovarmi. Ha detto che era tornato a casa, non avendomi trovata, era venuto a trovarmi. Tutto qui.-

-Mia,Sebastian non è mai tornato a casa-disse. Riuscivo a sentire la preoccupazione nella sua voce. Cosa mi nascondeva?. Ha accennato al fatto che quando ero ubrica non mi ricordavo molto, a volte niente. Ad un tratto mi si acceslse una lampadina nel cervello. Può darsi che sia successo qualcosa mentre ero ubriaca. Avevo smesso di bere il giorno dopo che Sebastian se ne era andato, quindi doveva essere successo prima che se ne andasse.

-Mamma, dimmi la verità. Cosa è successo il giorno prima che Sebastian se ne andasse?- le chiesi. Ero ansiosa di conoscere la verità. Troppi segreti, troppe bugie, troppe domande senza risposta. La sentii sospirare. Mi preparai mentalmente per la verità che stava arrivando. -La verità è che Sebastian non se ne è andato per la paura che tu l'hai morso, ma perchè...-stava esitando, di nuovo. Basta bugie e segreti. Dovevo conoscere la verità e dovevo conoscerla adesso. -Dimmelo mamma,ho aspettato fin troppo-

-Lui...lui...ti ha violentata-

Arabella's Pov

Ero chiusa nel bagno della mia camera. Mi ero tolta tutti i vestiti e li avevo messi a lavare. Non volevo più sentire il suo odore su di me. Non avevo nessuna intenzione di guardarmi allo specchio. Mi immersi nella vasca. Il calore dell'acqua mi rilassava, così riuscivo a pensare. Quel ragazzo, quel bellissimo ragazzo, si era preso la mia verginità. Volevo che la mia prima volta fosse speciale,ma non lo è stata. Presi la lametta che era sul bordo della vasca. La poggai sul polso e...Non ci riuscivo. Avevo promesso a Mia che non lo avrei più fatto. Lei non sapeva perchè io lo facessi. La mia vita era perfetta. Mia madre è una casalinga, mio padre è un imprenditore, ho un fratellino minore di nome Jo e avevo un fidanzato. La mia vita non potrebbe essere più felice. Ma a volte, anche le persone felici sono tristi. Hanno un vuoto dentro che li divora. Come se non fossero fatti per quella vita e ne cercassero un altra. Ho iniziato a tagliarmi quando avevo 14 anni e a smettere di mangiare a 15. Adesso ho 18 anni e non è cambiato niente. Ho detto "era" perchè adesso non lo è più.Non ho fatto altro che farmi odiare da tutti. Conclusione:il mio ragazzo mi ha lasciata e i miei genitori mi hanno allontanata perchè, secondo loro, sono una cattiva influenza per mio fratello. Però, adesso, da quando sono qui mi sento finalmente felice. Ho solo bisogno che qualcuno mi salvi da questa vita. E se non riuscissi a trovarlo, avrò sembre lei, la mia migliore amica, la lametta. Presi in mano la lametta e feci un piccolo taglio sul polso. Iniziai a piangere. Ma non per il dolore, con tutte le volte che lo avevo fatto il dolore non lo sentivo più.Piansi perchè avevo deluso Mia e, sopratutto, avevo deluso me stessa.

Mia's Pov

-Cosa?! Mamma fai sul serio?!- dissi incredula. Non era possibile. È una cosa...disgustosa. Uno schifoso incesto. Ma la cosa peggiore è che io non mi ricordo assolutamente niente. - Tesoro...mi dispiace tanto...ho cercato di allontanarlo da te...ma non mi ha ascoltata...ti prego perdonami...- disse con la voce rotta dal pianto. L'unica volta che l'ho vista così è stato quando ci avevano detto che papà era morto. Me lo ricordo ancora. Avevo 15 anni. Papà era tutto il mio mondo, la mia roccia, la mia spalla su cui piangere. Non mi aveva mai giudicata. Non mi aveva mai trattata come una pazza. Una lacrima mi rigò il volto. L' asciugai velocemente, non volevo che qualcuno mi vedesse così...fragile.

-Mamma, non è colpa tua...hai solo cercato di proteggermi e lo capisco...ti perdono-

Ad un certo punto la porta si apri. I miei occhi azzuri incontrarono quelli neri di Dylan. Mi fece cenno di uscire.

-Mamma, devo andare. Ti chiamo dopo.-senza darle il tempo di rispondere, riattaccai. Mi precipitai fuori alla ricerca di Dylan ma era come sparito. Mi avviai per i corridoi deserti. Era strano che non ci fosse nessuno. Guardai l'ora. Erano le 19:12. Molto probabilmente era scattato il coprifuoco. In quel momento mi fermai sentivo dei passi dietro di me.

Ti sono mancata disse una voce che conoscevo molto bene. Mi girai lentamente e...

Arabella's Pov

Uscii dalla vasca e mi asciugai. Mi chinai per prendere la biancheria pulita e mi intravidi nello specchio. Avevo dei lividi viola sui seni, un livido molto grande sull' occhio, le mie guance erano rosse, avevo dei graffi sulla pancia, il mio sedere era rosso a causa dei suoi sculaccioni e mi facceva male tutto. Mollai i vestiti a terra e iniziai a piangere. Mi arressi al lavandino perchè sapevo che sarei crollata a terra.-PERCHÈ A ME?!-gridai in preda alla disperazione.

Mi misi le mutandine e mi agganciai il reggiseno. Stavo per infilarmi il maglione quando sentii un grido. Uno di quelli che ti fanno ribollire il sangue.-Lasciami!Lasciami!-sentii gridare.Conoscevo quella voce: Mia.     Cosa le sarà successo? Aprii la porta del bagno e corsi fino alla porta della stanza. Le sue grida di aiuto erano molto più vicine. Aprii la porta e mi bloccai. Mia era stesa a terra che si dimenava per liberarsi dalla stretta di Dylan che, in quel momento, era sopra di lei e le teneva ferme le braccia.

Ehi lettori ecco il capitolo.

Secondo voi cosa è successo in quel lasso di tempo tra Mia e Dylan?

Commentate e Votate.

Ci vediamo con il prossimo capitolo.

Baci ♥♥♥

Pubblicità

- Burned Soul di sognoilarry

Andate a leggerla...io l'ho letta ed è fantastica ♥♥♥

HAI PAURA DEL BUIO?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora