La pioggia batteva alla finestra. Oggi la famiglia di Bel era venuta per prelevare le sue ceneri,così da poterle spargere in qualche luogo indefinito molto caro a lei. Quando l'avevo trovata non ero ancora morta. Bisbigliava qualcosa. Qualcosa di incomprensibile. -Li..li...- aveva detto e poi era morta. Ho visto la luce sparire da i suoi occhi,il corpo diventare sempre più freddo,esalare l'ultimo respiro. Poi ho preso il suo cadavere e l'ho cullata tra le mie braccia,come fosse una bambina che non riesce a dormire. Il suo corpo era pesante come la pietra. Il peso della morte. Ci sono voluti due infermire per portarmi via da lei.
C'era una altra cosa più pesante del cadavere della tua miglore amica tra le braccia:il senso di colpa. Il senso di colpa di non averla potuta salvare. La cosa peggiore è che le ultime cose che ci eravamo dette erano cose brutte. Cose che non avrei mai voluto dirle. Avrei voluto dirle che le volevo un bene dell'anima. Che non pensavo tutto quello che avevo detto. Lei era l'unica persona che avesse cercato di aiutarmi. Quando abbiamo scoperto la mia gravidanza,lei cercava di farmi vedere il lato positivo della cosa e io cosa ho fatto?L'ho aggredita,offendendola e se non fosse arrivato Dylan l'ha avrei anche picchiata. In questo periodo sono molto nervosa e mi arrabio facilmente. Non me lo sarei mai perdonata. Meggie a ragione,sto cambiando. La mia anima è sempre più sporca. Lilith mi sta spingendo sempre di più verso la pazzia e la possesione. Dovo protteggere me stessa e il bambino. È la sola cosa importante. Credo che Dylan non sia adatto a fare il padre. Ha solo 18 anni,è destinato a morire qui. Io non voglio che muoia. È tutto ciò che mi è rimasto a cui io tenga veramente. Non sopporteri la sua morte. -Ehi?! Stai meglio?- mi dice una voce molto familiare. Mi volto e gli occhi neri di Dylan mi osservano. Non mi ero neanche accorta che fosse entrato. Annuisco,poco convinta. No,non voglio più mentire a me stessa. -No,non sto affatto bene. La mia famiglia e la mia migliore amica sono morti e io non ho più la forza e la voglia di piangere.- dico secca e diretta. Si siede e mi esorta a continuare. -Voglio che qualcuno mi ascolti,mi capisca e non mi giudichi...- continua a guardarmi assorto. Gli racconto tutta la storia. La prima volta che vidi Lilith,l'ospedale, l'incubo nel boscho,il collquio con mia madre,il sogno con Meggie. Lui non dice niente. Si limita ad ascoltarmi e annuire. -...e questo e tutto.- si passa una mano tra i capelli. -Quando hai intenzione di spedirla al inferno?- mi chiede. -Domani notte.- dico decisa. Penso che dovrei avvisare Bel del nostro piano. Ma mi ricordo che lei è morta. Verso una lacrima,Dylan se ne accorge e me la asciuga. Si avvicina e posa la sua fronte sulla mia. -Mi è venuta in mente un idea per farti tornare il sorriso...- i suoi occhi trasmettono malizia e desiderio. Sorrido complice. Ci baciamo. È un bacio lento e casto. Lo sento prendere il mio labbro inferiore tra i denti e tirarlo. Socchiudo la bocca e gli permetto l'accesso. Si avvicina a me e mi prende in collo. Avvolgo le mie gambe intorno al suo bacino. Mi poggia sul davvanzale. Le sue mani finiscono su i miei fianchi. Io gli sollevo la maglia. Lui inzia a sbottonare la mia camicetta. Si stacca dalle mie labbra e inizia a baciarmi il collo. -Dylan...aspetta- lui si stacca. Mi guada come se avessi tolto a un bambino il suo giocattolo preferito. -Forse è meglio non farlo...non me la sento tanto.- lui annuisce e sorride. Raccoglie la sua maglietta e si mette a sedere sul letto. -Vieni...non voglio fare niente di strano voglio solo dormire.- mi risistemo la camicetta e mi metto accanto a lui. Mi cinge la vita con un braccio,accorciando le distanze. Il suo petto adderisce perfettamente alla mia schiena. -Sono stanco.- dice. Sento il suo fiato caldo sul collo. -Anch'io-
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HAI PAURA DEL BUIO?
HorrorMia fa lo stesso sogno ormai da mesi. Allucinazioni e brividi sono ormai all'ordine del giorno. I suoi genitori non sanno più cosa fare con lei così decidono di rinchiuderla in un manicomio. Mia si ritroverá da sola ad affrontare i suoi demoni. Rius...