-Mi chiamo Dylan e sono qui ormai da quando avevo 6 anni. Poi a 10 anni sono uscito e l'anno scorso sono tornato- disse riprendendo fiato.
Lui era qui da molto più tempo, forse avrebbe potuto autarmi.
Era bellissimo, con i suoi occhi neri come la pece, i suoi capelli mezzi biondi mezzi marroni e quelle labbra. Vorrei tanto sapere come sarebbe baciare quelle labbra morbide...Mia riprenditi.
Perchè penso a queste cose?!
I miei pensieri vennero interrotti da una macchia molto particolare su una parete. Era rossa e molto estesa.
Subito dopo comparve su un' altra parete e un altra ancora e via via su tutte.
Le pareti stavano sudando sangue sempre di più e riempivano la stanza.
C'er un forte odore di sangue che impregnava l'aria.
-Aiutatemi! C'è sangue da pertutto!- gridai terrorizzata.
Tutti si girarono verso di me e notai che eranl zuppi di sangue. Le loro facce erano sporche di schizzi di sangue.
-Mia cosa dici? Qui non c'è sangue- disse il nostro capo gruppo.
Si alzo' e così due ragazzi.
-Mia stai tranquilla, va tutto bene...-
Mi disse alzando le mani e venendo verso di me.
Il sangue continuava a uscire dalle pareti.
In un angolo vidi quella ragazza che non mi lasciava mai in pace.
Avanzava sempre di più verso di me, non curandosi del sangue che le sporcava la camicia da notte.
Ricordati questo Mia. Adesso sei sola, nessuno ti può aiutare. Più impazzirai più sarà facile per me, Lilith, impossessarmi del tuo corpo.
Ormai era a meno di mezzo metro da me.
-Lasciami in pace! Stai lontana da me!- Mi presi la testa tra le mani e scivolai con la schiena contro il muro.
Adesso era davanti a me, stava sorridendo con il suo sorriso agghiacciante. Mi prese per la gola, la sua stretta stringeva sempre di più.
La mia vista andava e veniva.
-Mia guardami.- disse una voce a me sconosciuta.
Alzai il viso e l'ultima cosa che vidi furono gli occhi neri di Dylan.
Alcuni giorni dopo
Mi trovavo in infermeria con addosso un camice bianco.
Era una stanza con le pareti bianche, i letti rifatti in maniera a dir poco perfetta. C'era una scrivania in fondo alla stanza con una sedia girevole.
Le finestre erano formate da sbarre. La porta si apri ed entro'...Dylan?
Che ci faceva qui?. A malapena lo conoscevo, sapevo solo che era qui da molto tempo. Prese una sedia e si mise vicino a me. Appoggio' le braccia alle ginocchia e mi guardò con i suoi occhi neri penetranti. Studiava centimentro per centimetro il mio corpo. Si soffermò sulla mia camicia da notte. La guardai e scoprì che era molto trasparente.Tirai su la coperta e mi coprii .Le mie guance si tinsero di rosso e abbassai lo sguardo, sperando di riuscire a nasconderlo.
-Sei carina quando arrossisci- mi disse sorridendo.
Alzai il viso e lo guardai negli occhi, ma li riabbassai subito.
-Sei carina anche quando impazzisci.
Prima nella sala ti ho osservata. Non sembrava stessi fingendo.- disse guardandomi.
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HAI PAURA DEL BUIO?
TerrorMia fa lo stesso sogno ormai da mesi. Allucinazioni e brividi sono ormai all'ordine del giorno. I suoi genitori non sanno più cosa fare con lei così decidono di rinchiuderla in un manicomio. Mia si ritroverá da sola ad affrontare i suoi demoni. Rius...