Capitolo 1

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Catastrofe, distruzione e carneficina: le tre parole per descrivere Tokyo nel ventisettesimo secolo.
Come è successo tutto questo? Come siamo passati dall'essere un paese tra i più fertili e sviluppati, a un zona di guerra e distruzione? Cos'è che ci ha fatto cambiare in questo modo? Nessuno conosce la risposta, o almeno, per ora.
Io sono Tenshi, un ragazzo come tanti a cui piacciono le solite cose. Le ragazze non mi interessano, preferisco divertirmi con gli amici. Nella Tokyo in cui vivevo, non esistevano scuole, quello che si sapeva si tramandava da generazione a generazione, è così che si studiava, anche se io ero poco predisposto allo studio, di conseguenza, non ascoltavo mai le lezioni dei miei nonni, che cercavano continuamente di insegnarmi qualcosa. Vivevo in un palazzo con circa 25 piani, io mi trovavo al diciassettesimo, vivevo insieme ai miei nonni e a mia sorella Christa; nel condominio ci abitavano solo 3 famiglie, compresa la mia, le altre due avevano due figli ciascuna, con cui giocavo quasi sempre.
Odiavo la mia vita, ero costretto a rimanere chiuso nel condominio.
Non avevo mai visto il mondo all'esterno di casa mia, i miei nonni mi dicevano sempre che fuori era un posto orribile, e che sarebbe stato meglio per me e mia sorella rimanere in casa, perché più sicura.
Decisi di smettere di ascoltare i miei nonni, io volevo vedere il mondo fuori, con o senza il loro consenso, così un giorno decisi di andarmene,  iniziai a preparare l'essenziale e a metterlo dentro uno zaino.
Andai a chiedere a mia sorella se le interessasse venire con me, ma lei scosse la testa.
In quel momento i miei nonni dormivano, era il momento perfetto per scappare, così scesi al piano terra del condominio, aprì la porta principale e guardai fuori, sfortunatamente i miei nonni avevano ragione, fuori era veramente un posto orribile, ovunque mi girassi c'erano cadaveri, sia umani che di umanoidi, una vera e propria carneficina di massa.
Un pò impaurito, decisi di uscire e iniziare a camminare, per vedere se ci fosse qualcos'altro oltre a cadaveri.  Imboccai una via, sembrava più tranquilla, anche se le persone apparivano losche, non c'erano cadaveri da nessuna parte.

Decisi di continuare a camminare, non avevo una meta, l'unica cosa che volevo, era vedere quel mondo che è rimasto nascosto ai miei occhi per così tanto tempo

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Decisi di continuare a camminare, non avevo una meta, l'unica cosa che volevo, era vedere quel mondo che è rimasto nascosto ai miei occhi per così tanto tempo. Stavo camminando da ormai dieci minuti, e le strade mi sembravano infinite; Decisi così, di entrare in un negozio, sembrava un normalissimo negozio di videogiochi, all'apparenza non era spaventoso, anche se dentro di me, avevo un brutta sensazione. Mentre giravo le corsie per guardare qualche gioco, avvertii una mano appoggiarsi alla mia spalla, Mi girai di scatto, e in quel momento vidi un ragazzo apparentemente di circa venticinque anni, il quale aveva i capelli neri e indossava una tuta blu, aveva una faccia calma, mi fece un sorriso a trentadue denti, e mi chiese con voce gentile e pacata: -Stai cercando qualcosa?- gli risposi di no, così lui si girò e continuò a camminare senza una destinazione. Dopo più di quindici minuti passati a camminare fra le corsie, decisi di uscire dal negozio, andai alla cassa, dicendo che forse sarei tornato un'altra volta, e che adesso non potevo comprare niente, mi girai e mi dirissi verso la porta di uscita, ma fu in quel momento che venni colpito alla testa da qualcuno, e l'unica cosa che ricordo, è la vista offuscata di un uomo che mi trascinava in un camion, passando dal retro del negozio.

Hakyoku - 破局Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora