Capitolo 22

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Quando mi svegliai, la prima cosa che controllai, fu Takara, che stava ancora dormendo, così corsi a preparare la colazione e un pò di tè per quando si sarebbe svegliata. Tornato in camera, vidi Takara sveglia, e con un sorriso le porsi il vassoio con la colazione sopra di esso. Lei era ancora stordita dopo tutte quelle ore di sonno, così mi avvicinai a lei e le diedi un bacio per provare a svegliarla, e come immaginavo, era già più pimpante di energia. La portai fuori quando finì di fare colazione per farle vedere le due cucce che avevo costruito e i due cuccioli al loro interno, Takara scoppiò di gioia alla vista dei due cani, e si piombò su di loro abbracciandoli con tutta la forza che aveva: "come si chiamano?" Mi chiese: "non gli ho ancora dato un nome." Le risposi.
Takara alzò le gambe ad entrambi e dopo esclamò: "sono entrambi maschi, potremmo chiamarli Zagor e Spitz!" Pensai tra me e me che i due nomi erano bizzarri, ma in un certo senso anche belli, così annuì. Dopo aver finito di festeggiare con i nostri nuovi coinquilini, proposi a Takara di fare delle tombe in mezzo al bosco in ricordo dei nostri amici caduti in battaglia, lei mi guardò rattristita, ma poi con sguardo serio acconsentì con la testa. Mentre passeggiavamo nel bosco in cerca di un buon punto, accompagnati dai nostri cagnolini, ci imbattemmo in una piccola zona senza alberi ma illuminata come divinamente dal sole, così decidemmo di fare le tombe proprio in quel punto.
Dopo qualche ora di lavoro, finimmo di costruire le lapidi, con sopra le incisioni dei nomi, dopodiché rimanemmo un minuto in silenzio per commemorare i nostri amici, poi ci incamminammo verso casa. Tornammo a casa con ancora un po' di malinconia, ma riuscimmo a tirarci su giocando con i cuccioli. Arrivata sera, io e Takara andammo a letto, ci prendemmo per mano, scambiandoci uno sguardo per poi riguardare il soffitto, chiudendo gli occhi, e rendendoci conto che tutto era apparentemente finito...

4:00
Sento il campanello suonare senza sosta, chi può essere a quest'ora? Vado a controllare, ed aprendo la porta mi trovo davanti una figura nera molto alta; con la mano destra mi porge una lettera, per poi sparire nell'oscurità.
Mi siedo sul divano, ho paura di aprire la lettera, ma alla fine trovo il coraggio di farlo.
Apro la busta, e leggendo la lettera, non so più se voglio ancora continuare a vivere...

Hakyoku - 破局Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora