Gli chiesi come avremmo potuto trovarla senza nemmeno un indizio, Kami mi fece vedere un pezzo di carta che teneva in mano, e mi disse che probabilmente era caduto a chi aveva portato via Takara, e forse conosceva il posto raffigurato.
Mi disse che era il punto in cui saremmo dovuti andare per la missione di cui mi aveva parlato qualche tempo prima; Così decise di anticipare il viaggio.
Sentendo quello che mi disse, mi sentii più sollevato, e smisi di piangermi addosso.
Iniziai a preparare le mie cose per la partenza, sarebbe stata tra due giorni, all'alba.
In quei giorni mi allenai più duramente che potevo, dovevo ad ogni costo salvare Takara da chiunque l'abbia presa; Non riuscivo a pensare ad altro che a lei, avevo troppa paura che le facessero qualcosa, o nel peggiore dei casi, che la potessero uccidere, e non riuscivo ad immaginare altro che a questa possibilità.
Arrivò il giorno di partire, andammo all'aeroporto, in cui c'era un jet privato che ci stava aspettando; Salimmo su di esso e, dopo i soliti controlli, partimmo.
Il viaggio durò circa due ore, le avevo passate a parlare con Kami sul piano, disse che in missione ci saremmo stati solo io e lui, perché dato che l'aveva anticipata, gli altri soldati erano impegnati con altre missioni; C'era però un soldato, mi disse, che non era stato mandato da nessuna parte, perché non c'erano lavori per lui.
Il soldato si chiamava Senshi, era un soldato d'élite che era stato addestrato da Kishi; Il suo punto forte era quello di essere molto freddo quando si trovava in battaglia, se gli davi una missione da portare a termine, faceva qualsiasi cosa per compierla.
Facemmo le presentazioni, dopodiché, una volta arrivati, ci dirigemmo fuori dall'aeroporto; C'era una macchina che ci stava aspettando, per portarci il più vicino possibile al castello di Himeji, il posto in cui la missione si sarebbe svolta.
Arrivammo a circa due chilometri dal castello, da li saremmo dovuti proseguire a piedi, per farci notare il meno possibile dalle vedette.
Riuscimmo ad arrivare ad una breccia scavata in un muro del castello, che un soldato appostato lì ci aveva appena aperto per farci entrare senza dover combattere.
Entrammo nella crepa e ci trovammo in una stanza che sembrava un ufficio; Iniziammo a rovistare in giro, la priorità di Senshi e di Kami era portare a termine la missione, Takara passava in secondo piano per loro.
Mentre frugavamo in cerca di qualcosa che ci potesse tornare utile, trovai un mazzo di chiavi, attaccata ad esse c'era una piastrina in cui vi era inciso "Kēji".
Sperai fossero le chiavi per aprire la gabbia o la cella in cui Takara era rinchiusa, così andai da Kami, e gli chiesi se avessi potuto allontanarmi da loro e cercare Takara; Kami mi prese la mano e mi diede un coltello a lama seghettata, e mi disse: -Hai una pistola dietro, sai come usarla, come sai usare il coltello che ti ho appena dato, fai attenzione, e cerca di non morire-, lo ringrazia con un cenno della testa, e poco prima che la porta della stanza si chiudesse alle mie spalle, Kami mi disse con voce piena di speranza: -Salvala Tenshi, lei ti sta aspettando, non deluderla-, mi girai verso di lui, e con un filo di voce gli dissi: -Grazie, Kami-.
Una volta uscito dalla stanza, mi misi a cercare qualcosa che assomigliasse a una prigione; Il castello era enorme, ma non me ne sarei andato prima di aver salvato Takara.
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Hakyoku - 破局
FantasyTenshi, un ragazzo di 16 anni, vive a Tokyo nel ventisettesimo secolo. Questo periodo è dilaniato da morti e assassinii sempre più frequenti non connessi tra loro. Tenshi si ritroverà nel mezzo di una guerra a cui non avrebbe mai voluto prendere par...