GALE
Mi sveglio di buonumore,anche se sono piuttosto confuso riguardo a ciò che è successo (o non è successo) ieri con Nicole, ma non mi pento di nulla.
Non mi sarei mai aspettato di sentir battere il mio cuore per un’altra ragazza. La voglia di averla vicina era troppo forte, ci saremmo sicuramente baciati se non fosse entrata l’infermiera.
Dopo l’iniezione sono tornato a letto e ho cominciato a pensare. Avrei voluto che fosse successo qualcosa di più quella sera, ma ero assillato da tantissimi dubbi riguardo Katniss.
Mi ricordo che oggi è il gran giorno.
Cazzo…
Mi alzo controvoglia, l’infermiera mi da il lasciapassare per andarmene e vado a farmi una doccia.
L’appuntamento con Nicole è alla zona pasto alle 8:00. Oggi è Domenica e lavorano solo in stazione, in infermeria e a Palazzo di Giustizia, così quando cammino tra l’accampamento non trovo nessuno in giro, sono tutti ancora a dormire nelle loro tende a godersi il loro unico giorno di riposo.
Dopo la doccia vado a fare colazione. La vedo subito, è l’unica persona sveglia insieme a me. Mi sorride appena mi vede e io ricambio. Il cuore accelera il suo battito mentre mi avvicino e l’abbraccio. La sua stretta è salda, si aggrappa a me e io la avvolgo tra le mie braccia muscolose.
Ci sediamo per mangiare e rimaniamo in silenzio, a lanciarci occhiate fuggitive. Poi alza la testa e mi dice:
“Dovremmo andare. Sei pronto?”
Deglutisco con fatica e annuisco.
Ci avviamo verso la stazione e troviamo immediatamente il binario col treno diretto al 12.
È quasi tutto vuoto e prendiamo posto in uno degli scompartimenti.
“Com’era il 12 prima di essere distrutto?” mi chiede Nicole.
“Eravamo il distretto più povero di tutta Panem, non credo ci sia nulla di interessante” rispondo vago.
“E invece ti sbagli. Se sei stato tanto male quando l’hanno raso al suolo allora vuol dire che qualcosa di speciale ce l’aveva, no?”
Annuisco lentamente e poi comincio a parlare.
Parlo del Giacimento, della zona più povera del Distretto dove abitavo io. C’era solidarietà tra noi abitanti, ci aiutavamo ed eravamo pronti a dividere tutto con coloro che ci stavano accanto.
Poi c’era il Forno, il mercato nero. Era divertente vedere la gente barattare, contrattare e a volte persino discutere su alcune merci. Io e Katniss quando non avevamo nulla da fare osservavamo a lungo quel groviglio di gente che andava e veniva da quel magazzino.
“La cosa che mi più mi manca, però, sono i boschi.” Dico con un groppo in gola “ mi sentivo libero lì! Lontano da tutte le ingiustizie di Capitol City. C’eravamo solo io e la natura”
E Katniss..dico fra me e me.
“Cosa ti manca invece dell’11?” chiedo io stavolta.
“Il profumo” risponde immediatamente.
Alzo un sopracciglio e lei ride, poi mi spiega.
“Il profumo che proveniva dagli alberi. Io adoravo specialmente quello dei fiori in primavera, ogni stagione il Distretto 11 era attraversato da profumi diversi. Intensi in primavera per via della fioriture, l’estate invece aleggiava il profumo della frutta, in autunno di foglie bagnate e in inverno di neve e corteccia” chiude gli occhi e sorride brevemente mentre nella sua testa ricorda la sua vecchia dimora.
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La vita di Gale dopo la rivolta: FF su Hunger Games
RomanceAnche se leggendo la trama può sembrare il contrario, in questa FF sono presenti tutti i personaggi della saga di Hunger Games. Nicole è rimasta da sola, la sua famiglia è rimasta uccisa durante il conflitto e ha deciso di ricominciare lontano dal s...