Capitolo 20

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Pensavo di non riuscire a produrre niente prima della partenza, invece eccomi qua! In diretta dall'aeroporto di Brindisi, ho scritto questo capitolo prima del ceck-in..ahaha! Buona lettura!

Nicole

Cerco di dire qualcosa, balbetto parole senza senso finché non veniamo raggiunti da Gale che, non appena lo vede, si blocca e assume un'espressione indecifrabile.

Matt mi tira a sé e io non so che fare, cerco di scostarmi ma mi rende impossibile qualsiasi movimento.

"Non ti sono mancato, piccola?" Cerca di darmi un bacio e proprio in quel momento ne approfitto per sgattaiolare fuori dalle sue braccia.

"No..cioè...si..beh.." riesco a dire solo parole a casaccio, mi allontano di circa un metro da lui e cerco di riprendere fiato.

"Sono passato dal Palazzo di Giustizia, ho chiesto una stanza accanto alla tua ma mi hanno detto che non alloggi lì!" Continua alzando un po' i toni.

"No infatti dormo a casa di Gale, sua madre è stata tanto gentile da ospit..."

"CHE COSA?!" sbotta del tutto "tu a casa sua? Come hai potuto!"

"Matt non puoi mica decidere tu per me!" Alzo la voce anche io. Ma chi si crede di essere.

Mi afferra per un polso e mi tira a sé, mi fa male e sono costretta a sopprimere un grido di dolore, ma la mia espressione ha parlato da sé e Gale è subito corso in mio aiuto.

"Prova anche solo a sfiorarla e ti ritrovi male" lo minaccia.

Immediatamente Matt molla la presa e si piazza davanti a lui, sono così vicini che loro nasi quasi si toccano.

"Non darmi ordini pezzo di merda, quando lei piangeva per te, quando hai fatto lo stronzo, c'ero io a consolarla"

"Se sei tanto sicuro che preferisca te perché allora ti rende tanto nervoso che dorma a casa mia?" Chiede sarcastico Gale.

Tutto succede in un attimo, Matt gli tira un pugno e subito Gale risponde.

Cerco di intromettermi per fermare tutto ma l'unica cosa che riesco ad ottenere è un calcio sulla coscia!

"Fermatevi! Sembrate due ragazzini porca puttana!" Tiro Gale per la maglietta, fino a quando non si accorge del mio tono di voce disperato e, con riluttanza, si ferma e si avvicina a me, ansimante.

"Ma cosa credevate di fare?! Siete degli stupidi, se credete che le cose si risolvano in questo modo allora non avete capito nulla"  poi mi giro verso Gale "vai da quella parte, c'è il kit di pronto soccorso, non appena finisco di medicarti ci rimettiamo a lavorare!" Poi verso Matt "e tu! Vai al Palazzo do Giustizia, fatti curare e ci vediamo stasera in piazza, dobbiamo parlare"

Detto ciò abbandono entrambi e mi dirigo verso il retro dei camion, dove avevo sistemato il kit.

Vengo raggiunta da Gale, che cerca di scusarsi, ma io non lo ascolto e non appena finisco torno a lavorare in silenzio senza rivorgergli più la parola.

***

È quasi sera e dopo l'accaduto non ho  più guardato negli occhi Gale.

Stiamo tornando a casa per prepararci, quando mi prende per un braccio e mi tira a sé.

"Mi devi credere quando ti dico che mi dispiace, e ti prometto che non lo farò più..."

"mmmmm..." non faccio in tempo a formulare una risposta che mi bacia dolcemente trascinandoni del tutto.

Mi stacco mal volentieri, cercando nuovamente le sue labbra,  lui si scosta e scoppia a ridere.

"Ci vuole così poco per essere perdonato?"

Gli do un colpo alla spalla e comincio a ridere anche io, mentre camminiamo verso casa.

***

Abbiamo fatto di nuovo la doccia insieme. È un buon modo per risparmiare acqua, è un buon modo per amarsi ancora di più.

"Devi parlare con quello" dice all'improvviso Gale, mentre è steso sul letto con indosso solo un asciugamano alla vita..

Mi metto sopra di lui e lo bacio.

"Stai tranquillo, sistemerò ogni cosa"

Mi stringe forte e rimaniamo così per qualche minuto, prima di alzarci e vestirci.

***

La piazza è piena di gente, tutti appostati davanti ad un negozio dall'insegna verde brillante che espone a grandi caratteri la scritta:

Mellark's Backery

Cerco di intravedere con lo sgurdo Matt, ma non lo trovo. Sono impaziente di parlargli. Mi stringo forte a Gale e insieme ci indirizziamo verso il negozio.

Aspettiamo per circa di 10 minuti, dopodiché Peeta e Katniss escono dalla pasticceria e salutano tutti con un gran sorriso:

"Questo è un grande traguardo per me!" Attacca Peeta "è un sogno che si avvera e vedere tanta gente qui mi riempie ancor più di gioia!"

Non posso fare a meno di sorridere, Peeta è sempre stato buono e ha l'aria di chi ne ha passate tante..ma d'altronde chi non lo ha fatto?

"Che scena patetica.." una voce si intromette nei miei pensieri, mi stacco velocemente da Gale e mi giro. Matt guardava Peeta e Katniss come se fosse ipnotizzato, sono convinta che nemmeno ci abbia visti!

Proprio in quel momento Katniss prende la parola dicendo: "Siete tutti i benvenuti, spero che vi piaceranno i nostri prodotti che vanno..."

Mentre continua a parlare noto che Matt si sta avvicinando ancora, lo seguo facendo attenzione a non farmi notare.

Ha gli occhi assatanati di sangue, si muove come sicuro verso gli sfortunati amanti del distretto 12.

Accelero il passo ancora di più.

Katniss smette di parlare e guard Matt stranita, succede tutto in un attimo.

Vedo che mette una mano nei suoi jeans e tira fuori una pistola.

Prima ancora che potesse premere il grilletto mi lancio fra Katniss e Matt.

Fra la vincitrice e l'assasino.

E una pallottola mi colpisce in pieno petto.

***

Sarebbe carino se commentaste, per capire se vi sta piacendo :)

La vita di Gale dopo la rivolta: FF su Hunger GamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora