Capitolo 18

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GALE

Lo stupore sul suo viso permane e io romango immobile. All'improvviso accanto a lei apparte Peeta, che ha tra le mani un sacchetto con del pane e una torta.

"Gale! Non sapevamo che fossi qui!" Esclama sorridente.

"Mia madre ha pensato che sarebbe stato bello farvi una sorpresa"

"Una bellissima sorpresa.." si intromette scarcastica Katniss, poi si volta verso Nicole e la saluta, ricordandosi evidentemente chi fosse.

"E tu chi sei?" La voce di Peeta fa nuovamente capolino tra le nostre menti.

"Lei è Nicole, lei è..." non saprei come definirla? La mia ragazza..no..prima deve sistemare le cose con quello..

"Sono un'amica di Gale" termina sorridente la frase e mi fa l'occhiolino "tu sei Peeta, ti conosco. Ti posso dare una mano?" Continua alludendo a ciò che ha in mano Peeta.

"Ooh si dovresti mettere la torta nel frigo, è stata appena glassata!"

Nicole prontamente la prende e si avvia verso la cucina mentre noi altri andiamo a sederci sui divani, raggiunti anche dai miei fratelli. Posy si aggrappa, come al solito, a me e poi arriva Nicole che prende posto accanto a noi.

C'è tensione nella stanza, colpa sicuramente del mio rapporto con Katniss, non mi sento a mio agio in sua presenza.

"Allora raccontaci di te..." esordisce proprio lei, rivolgendosi a Nicole.

"Oh..beh..mi sono trasferita nel 2 dopo la guerra. Sono sola e per questo ho potuto dedicare più tempo al lavoro, ed è per questo che sono qui"

"Anche tu hai combattuto?" S' intromette Peeta.

Nicole annuisce e poi aggiunge: "Ho combattuto prima nell'11, poi quando è stato preso dai ribelli mi sono spostata nel 7, poi nel 4 e nel 3"

"Mi odi?" Le chiede Katniss, ma che razza di domande sono?

Nicole strabuzza gli occhi e la guarda con scetticismo: "perché dovrei odiarti?"

"Perché è anche colpa mia se non hai più una famiglia ed è colpa mia se.."

"Katniss non ricominciare..."

"No Peeta, non ti intromettere! È colpa mia se c'è stata la guerra, è colpa mia fin dal principio. Ho conosciuto tante persone che mi hanno gratificato e altre che mi odiano, perché seppur in condizioni brutali almeno avevano una famiglia intera"

Come al solito, le sue parole sono taglienti e dritte al punto. Nicole la guarda meditabonda, abbassa il capo e noto che all'angolo degli occhi si stanno formando delle lacrime.

"Dovrei odiarti, è vero. Perché il massacro nel mio Distretto è iniziato quando ti prendesti cura di Rue, dopo la sua morte. Già da allora noi ci ribellammo e venimmo uccisi in massa" risponde in tono piatto.

"Aspettate un attimo per favore" mi intrometto io "Posy vai dalla mamma, sono discorsi da grandi" mia sorella se ne va piagnucolando e faccio segno a Nicole di continuare.

"Poi ci furono le bacche, poi ci fu il discorso che facesti alla mia gente al Tour della Vittoria e, infine, la distruzione dell'arena. È vero..sei stata l'imput per tutto e forse se ti fossi adeguata alle regole adesso starei ancora a casa mia, a cenare con i miei genitori" la voce le inizia a tremare e con fatica si porta una mano in fronte.

"Ma...chiamala cena, una mela divisa per quattro persone. Chiamala vita, una giornata passata a lavorare senza niente in cambio, con il rischio di essere ammazzato da un giorno all'altro. La mia famiglia quando è stata uccisa stava combattendo, ti era fedele e dal primo giorno ti hanno scelta come loro leader. Come potrei odiarti? Tutta questa prosperità, benevolenza, loro l'hanno sempre sognata. E si è potuta creare grazie a te, non posso odiarti per aver fatto in modo che si realizzassero i loro sogni.."

Lacrime calde le scendono lungo le guance, piange anche Katniss. Noi altri rimaniamo in silenzio. Non riusciamo a dire altro fino a quando non sentiamo la voce di mia madre che ci chiama per cenare.

***

C'è tensione, a tavola siamo solamente io, Haymitch e Peeta a tenere a galla la conversazione.

Nicole e Katniss mangiano in silenzio a testa bassa, sicuramente sperando che la serata finisca presto.

Mia madre si accorge di tutto, lancia occhiate sospette a tutti e quando si sofferma su di me rimango impassibile.

Spero davvero che tutto questo finisca immediatamente.

Arrivati al dolce ci spostiamo nuovamente nel salotto, ma l'atmosfera non cambia.

Stringo forte Nicole per infonderle sicurezza e lei mi rivolge uno sguardo malinconico.

Quand'è l'ora dei saluti Nicole stringe velocemente la mano a tutti e si fionda al piano di copra, in camera.

Indugio un po' davanti a Katniss, non sapendo cosa dire, poi opto per essere sincero come sempre:

"Non ti incolpare per averci dato un motivo per cui sorridere Catnip" i suoi occhi si riempionono di lacrime e ci abbracciamo. Riesco quasi a percepire un briciolo di quell'affetto che ci legava. Si stacca da me asciugandosi velocemente le lacrime e dice: "Ora è meglio che vada. Buonanotte Gale" indugia un attimo prima di aggiungere: "È una brava ragazza, mi raccomando" chiude la porta dietro di se e io salgo immediatamente in camera, prima di scontrarmi con le domande indiscrete di mia madre.

***

Sento il getto dell'acqua che scorre, Nicole è sotto la doccia. Si starà sfogando sotto l'acqua calda. Improvvisamente il desiderio di averla accanto si fa sempre più forte, mentre immagino il suo corpo nudo e bagnato.

Entro silenziosamente nel bagno e mi spoglio.

Con il cuore in gola sposto delicatamente la tendina e un corpo perfetto si piazza davanti a me. Sussulta improvvisamente e si gira di scatto. Ha gli occhi spalancati mentre osserva la scena.

"C-che cosa stai facendo?"

La tiro verso di me e la bacio delicatamente.

"Ora siamo solo io e te"

***

Il passaggio dalla doccia al letto è enorme, ci mettiamo un'infinità, colpa anche del fatto che ci baciamo ininterrottamente mentre camminiamo.

Una volta arrivati la faccio stendere con calma e mi appoggio su di lei, lasciandole baci delicati sul collo e sul petto. Sento i suoi gemiti e comincia ad accarezzarmi l'addome facendomi accitare ancor di più. Sono arrivato quasi al limite.

"Gale.." sussurra "vai piano.."

Sorrido leggermente e la tiro ancora più verso di me, le apro le gambe e continuo a baciarla dappertutto. Poi quando sento le sue braccia aggrapparsi alla mia schiena decido di entrare finalmente dentro di lei. Un gemito di piacere misto a dolore fa capolino dalla sua bocca, ma dopo un paio di spinte vedo il piacere nei suoi occhi misto al mio.

Continuamo così, amandoci felici, consapevoli che apparteniamo l'uno all'altra finché anche questo momento di piacere non finisce, ed esausti rimaniamo inrecciati fino a quando non ci addormentiamo profondamente.

La vita di Gale dopo la rivolta: FF su Hunger GamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora