Capitolo 15

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Si sente solo il rumore delle rotaie. Nel nostro scompartimento ci siamo solo io e Gale, ma non ci siamo ancora rivolti la parola.

Quando Matt e Veronica mi hanno accompagnata alla stazione, lui era già dentro e per questo si sono potute evitare eventuali discussioni.

Siamo partiti da circa mezz'ora, quindi ci vorranno almeno 3 ore altre prima di arrivare. Non so cosa fare, gioco un po' con l'orlo della maglietta prima di accorgermi che Gale sta leggendo un libro.

Incuriosita cerco di guardare con la coda dell'occhio la copertina, per capire di ciò che si tratta, ma riesco solo a scorgere il sigillo di Panem stampato sul dorso.

Gale si volta e nota la mia curiosità, accennando un sorriso si alza dal suo divanetto e viene a sedersi accanto a me. La sua vicinanza mi procura una fitta allo stomaco.

"Guarda" mi dice. Chiude il libro e mi mostra la copertina.

È agghiacciante, mostra immagini della guerra, in basso a sinistra c'è disegnata una rosa bianca e poi a caratteri rosso sangue una scritta:

PER NON DIMENTICARE.

Rabbrividisco guardandola, è come un pugno nello stomaco.

Poi, lentamente, Gale apre il libro e mi fa vedere un disegno bellissimo.

Gli occhi mi pizzicano alla vista di quella rappresentazione, che ritrae una scena che mi è troppo familiare.

C'è la piccola Rue avvolta in un manto di fiori, l'omaggio di Katniss Everdeen quando la piccola venne uccisa nell'arena.

Sul fondo della pagina, un riquadro bianco riporta una descrizione:

"Rue, Distretto 11. Morta nel 74esimi Hunger Games. Era troppo piccola, troppo dolce, non sono riuscita a salvarla. Mi dispiace.

K.E."

Conosco fin troppo bene anche quelle parole e ricordo anche chi le ha pronunciate.

Erano di Katniss durante il tour della Vittoria, dopo la sua visita le nostre condizioni peggiorarono a vista d'occhio.

Ma le sue parole erano sincere, hanno toccato il cuore di tutti noi e ci hanno dato il coraggio di ribellarci.

Accarezzo l'immagine di Rue e poi comincio a sfogliare il libro.

Ci sono tantissime immagini e descrizioni di chi, per colpa del vecchio governo, è morto.

C'è anche il mio amico Tresch. Una lacrima mi riga il viso quando vedo il suo viso. Vorrei tanto averlo accanto a me.

Alcune immagini, come quella di Tresh, contengono descrizioni firmate da K.E.

Katniss Everdeen, ovviamente.

Altre invece sono fermate da H.A.

"Chi è?" Chiedo a Gale.

"Haymitch Abernaty..." risponde.

Annuisco e continuo finché i ritratti delle persone non sono finite.

Sto per chiudere il libro quando Gale mi blocca la mano, e poi delicatamente gira un'ultima pagina.

NON CI SONO VINCITORI, SOLO SOPRAVVISUTI.

Quell'unica frase esprime tutto l'orrore di quei giochi che portarono tanti ragazzi alla morte.

Adesso le cose sono cambiate, però. Tocca a noi insegnare quanto era inaccetabile quella situazione e per cosa le persone si sono sacrificate durante la guerra.

Per un futuro migliore.

Comincio a piangere pensando alla mia famiglia, anche loro sono dei martiri della guerra. Anche loro non potranno vedere con loro occhi la rinascita di questa nazione.

Una presa calda mi avvolge la spalle, Gale mi tira a se e io mi nascono nel suo petto.

Vorrei solo poter stare così per sempre. Mi aggrappo alla sua maglietta continuando a verare lacrime mentre lui mi accarezza la testa. Mi stringe ancora di più e abbassa la testa fino a che le nostre fronti non si toccano.

Non so per quanto tempo rimaniamo così, ma è terribilmente bello che quasi mi dimentico che in realtà non dovrei comportarmi in quel modo.

Avrei un ragazzo io.

Rimando, però, i sensi di colpa a dopo.

Ora sono troppo occupata a sentirmi al sicuro tra le braccia del ragazzo che amo.

* * *

GALE

Sento il cuore battere all'impazzata mentre stringo Nicole tra le mie braccia. Questo momento non dovrebbe finire mai.

Le ho fatto vedere il libro pubblicato da Katniss, Peeta e Haymitch e poi si è messa a piangere. Ovviamente pensava alla sua famiglia.

Mi ero promesso di non farla soffrire ma così non è stato, ora non posso far altro che rimediare.

Vorrei baciarla in questo momento, assaporarla tutta. Sentirla ancor di più parte di me. Ma so che sarebbe sbagliato, deve essere lei a decidere.

Io non poss far altro che accettare le sue scelte, perché voglio solo che viva in serenità.

Abbasso la testa cercando un piccolo contatto ancora più intimo e appoggio la mia fronte alla sua.

Non mi staccherei da lei per nulla al mondo in questo momento.

La vita di Gale dopo la rivolta: FF su Hunger GamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora