Le stelle erano particolarmente luminose quella notte.
Rouge lo notò ammirando il cielo buio che la circondava, poi abbassò lo sguardo. Accanto a lei c'era Chuya, immobile come una statua. Lei rimase a fissarlo, seguendo le linee del suo viso.
Dopo che la Guild aveva rapito Yumeno, il potere del bambino era stato usato sull'intera città, causando una spirale di violenza fuori controllo.
Lei e Chuya lo sapevano bene, ci erano letteralmente finiti in mezzo. Dopo battaglie quasi interminabili, la città era semidistrutta e la Mafia aveva perso un centinaio di uomini. Quelle morti avevano fortemente colpito il suo partner, che teneva tanto ai suoi colleghi.
Ora erano entrambi lì, in attesa di Dazai. Nonostante Chuya fosse contrario, lui era l'unico modo per fermare il Dogra Magra prima che creasse ulteriori danni.
Lei sospirò. Sapeva che Chuya e Dazai sarebbero andati da soli a recuperare Yumeno e ciò la spaventava. Aveva insistito in tutti i modi per accompagnarli, ma non c'era riuscita.
<<Eccolo.>> Grugnì il rosso interrompendo i suoi pensieri.
Un'alta figura si mosse verso di loro, per poi rivelarsi alla luce lunare.
<<Buonasera.>> disse Dazai sorridendo.
<<Aspettate da tanto?>>
Chuya sbuffò. <<No. Andiamo, voglio fare in fretta.>>
Rouge si schiarì la gola
<<Lovecraft è molto forte.>> Guardò negli occhi Chuya, con uno sguardo pieno di apprensione.
Lui le rispose con un'occhiata che cercava di rassicurarla, poi Dazai interruppe quel gioco di sguardi mettendo una mano sulla spalla del mafioso.
<<Non preoccuparti, te lo riporterò tutto intero.>>
I due partner si guardarono nuovamente negli occhi, poi lui si voltò, seguendo il moro.
Rouge guardò la luna, cercando conforto e pregò che tutto andasse bene.Dazai ammirò l'enorme intrico di radici che tappezzava le pareti di quella stanza e che si attorcigliava intorno al corpo svenuto di Yumeno.
Guardando il bambino, fu tempestato dai ricordi delle centinaia di vite distrutte da Q. Rivide l'Atsushi di qualche settimana prima, inginocchiato a terra per il senso di colpa.
<<Potrei ucciderlo.>>
<<A me non dispiacerebbe.>> Gli rispose pacato Chuya, anche se poi pensò a Rouge e a come avrebbe reagito. Quasi come se gli avesse letto nel pensiero, Dazai sorrise. <<Ma qualcun'altro sarebbe contrario, vero?>>
Il mafioso si limitò a caricare Yumeno sulle sue spalle e dirigersi verso l'uscita.
<<È vero che sei innamorato della tua partner?>>
Chuya rispose con uno sbuffo scocciato.
<<Le relazioni sul lavoro non fanno bene.>>
<<Non accetto critiche da un uomo che chiede a ogni bella donna di suicidarsi con lui.>>
Dazai sospirò <<Se solo una dicesse di sì.>>
Il rosso non ne poteva già più. Uscì all'esterno della casa e si guardò intorno, appena in tempo per vedere un lungo tentacolo avvicinarsi a lui e legarsi al suo collo.Rouge sospirò e dondolò i piedi davanti a sé.
Era nella casa scelta da Mafia e Agenzia come punto di incontro per il Doppio Nero, seduta a guardare l'ingresso.
C'erano anche alcuni sottoposti della Port Mafia, che le chiedevano regolarmente se avesse bisogno di qualcosa e la risposta era sempre no.
Sapeva che da qualche parte nell'edificio si trovava anche il partner di Dazai, Kunikida, ma non gli si era avvicinata.
Preferiva rimanere seduta, nell'infinita attesa del ritorno di Chuya.
Ritorno che avvenne dopo ore, che le erano sembrate anni, finché Dazai non entrò con Yumeno su una spalla e Chuya appoggiato a lui.
Lei scattò subito verso il suo partner.
<<Stai bene?>> Lui si staccò da Dazai e la guardò stanco.
<<Che è successo? Sapevo che Lovecraft era forte, ma ridurti così...>>
<<Ha dovuto usare Corruz->> Il detective venne interrotto bruscamente da una gomitata del rosso.
Chuya barcollò verso il corridoio che lo avrebbe portato alle stanze, liquidando i due con un "sono stanco."
Rouge fece segno a due mafiosi di portare via Yumeno, così rimase sola con Dazai.
<<Cos'è Corruzione?>> Proferì mettendosi le mani sui fianchi.
<<Non lo sai?>>
Lei scosse la testa <<Ogni volta che cerco di parlarne lui cambia argomento, quindi toccherà a te dirmelo.>>
Al moro scappò un sincero sorriso. <<Se non te lo dice è per proteggerti.>>
<<Non voglio essere protetta.>>
Dazai alzò le mani in segno di resa, poi si sedette.
<<D'accordo. Siediti, ti parlerò di Corruzione.>>Chuya aprì gli occhi lentamente, ritrovandosi una luce in viso e l'amaro in gola.
Si voltò leggermente per vedere dei capelli rossi e due occhi dorati che lo guardavano severi.
<<Buongiorno, credo.>> mormorò vedendo la sua partner.
<<Perché non me ne hai mai parlato?>>
Lui si sedette cautamente e sospirò.
<<Te l'ha detto Dazai?>>
<<Non importa. Voglio sapere perché non mi hai mai raccontato di Corruzione. Credevi che non avrei capito? So bene cosa significhi perdere il controllo e...>>
<<Non è per questo.>> La interruppe lui, poi la guardò dritto negli occhi.
<<Quando uso Corruzione, io...>> Si morse le labbra in cerca delle parole giuste, parole che potessero spiegare la grande violenza e oscurità della notte precedente.
<<Io non sono in me. È come se qualcuno prendesse possesso del mio corpo e distruggesse tutto, me compreso.>>
Abbassò gli occhi e sospirò triste.
<<Ti avevo detto che speravo tu non la vedessi mai e lo spero ancora. Yasuko,>> lei sussultò. Avevano deciso di usare il suo vero nome solo in momenti privati e il fatto che lui la chiamasse così le fece capire quanto fosse serio.
<<Corruzione non mi rende responsabile per le mie azioni. Potrei perfino ucciderti senza accorgermene.>> Si mise il viso tra le mani, stropicciandosi la fronte.
Vari momenti gli passarono sotto le palpebre, ricordi di quella maledizione che lo perseguitava da anni e che lo avrebbe continuamente seguito. L'oscurità che da sempre lo circondava, che sporcava le sue mani di sangue e offuscava il suo animo.
Sentì un tocco dolce sulle mani e il viso di Rouge irruppe nella sua visuale.
Bastò uno sguardo di lei, che diceva tutto.
Io non scappo
<<Abbiamo tutti un lato oscuro, Chuya. Alcuni più buio e forte di altri, ma la cosa importante>> gli prese il viso tra le mani <<È che tu non sei Corruzione. Tu sei il pel di carota col quale giocavo da bambina, l'uomo che si ubriaca dopo due bicchieri di vino e...>> Sorrise <<Colui che ama quegli stupidi fedora.>>
Chuya sorrise e le baciò dolcemente la mano, grato di averla al suo fianco. Sapeva che lei non lo avrebbe abbandonato, indipendentemente dal suo potere e dalla violenza che lo circondava.
<<Ora posso tornare a dormire?>
Una risata eccheggiò nell'aria frizzante del mattino, interrompendo il silenzio e spazzando via la tensione rimasta della notte.Spazio autrice
Quel misto tra angst e fluff che adoro ~
Ci stiamo avvicinando alla battaglia finale, so get ready!
A presto!
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Inflamatus| Bungou Stray Dogs
Fanfic"Lui distruzione e lei rinascita, per sempre uniti per l'armonia dell'universo" ... Chuya Nakahara è tutto eccetto che un bravo ragazzo: Importante membro della Port Mafia, con centinaia di morti sulla coscienza e un potere più forte di lui. Rouge è...