16.

214 11 0
                                    

La Moby Dick, che si libera in alto, fendendo l'aria e nuotando nel cielo.
Chuya guardò stranito la sua partner, che aveva appena pronunciato quelle parole.
<<Lo diceva spesso Francis.>> Disse lei notando la sua perplessità.
La Moby Dick ora era a diversi metri da loro, con i motori accesi e pronta a decollare.
Rouge sapeva benissimo cosa stava per succedere: Francis era sul velivolo e, appena abbastanza in alto, con un semplice tasto avrebbe fatto saltare in aria l'intera città.
Era il piano d'emergenza, che significava la fuga della Guild ma anche la distruzione di Yokohama.
<<Devo fermarlo.>>
<<Vuoi andare lì?>> La rossa annuì e continuò a fissare l'orizzonte, cercando di capire come raggiungere la nave in tempo. Anche se avesse corso, era troppo lontana per arrivare prima del decollo.
<<Rouge, sei davvero sicura di poterlo affrontare?>>
Chuya la guardò dritto negli occhi, preoccupato. Non dimenticava quanto lei fosse spaventata l'ultima volta che aveva affrontato Francis e non voleva che si ripetesse.
<<Lo sono. In passato avrei avuto paura, ma sono cambiata. Lui non mi spaventa più.>>
Lui sorrise, fiero di come lei fosse finalmente maturata. 
Una voce chiamò il nome della ragazza, interrompendoli.
Una figura minuta si avvicinò correndo e facendo ballonzolare le lunghe trecce rosse.
<<Lucy?>>
Lucy Maud Montgomery, il più giovane membro della Guild, era davanti ai due mafiosi.
Una fiamma si accese nella mano di Rouge, pronta a un eventuale scontro.
<<Non è necessario.>> Disse Lucy. <<Voglio aiutarti.>>
<<Ah, sì?>> Rispose l'altra diffidente.
<<Sì, voglio farti andare sulla Moby Dick.>>
I due partner si guardarono, indecisi se fidarsi o no.
<<E cosa mi assicura che non sia una trappola? Sei comunque nella Guild.>>
Lucy sorrise, mostrando l'apparecchio.
<<Non più ormai. Adesso siamo entrambe sporche traditrici.>>
Rouge rimase sorpresa, ma era ancora esitante.
L'altra non si arrese.
<<Ho tradito per una persona, come hai fatto tu.>> Le tese la mano.
<<Con la mia abilità posso portarti da Francis. E, anche se fosse una trappola, sappiamo entrambe che puoi sconfiggermi senza problemi.>>
Rouge ci pensò su. Lucy aveva ragione, poteva sconfiggerla. E avrebbe comunque affrontato Francis, in un modo o nell'altro.
<<D'accordo.>>
Guardò Chuya e gli mise una mano sulla spalla.
<<Torno presto.>> Lui le rispose con un occhiolino e lasciò che si avvicinasse all'altra rossa.
Lucy chiuse gli occhi e pronunciò il nome della sua abilità sottovoce.
Intorno alle due si materializzò una stanza colorata e ripiena di giocattoli e festoni di ogni tipo. Alle spalle della ragazza si stagliò una colossale bambola di pezza che sorrise inquietante a Rouge. Lei si preparò a combattere, ma Lucy la tranquillizzò <<Anna non ti farà del male.>>
Lei continuò a fissare la bambola, ma spense la fiamma che aveva creato.
Lucy le indicò una porta.
<<Uscendo da lì sarai nella Moby Dick. >>
Rouge sospirò e si avvicinò alla porta, ma prima di aprirla si voltò verso l'altra.
<<Buona fortuna, Rouge.>>
<<Anche a te, Lucy.>>
Si sorrisero come amiche di vecchia data, poi lei aprì la porta.

Si ritrovò davanti un corridoio grigio, riccamente decorato.
A destra era evidente la luce di una stanza, dove probabilmente si trovava il suo ex capo.
La ragazza strinse i pugni. Sapeva quanto Francis fosse forte, ma non poteva fermarsi ora. Doveva almeno provare a fermarlo, rallentarlo. Sapeva che Chuya l'avrebbe aspettata e che altri della mafia avrebbero combattuto,ma ora toccava a lei.
Fece un respiro profondo e entrò nella stanza.
L'uomo era di spalle, ammirando l'esterno dall'oblò.
<<Ti stavo aspettando.>> 
Una fiamma si accese nella mano di lei.
<<Scusa il ritardo.>>
Francis non esitò a attaccarla, cercando di colpirla nello stomaco e lei si difese col fuoco, finendo però contro la parete. Si rialzò velocemente e saltò in alto, cercando di arrivargli alle spalle. Ci riuscì, ma lui trovò comunque il modo di colpirla in volto.
Rouge si rialzò col naso sanguinante e un muro di fuoco la circondò.
<<Come immaginavo.>> Esclamò Francis.
<<Hai ancora paura e ti nascondi dietro i tuoi poteri.>>
Lei si guardò intorno, cercando un modo per attaccarlo senza ferirsi, poi ebbe un'idea.
<<Hai intenzione di usc->> l'uomo si interruppe vedendo che la scrivania in legno aveva preso fuoco.
Rimase a guardarla perplesso, mentre Rouge usciva dal suo nascondiglio, saltando verso di lui con un pugno di fiamme pronto a colpirlo.
Lui si voltò in tempo per essere colpito in pieno viso, ma con uno scatto calciò la ragazza verso il muro, con una tale violenza da rompere la parete.
Lei si alzò faticosamente e attivò la sua abilità per curare le ferite.
<<Oh, adesso giochiamo con le abilità?>> Francis alzò il braccio in aria e ghignò. <<The great Fitzgerald!>>
Spirali colore smeraldo spuntarono sulle sue braccia, mentre si preparava a colpire Rouge.
Delle alte fiamme si alzarono nuovamente intorno alla ragazza.
<<Sei una codarda, Rouge.>> Urlò l'uomo. <<Non fai altro che scappare e nasconderti col tuo fuoco.>>
La rabbia di Francis cresceva a ogni frase. <<Sei fuggita dalla Guild, ma tradirai anche la Mafia, perché è quello che sai fare meglio!>>
Improvvisamente, le fiamme si aprirono e la rossa uscì da esse con un salto e lo sguardo furente.
Si avvicinò all'uomo con una fiamma in mano e gli sferrò un calcio nello stomaco, per poi usare il fuoco sul suo volto.
Francis su ritrovò una leggera bruciatura sul viso, ma ne sentì a malapena il dolore.
<<Io non tradirò la Port Mafia.>> Disse lei faccia a faccia con l'uomo. <<Loro mi hanno dato un posto dove stare, un identità che la Guild non mi ha mai dato!>>
<<Ti ho raccolto dalla strada come un randagio.>> Il potere di Francis cresceva con spirali intorno al suo corpo.
<<Dato un posto dove stare e degli ideali, e tu mi ripaghi così?>> 
<<Ideali? Intendi la completa obbedienza per realizzare i tuoi desideri?>>
Lui la colpì con violenza, sbattendola sull'ormai incendiata scrivania.
<<Non avrei mai dovuto affidarti una missione come quella. Sei stata troppo incapace di eseguirla!>>
Lei si rialzò decisa.
<<Sono stata molto capace, invece. Ho messo in difficoltà la Guild e i tuoi piani, e questo mi basta.>>
Lui con uno scatto d'ira la prese per il colletto e la spinse contro l'oblò, frantumandolo.
La rossa aveva testa e busto fuori, col viso sferzato dall'aria fredda.
Sorrise e guardò l'uomo dritto negli occhi.
<<Uccidimi. >> Proferì fredda. <<Fallo, forza. So che non aspetti altro.>>
Posò la mano sulla sua e avvicinò il viso. <<Ma sappi che non sono più la Rouge che conosci. Il mio nome è Yasuko Hasegawa e non ho paura di te.>>
Ci furono alcuni secondi di silenzio. Francis provò a sorridere, ma fallì. Si limitò a sospirare, poi sibilò <<Spero che il tuo Chuya ti veda morire davanti a lui.>>
Con un gesto, la scaraventò fuori dall'oblò, a chilometri di altezza.

Spazio autrice:
Cliffhanger orribile, lo so, ma finisce bene giuro.
Alla prossima!

Inflamatus| Bungou Stray DogsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora