19.

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Rouge si guardò intorno perplessa. Fece dei lunghi passi per poi fare dietrofront.
Chuya era invece fermo e batteva un piede a terra impaziente.
<<Camminare avanti e indietro non aiuterà.>> Sbuffò lui.
Lei non sembrò nemmeno ascoltare.
<<Rouge, ti prego.>>
Lei lo guardò irritata.
<<Non abbiamo ancora finito di esplorare il quartiere.>>
Svoltò per infilarsi in un altro vicolo e il suo partner la seguí stanco.
Avevano sentito varie voci e ricevuto segnalazioni che in quel quartiere girava un bambino con capelli neri e bianchi, occhi scuri e una strana bambola.
Yumeno.
Appena aveva saputo, Rouge si era precipitata nel luogo, trascinando Chuya con sé.
Lui avrebbe preferito rimanere al quartier generale, anche perché sentiva odore di trappola, ma non avrebbe lasciato Rouge da sola.
<<Yumeno!>> Stava chiamando a gran voce lei. <<Yuuu!>>
<<Non è un cane.>>
La rossa sbuffò poi continuò a guardarsi intorno, alla ricerca di un segno del bambino.
<<Per favore, possiamo andarcene?  Se Q non vuole farsi trovare non lo farà.>
Rouge sospirò <<Solo quell'ultimo vicolo, poi ce ne andiamo.>>
Gli rivolse uno sguardo supplichevole al quale Chuya non seppe dire no.
Percorsero insieme quel vicolo e la loro ricerca continuò a essere inutile.
Se Yumeno era lì, non aveva la minima intenzione di farsi vedere dai due.
<<Ora possiamo andarcene?>> Lei annuì triste, ma quando stava per ritornare indietro, lui la fermò.
<<Che c'è?>>
Chuya non rispose e si guardò intorno sospettoso.
Rouge continuò a non capire, finché lui non allungò la mani davanti a sé, per ritrovarsi appoggiato a un muro invisibile.
Premette leggermente, rivelando della neve brillante che continuava a cadere intorno a loro.
<<Merda.>>
Non ebbe nemmeno il tempo di pensare che Rouge lo chiamò. La neve sottile si era interposta tra i due, separandoli.
<<È l'abilità di uno dei Detective.>> Spiegò Chuya <<Ci hanno teso una trappola.>>
Lei creò delle fiamme, già pronta a combattere.
<<Qualunque cosa tu veda>> continuò lui <<Potrebbe essere un'illusione.>>
Un ruggito dietro di lei la fece voltare.
Atsushi era lì, con le zampe che avevano già gli artigli sfoderati.
<<Questa non lo sembra.>>
Chuya guardò davanti a sé con gli occhi sbarrati. Sentiva chiaramente la sua partner combattere contro qualcuno, ma non la vedeva.
<<Qualunque cosa succeda, continua a parlarmi ok?>> Urlò verso l'altro lato.
<<Ci proverò.>>
Lui cercò di parlarle ancora, ma sentì una voce familiare dietro di lui.
<<Dazai.>>
<<Chuya.>>
Il rosso strinse i pugni, preparandosi al combattimento.
<<Da quando voi Detective tendete queste trappole?>>
Il moro si alzò le maniche.
<<Quando servono informazioni qualsiasi metodo è utile.>>
Chuya saltò e lo attaccò, ma l'altro evitò il suo calcio saltando all'indietro. Il detective ghignò. Stava andando tutto secondo i piani.

Rouge guardò Atsushi e sorrise. <<Allora, tigre.>> Alzò una fiamma tra lui e se stessa.
<<Come mai questa trappola? Non è da te fare il gioco sporco.>>
Lui non rispose, si limitò a guardarsi intorno, come se aspettasse qualcuno.
Un ombra dall'alto planó sulla rossa. Lei riuscì a evitarla e si ritrovò faccia a faccia con essa.
Yosano aveva in mano una mannaia e iniziò a volteggiarla pericolosamente verso Rouge, che la evitò saltando.
Si guardò intorno e capì. Stavano cercando in tutti i modi di ferirla, senza neanche difendersi.
Si circondò con un cerchio di fuoco che tenne fuori i due detective.
<<Chuya!>>
Lui sentì la sua voce e cercò di risponderle, ma Dazai glielo impedí attaccandolo.
<<Vuoi dirmi che cosa volete da lei?>>
<<Penso tu lo sappia già.>>
Il rosso saltò e riuscì a colpire l'altro.
<<Lei non sa nulla di quelle persone morte!>>
Dazai ghignò <<Ne sei davvero sicuro? Ti ha già mentito una volta, ricordi?>>
Chuya non rispose, si limitò a guardarlo odiosamente.
Una voce chiamò il detective e lui spinse via il mafioso, penetrando nel muro di neve sottile.
Per quel breve tempo in cui ci fu uno squarcio tra Chuya e Rouge, lui vide ciò che temeva.
La sua partner era in ginocchio, con una mano premuta sul fianco, sporca di sangue.
La neve luminosa si chiuse come un sipario su quella scena, mentre lui cercava inutilmente di  arrivare dall'altra parte.
Rouge fece pressione sulla propria ferita, provocatale da Yosano.
Sussurrò la sua abilità, quando sentì un tocco sulla spalla.
Si voltò, sapendo già chi avrebbe trovato.
Alle sue spalle c'era Dazai con la sua abilità attivata.
Rouge non poteva rigenerarsi. Ansimò stanca, poi si accovacció a terra.
Sentì la voce di Chuya, poi scivolò nel buio.
...

Rouge aprì gli occhi stancamente, sentendo un letto sotto di sé e vedendo un soffitto luminoso su di sé.
Si voltò e ritrovò Dazai e Yosano a fissarla.
Si alzò di scatto, rendendosi conto di avere le mani legate alle sbarre del letto.
<<Non ti conviene muoverti.> Proferì Dazai. <<Né usare il tuo fuoco. Abbiamo ottimi sistemi antincendio.>>
Lei getto un'occhiata sul suo fianco, dove era stata ferita, ma non sentiva più dolore.
<<Ti ho curato io.>> Disse Yosano orgogliosa.
Rouge finalmente si decise a parlare
<<Che cosa volete?>>
Dazai prese un plico di fogli e stava per porgerlo, ma lei sapeva già cosa conteneva.
<<Non c'entro nulla con quelle persone morte.>>
<<Eppure sembra opera tua.>>
<<Io non uccido a caso. E ora sono nella Port Mafia, perché dovrei nasconderglielo?>>
Il moro si alzò le maniche sogghignando, poi venne interrotto da una voce alle sue spalle.
<<Sono arrivati.>> Disse Atsushi sulla soglia. Gli altri due uscirono silenziosamente, lasciando Atsushi e Rouge soli.
<<Non sono stata io.>> Ripeté lei. Il ragazzo non rispose.
<<Puoi dirmi almeno chi è arrivato?>>
<<Sono venuti a prenderti.>>

<<Ozaki, che piacere.>> Dazai sorrise ai due davanti a lui. Chuya guardava il vuoto, mentre la donna sorrise freddamente. <<Non posso dire lo stesso. Sembra che voi abbiate un nostro membro.>>
<<È così, ma purtroppo non ci ha dato le informazioni che cercavamo.>>
<<Perché non le ha.>> grugnì Chuya, ma Ozaki lo calmò con un gesto.
<<Abbiamo già parlato con lei e sappiamo che non ha causato quelle morti. Quindi che ne dici di restituirci la nostra fenice?>>
<<Possiamo ottenerla anche con le cattive, lo sai bene.>>
Dazai guardò Yosano accanto a lui, poi annuì. Se nemmeno Mori aveva cavato informazioni da Rouge, allora era probabilmente innocente.
Chiamò Atsushi e lui arrivò dopo qualche minuto, con la rossa al suo fianco.
Il viso di Chuya si illuminò quando vide che lei stava bene.

Quando i tre mafiosi furono fuori, c'era un auto a aspettarli. Rouge lasciò andare avanti Ozaki e trattenne Chuya.
<<Senti, so che non sembra così, ma io non ho nulla a che fare con questa faccenda.>>
Lui le prese il viso tra le mani.
<<Non devi spiegarmi nulla. Io mi fido di te.>>
Si abbracciarono, poi lui parlò ancora. <<Scopriremo chi c'è dietro a tutto ciò. Andrà bene, vedrai.>>
Lei provò a crederci, ma qualcosa le diceva che sarebbe stata una faccenda difficile.

Spazio autrice:
In teoria dovevo pubblicare il 29 aprile, giorno del compleanno di Chuya, ma sono una campionessa del procrastinare :D
Alla prossima!

Inflamatus| Bungou Stray DogsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora